venerdì 30 ottobre 2009

Brescia si prepara alla visita del Papa (Ghilardi)


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LA VISITA DEL SANTO PADRE.

Mancano meno di dieci giorni, e la città è in fermento. Si lavora per mettere ordine e per approntare le necessarie misure di sicurezza
Prefettura e questura lavorano con la gendarmerie del Vaticano. Intanto, la Loggia asfalta, pulisce e sistema i marciapiedi. Sigillati più di 800 tombini


Silvia Ghilardi

Brescia. A meno di dieci giorni dalla visita di Benedetto XVI la città è in fermento. Brescia e i comuni che saranno attraversati dal passaggio del Santo Padre l'8 novembre sono alle prese da giorni con un restyling generale dell'arredo urbano. Tutto deve essere in ordine: strade tirate a lucido, aiuole decorate con i colori papali e massima allerta per i possibili blitz dei writers. Lo sguardo di Papa Ratzinger non dovrà incontrare nulla che non sia al proprio posto durante il corteo che lo porterà fino alla casa Natale di Papa Montini a Costorio. Dall'uscita dalla base di Ghedi, passando per il centro storico, fino a Concesio, il territorio bresciano darà il meglio di sè. Ad andare di pari passo con la rinfrescata dell'arredo urbano, le imponenti misure di sicurezza adottate per l'incolumità del Santo Padre.

PREFETTURA E QUESTURA stanno collaborando con la «gendarmerie» vaticana da settimane. «La maggior parte delle competenze in materia le ha proprio l'ispettorato generale di pubblica sicurezza presso la città del Vaticano - spiega il capo di gabinetto della Prefettura di Brescia, Giuseppe Montella -. A loro spetta pianificare le misure per la sicurezza della persona di Benedetto XVI, e noi principalmente agiamo a livello territoriale». Numerosi e periodici gli incontri tra la Prefettura, la Questura e le altre forze dell'ordine cittadine e provinciali.
Un disegno esaustivo delle precauzioni prese, però, non c'è. Top secret, proprio per ragioni di sicurezza. «In generale le misure per la giornata dell'8 novembre saranno quelle adottate in quei casi in cui vengono in visita a Brescia personalità importanti come capi di Stato o, appunto, il papa» sottolinea Montella. Alcuni dei provvedimenti riguarderanno, di certo, la chiusura di strade, il transennamento di altre - specie in città dove il corte papale avanzerà più lentamente -. Da non sottovalutare, insieme al lavoro specializzato delle forze dell'ordine, anche l'impiego di un significativo numero di volontari che avranno il compito di controllare il corretto svolgimento dell'appuntamento con Benedetto XVI. In particolare in piazza Paolo VI poiché sono previste più di 12 mila persone.
Per quanto compete all'assessorato ai Lavori Pubblici del Comund, invece, è tutto un livellare, asfaltare, mettere in sicurezza marciapiedi e strade e pulire i muri dai graffitti degli writers. Da giorni, lungo il percorso che farà il corteo papale, il traffico va a rilento proprio a causa dei lavori di asfaltatura del manto stradale.
«Vogliamo che tutto sia in ordine e che le strade che solcherà Benedetto XVI siano livellate - riferisce Mario Labolani, assessore comunale al Centro Storico -. Anche rifacendo alcuni marciapiedi perchè saranno migliaia le persone che assisteranno al passaggio del papa ai lati della strada». Intanto, è terminata la chiusura dei tombini lungo il tragitto papale: circa 800 chiusini sono stati sigillati da uomini di A2A. In centro sono stati addirittura fatti «sloggiare» un paio di cantieri aperti. Un tocco di colore, poi, lo daranno le centinaia di fiori bianchi e gialli piantati nella aiuole della città. Decorazioni floreali che, in certi casi, vanno a comporre messaggi di saluto, come quello sopra la galleria Tito Speri o quello alla rotonda sotto il Pirellino di via Dalmazia.

© Copyright Brescia Oggi, 30 ottobre 2009 consultabile online anche qui.

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