venerdì 30 ottobre 2009

Diocesi di Brescia: L'8 novembre la visita di Benedetto XVI (Sir)


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L'8 novembre la visita di Benedetto XVI

La Chiesa bresciana si appresta ad accogliere Benedetto XVI, atteso per domenica 8 novembre.
"Quello che ci aspettiamo dal Papa - dichiara il vescovo mons. Luciano Monari, in un'intervista sul magazine allegato all'ultimo numero del settimanale diocesano «La Voce del Popolo» - è che compia anche a Brescia quella che è la sua missione, ossia l'annuncio del Vangelo".
"Il fatto di sentire questo annuncio dalla voce di Pietro - spiega - ha per noi una forza e un significato particolare. Ma continua ad essere il Vangelo la cosa più importante e il Papa viene a Brescia per servirlo". Tuttavia, secondo mons. Monari, "la visita del Papa" deve essere vista anche "come una conferma che il cammino che la nostra Chiesa ha fatto e ancora sta facendo è corretto, vissuto in comunione, riconosciuto come autentico dal vescovo di Roma".

Un percorso in tre tappe. Dopo l'arrivo, previsto per le 9.30 all'aeroporto di Ghedi, il Santo Padre andrà nella chiesa parrocchiale di Botticino a venerare le spoglie di Sant'Arcangelo Tadini, il parroco che lo stesso Pontefice il 26 aprile scorso ha indicato a tutta la Chiesa come intercessore e modello, dichiarandolo santo. Benedetto XVI si recherà quindi a Brescia dove presiederà la concelebrazione eucaristica in piazza Duomo, cui seguirà l'Angelus. Nel pomeriggio il trasferimento a Concesio per la visita della casa che diede i natali a papa Montini, l'incontro con alcuni familiari del Pontefice e l'inaugurazione della nuova sede dell'Istituto Paolo VI.

Una duplice fedeltà. "Brixia fidelis fidei et justitiae sacravit": l'iscrizione su Palazzo Loggia "ricorda alla città e ai suoi abitanti la fedeltà dei bresciani a un patrimonio di fede e di vita civile che in questi giorni di attesa della visita di papa Benedetto XVI non può che risplendere in tutta la sua bellezza e pregnanza", osserva il direttore della "Voce del Popolo", Adriano Bianchi. Una duplice fedeltà: "alla fede cristiana" e "al valore universale della justitia" di cui sono stati autorevoli testimoni don Arcangelo Tadini, Giuseppe Tovini e Paolo VI che presto, auspica Bianchi, "speriamo poter vedere elevato all'onore degli altari". Descrivendo la Chiesa che si appresta a ricevere il Papa, mons. Monari la definisce ricca dal punto di vista umano e cristiano ma, al tempo stesso, parla di una Chiesa "che conosce anche la sofferenza, che ha vissuto e vive momenti di fatica" e ha davanti "importanti nodi da affrontare a partire da quello delle vocazioni e dell'inserimento del Vangelo dentro ad un modulo di vita divenuto per molti aspetti pagano. È una Chiesa, dunque, che ha davanti a sé sfide importanti".

Tra Sant'Arcangelo Tadini e Paolo VI. La visita papale a Brescia si svolge nel solco della tradizione di Sant'Arcangelo Tadini e di Paolo VI. Quanto al primo, che molto fece per dare dignità al lavoro e ai lavoratori, il vescovo Monari rammenta che la Chiesa deve "custodire il senso vero del lavoro" richiamando costantemente "ad un'economia rispettosa della dignità umana, a reale servizio dell'uomo", ma ricorda anche "la creatività sorprendente" del sacerdote, "che nasceva da una totale adesione a Cristo e alla Chiesa" e che fa del Santo un modello particolarmente significativo nell'Anno sacerdotale voluto da Benedetto XVI. Sul legame tra l'attuale Pontefice e papa Montini, mons. Monari nota che "l'elezione di Ratzinger al soglio pontificio porta in qualche modo a compimento il sogno di Paolo VI di un annuncio del Vangelo ad una società in continua trasformazione, con la fedeltà alla tradizione, ma anche con la capacità di confrontarsi con i temi e le sfide culturali di oggi". Del resto "la Chiesa bresciana è fiera di poter vantare papa Montini tra i suoi figli"; ne custodisce la memoria e "si impegna a divulgarla". "Spero - conclude il vescovo - che la presenza del Papa a Brescia possa aiutare" il cammino di beatificazione di Paolo VI e soprattutto la diffusione del suo "tesoro di spiritualità".

I due Papi. A testimoniare peraltro l'intensità del rapporto tra i due Papi è la partecipazione di Benedetto XVI all'inaugurazione della nuova sede dell'Istituto dedicato a Montini, edificato a Concesio presso la casa natale di quest'ultimo, e che raccoglie il patrimonio dell'Istituto che finora si trovava a Brescia. "La piena vicinanza all'Istituto Paolo VI del card. Ratzinger prima e di Benedetto XVI poi, non è di oggi", afferma il presidente dell'organismo, Giuseppe Camadini, ricordando la partecipazione dell'allora cardinale al primo dei Colloqui internazionali promossi dall'Istituto, quello che si svolse nel 1980 a Roma sulla prima enciclica di Paolo VI, "Ecclesiam suam". Oggi (30 ottobre) sono in programma due conferenze stampa: la prima a Brescia, questa mattina alle 11 in Curia, per la presentazione della visita del Papa. Previsti interventi del vescovo Monari, del sindaco Adriano Paroli e del presidente della Provincia Daniele Molgora. All'inaugurazione della nuova sede dell'Istituto Paolo VI è invece dedicato il secondo incontro con la stampa (ore 15, nella nuova sede a Concesio).
Info: www.diocesi.brescia.it/visitapapabenedetto.

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1 commento:

Miserere ha detto...

Non vedo l'ora di essere lì. Mi è costato non poche fatiche avere un biglietto ma, finalmente, il Signore mi ha aiutata! :-)