lunedì 7 dicembre 2009

Messa natalizia anticipata di due ore: decisione presa da tempo per non affaticare troppo il Papa. Nessun allarme per la sua salute (Tornielli)


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Il Papa è stanco, Messa di Natale anticipata

di Andrea Tornielli

Roma
Benedetto XVI quest’anno anticiperà di due ore la messa natalizia di mezzanotte nella basilica di San Pietro, che inizierà dunque alle 22.
Lo spostamento d’orario è stato deciso già un mese e mezzo fa ed è stato pubblicato da tempo nel calendario delle celebrazioni liturgiche pontificie dal cerimoniere papale, monsignor Guido Marini.
Papa Ratzinger quest’anno scenderà dunque con due ore d’anticipo nella basilica vaticana per presiedere il rito notturno che celebra la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
Lo spostamento d’orario è stato stabilito per non affaticare troppo il Pontefice: la tradizionale messa di mezzanotte solitamente si protraeva fin quasi alle due. E la mattina dopo, 25 dicembre, il Papa deve pronunciare il tradizionale messaggio «Urbi et orbi», alla città e al mondo, benedicendo in varie lingue i fedeli collegati in mondovisione.
«Non ci sono allarmi di alcun genere per la salute del Pontefice», spiega al Giornale padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, «si tratta di una decisione presa da quasi due mesi.
Quell’orario delle 22 è stato fissato per permettere a Benedetto XVI di affaticarsi un po’ meno e di potersi ritirare prima, in previsione della lettura del messaggio il giorno successivo. La messa, invece che iniziare a mezzanotte, finirà a quell’ora. Il calendario delle celebrazioni con gli orari è stato diffuso da diverse settimane, con largo anticipo. Dunque nessun allarme».
Un’agenzia di stampa ha ricordato ieri che l’orario della messa papale di mezzanotte non era stato mai cambiato durante il pontificato di Giovanni Paolo II, neanche per la cerimonia notturna del Natale del 2004, avvenuta poche settimane prima che il Papa si aggravasse. Ma i collaboratori di Ratzinger vogliono far attenzione e non caricare troppo il Papa di impegni che possano pesargli eccessivamente.
L’agenda papale, peraltro, continua ad essere fitta: questa settimana, due incontri diplomatici rilevanti attendono Benedetto XVI: il 10 dicembre riceverà infatti le credenziali del nuovo ambasciatore di Cuba presso la Santa Sede e il giorno dopo, l'11, avrà modo di incontrare in Vaticano il presidente del Vietnam Nguyen Minh Triet. Cuba e Vietnam sono due Paesi governati da regimi comunisti nei quali la Chiesa sta giocando un ruolo importante e delicato sul piano sociale.
È già stato inoltre stabilito anche un primo calendario dei viaggi che il Papa farà nel 2010: il programma attuale prevede la visita a Malta (17-18 aprile), a Torino per l’ostensione della Sindone (2 maggio), a Fatima (12-14 maggio).
A giugno è previsto un viaggio a Cipro mentre a settembre il Papa dovrebbe recarsi in Gran Bretagna.
Ieri, intanto, all’Angelus, ricordando la festa dell’Immacolata che si celebra domani, 8 dicembre, Benedetto XVI ha definito Maria «il fiore più bello germogliato dalla parola di Dio».
E ha osservato come invece la Chiesa abbia «continuamente bisogno di purificarsi, perché il peccato insidia tutti i suoi membri». «Nella Chiesa - ha spiegato il Papa - è sempre in atto una lotta tra il deserto e il giardino, tra il peccato che inaridisce la terra e la grazia che la irriga perché produca frutti abbondanti di santità».
Salutando le cinquecento famiglie appartenenti all’associazione Famiglie Numerose, presenti in piazza San Pietro, Ratzinger ha fatto proprio il loro motto, «più bimbi, più futuro». «Cari amici – ha detto – prego per voi, perché la Provvidenza vi accompagni sempre in mezzo alle gioie e alle difficoltà, e auspico che si sviluppino dovunque efficaci politiche di sostegno alle famiglie, specialmente a quelle con più figli».

© Copyright Il Giornale, 7 dicembre 2009 consultabile online anche qui.

Ottimo questo articolo di Tornielli che spiega perfettamente la situazione.
Ieri ho letto qua e la' qualche agenzia quasi stupita per la decisione della Santa Sede, come se fosse stata presa ieri e non due mesi fa.
Ricordiamoci che l'agenda del Papa e' fitta di impegni (molti i viaggi previsti per il 2010) e che Benedetto XVI e' solito scrivere di suo pugno le omelie ed i testi piu' importanti. Questi impegni fisici ed intellettuali affaticherebbero anche un ventenne
.
R.

12 commenti:

sam ha detto...

Ottima decisione. Così i sani e forti possono ascoltare l'omelia del Papa alla TV e poi andare così formati alla Messa di Mezzanotte nella propria Parrocchia.
Invece per gli anziani, i malati e i più deboli che restano a casa sarà molto più facile che seguano la Santa Messa del Papa alle 22.00 che a mezzanotte!
Non mi piace tanto il tono del paragone con Giovanni Paolo II. Personalmente penso che sarebbe stato meglio che ci fossero arrivati prima e a maggior ragione perchè il Papa era così soffferente. Tuttavia una buona idea è tale anche se arriva in ritardo.

Anonimo ha detto...

E io sarò accanto a lui, come diacono cantore.

d.M.S.

euge ha detto...

Caro anonimo, allora pensa anche a me che avrò casa invasa da un gruppo di persone che sono contro il Papa e con i quali mi sono azzuffata più di una volta.
Per me sarà un triste Natale!!!!!!

Bartolomeo ha detto...

la decisione mi sembra più che giusta. Hai ragione sam il parallelo con Giovanni Paolo II è veramente squallido ma, del resto, chi era accanto a lui in quel periodo, doveva comunque far passare oppure giustificare la spettacolarizzazione della fede anche usando metodi discutibili umanamente come mostrare a tutti i costi Giovanni Paolo II sofferente a tutto il mondo.

Fiorella ha detto...

Ricordiamoci che l'agenda del Papa e' fitta di impegni (molti i viaggi previsti per il 2010) e che Benedetto XVI e' solito scrivere di suo pugno le omelie ed i testi piu' importanti. Questi impegni fisici ed intellettuali affaticherebbero anche un ventenne.


perfettamente d'accordo con questa parte della tua riflessione cara Raffaella....... ma, si sà che i soliti noti avranno costruito chissà quali e quanti castelli in aria dietro quaesta decisione; Che, come spiega bene l'articoloe come sottolinei tu in modo efficace, non è di ieri..........!

Anonimo ha detto...

Sicuramente gli uccellacci del malaugurio con la porpora si sono già messi a lavoro..........

martina ha detto...

gp2 sembrava avere molti impegni ma ricordiamoci che non scriveva i testi dei discorsi e delle omelie.

euge ha detto...

Già cara martina

Anonimo ha detto...

In molte chiese la Messa viene celebrata alle 22 o alle 21. Del resto, già, nei primi vespri della vigilia, siamo a Natale, quindi non capisco cosa ci sia di strano. Ero stanca anch'io nel seguire la diretta che si protraeva oltre le 2 di notte. Figuriamoci il Santo Padre. Chiunque sarebbe stanco. Sul sito della Santa Sede, l'orario della celebrazione è stato pubblicato oltre un mese fa

Maria R. ha detto...

Mi accodo a quanto detto da Sam ...meglio tardi che mai, in fin dei conti sistemare orari e dosare (se cosi' si puo' dire) le forze, è una cosa che facciamo tutti, non vedo perchè non possa "permetterselo" il Papa, tanto più se non proprio un giovanotto!
Sarebbe piuttosto indice di non perfetta organizzazione il contrario, facendo passare il Papa per un robot che non ha mai bisogno di aggiustare il tiro!

sam ha detto...

Come ti capisco euge... anch'io vivo circondata da battezzati infedeli e talvolta ferocemente ostili! Ma non è tanto questo il problema, quanto il fatto che molte volte cedo alle loro provocazioni e finisco anch'io per "azzuffarmi", in senso figurato, e questo è per me ogni volta un grande fallimento. Infatti vorrei avere la fermezza DOLCE del Papa... appunto: vorrei.
Sic!
E' proprio dura essere nel mondo, ma non del mondo. Mi consola sapere che Gesù conosce le nostre difficoltà e per questo ha pregato e si è sacrificato:
"Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità.
Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità."

Coraggio, il "triste" Natale può diventare gioioso se lo interpreti come dono di testimonianza al Signore. Preghiamo l'una per l'altra, perchè, con la grazia del Signore, sappiamo testimoniare la nostra fede con serenità, ferma dolcezza e pazienza.

euge ha detto...

Grazie Sam :-)))))