martedì 14 aprile 2009
Messaggio "Urbi et Orbi" del Santo Padre: la "censura mediatica" dei giornaloni
Cari amici, avrete notato che oggi i giornaloni non si occupano per nulla del Messaggio Urbi et Orbi di Benedetto XVI.
Salvo rare e lodevoli eccezioni (Il Tempo, Liberal, Il Messaggero, Il Riformista, Avvenire, L'Osservatore Romano, l'Unita'...), la regola e' stata una sola: silenzio ed indifferenza!
Perche'?
Le notizie sul terremoto occupano molto spazio come e' logico e doveroso?
Certo! Ma allora perche' occuparsi del presidente del Paraguay? Perche' dare tanto spazio alla scultura con Cristo sulla sedia elettrica? Tutti eventi accaduti all'estero...
Non sarebbe stato meglio riempire lo spazio con un articolo sul Messaggio del Papa?
Evidentemente c'e' qualcosa che ha irritato nel testo pronunciato dal Papa.
E' forse la tematica della Risurrezione di Cristo come fatto storico documentato?
A irritare e' stato forse il riferimento all'Africa abbandonata da tutti e "rispolverata" solo per fare polemica?
O forse a dare fastidio sono stati i duecentomila fedeli (dato ormai assodato!) presenti in Piazza San Pietro, Piazza Pio XII e Via della Conciliazioni?
Certo! Deve essere un brutto colpo verificare che la storiella del calo dei fedeli non regge piu' da un bel pezzo (sara' un caso che certi vaticanisti abbiano abbandonato l'osso per lanciarsi sui sondaggi francesi?).
Francamente noi Italiani non ci facciamo una bella figura, soprattutto rispetto all'attenzione riservata al Santo Padre dalla stampa internazionale, in particolare quella francese.
Poco male...per fortuna c'e' internet!
Sono curiosa di vedere e di leggere che cosa ci proporranno televisioni e giornali per il compleanno di Benedetto XVI e per il quarto anniversario di Pontificato.
Un consiglio: forse e' meglio lasciare perdere visto che i lettori, incuranti delle "dritte" dei media, continuano a preferire la parola del Santo Padre.
Anzi, direi che l'affetto per Benedetto XVI e' direttamente proporzionale agli attacchi ed alle offese.
Un brutto risveglio, cari giornaloni? :-)
R.
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14 commenti:
tecnicamente anche il messaggio urbi et orbi è un fatto accaduto all'estero.
e poi il papa è il capo della chesa universale. perchè i media italiani dovrebbero avere un occhio di riguardo, che altri paesi non hanno, verso di lui?
Tutti i media stranieri si sono occupati del Messaggio del Papa!
Le Figaro gli ha dedicato la prima pagina.
R.
eheheheh, cara Raffaella, hai fatto il pieno di limoni?
Ci ho messo 5 minuti 5 a leggere i giornaloni di carta stamani.
E chi li legge +?
Caro anonimo ci informano di tutto anche di quante volte di è rifatta il naso questa o quell'attrice, persino sul compleanno della regina Elisabetta e sugli amanti di tante donnine famose e vivaci, dei matrimoni gay di Caio e Sempronio, beh, una certa aspettativa su altri argomenti mi sembra normale da parte di chi di queste notizie si fa un baffo.
Ma no, è meglio il gossip , il nulla, il melenso totale. Anche da parte dei giornali cosiddetti impegnati.
Che a qualcuno non scappi di pensare.
Caro anonimo suvvia non diciamo cose che non hanno senso!
Le parole del Papa nella benedizione Urbi et Orbi, erano riferite a problemi in cui la vecchia Europa è responsabile fino al collo! E quindi, meglio ignorare ............. del resto quando si dice la verità si è sempre scomodi.
che strano modo di considerare "roba da stato estero" i messaggi del Papa... Quando è capitato che parlasse di aborto o unioni di fatto ai vescovi di non ricordo più quale stato del sud America , le polemiche hanno prontamente occupato le paginone e la cronaca nazionale. Eppure, in quell'occasione il Papa era doppiamente "estero": perchè parlava dal chiuso delle stanze di un palazzo vaticano (e non dalla finestra) e ai vescovi di un paese straniero. Altre volte è accaduto qualcosa di analogo, in occasione di incontri con rappresentanti di vari gruppi all'interno del Palazzo Apostolico.
Non raccontiamoci favolette...il Papa semplicemente non ha toccato argomenti succulenti per la polemica quotidiana e in piazza non c'era l' auspicato calo di fedeli, indice della tanto sbandierata disaffezione nei confronti della fede per colpa della sua predicazione.
Se per scelta editoriale non si ritiene di dover parlare del Papa nelle pagine nazionali quando non c'e da polemizzare, lo si faccia pure. Se chi di dovere ritiene che ciò che dice non interessi la gente che compra i giornali, idem. Se migliaia di persone presenti in piazza San Pietro e adiacenze sono valutate come irrelevanti per la città di Roma (Italy), pazienza.. (se accorsi per una manifestazione politica ce li avrebbero moltiplicati più dei pani, come minimo a 500.000) .
Se si vuole trovare a tutti i costi un sostitutivo dell'odiosa croce cristiana ricorrendo alla sedia elettrica e relativa pubblicità dell'opera, ce ne faremo una ragione, ma che la Pasqua cattolica debba essere liquidata così, senza un trafiletto nemmeno in cronaca estera...Capisco che lì fosse fondamentale trovare spazio per il debutto alla Casa Bianca del first cucciolo Bo e onestamente, preferisco di gran lunga lui alla suocera di Sarkozy, con le cui gesta siamo stati deliziati in passato, ma... all' urbi et orbi di domenica nemmeno lo spazio di un trafiletto (a margine della scodella di Bo), per quella piccola percentuale di lettori cattolici italiani interessati alla cosa, si riusciva a trovare? Boh??!
In fondo sia Giovanni Paolo II, sia Benedetto XVI hanno indicato la soluzione: educare una nuova classe dirigente cattolica e, in generale, cattolici che eccellano nella politica, nella cultura e nelle comunicazioni di massa, capaci di utilizzare anche l'entertainment per evangelizzare e ricristianizzare l'occidente. E poi di gente seria e capace ne sentiamo tutti un grande bisogno.
lo so che sembra un eresia, ma forse per qualcuno non tutto quello che dice il papa è oro.
sembra che pensiate che nei media ci siano solo cattivi cattolici, mentre magari sono solo dei non cattolici che ritengono il papa solo una voce tra le altre.
è male?
Limoni, arance, pompelmi...
:-)
Caro Anonimo, i media non vogliono occuparsi del Papa?
Bene! Meglio! Ci sono mezzi di comunicazioni alternativi ai giornali il cui preoccupante calo di vendite dovrebbe far riflettere.
Tuttavia non ci si puo' occupare di Benedetto XVI solo per fare polemica.
Si faccia cronaca onesta sempre o si taccia...sempre!
Ieri mattina ho messo qualche parola chiave nel motore di ricerca dei quotidiani.
Pochi risultati per la parola "urbi" e, quindi, nessun acquisto in edicola :-)
R.
Secondo me tutto questo è l'ennesima dimostrazione che ai giornali di ciò che dice e fa il Papa interessa soltanto quello che può creare un caso mediatico.
A volte rabbrividisco al solo pensiero che potrebbero utilizzare la stessa "professionalità" anche nei confronti di tutti gli altri temi.
Ad ogni modo, ho notato una bellissima coincidenza per domenica 19 aprile: anniversario dell'elezione a Papa e Festa della Divina Misericordia; chissà se anche in questa occasione condividerà con noi ciò che queste date gli fanno nascere nel cuore
Hai ragione Raffaella !
Soprattutto sull'abbandono della polemica sul calo dei fedeli(che OGGETIVAMENTE NON HA MAI RETTO) per concentrarsi sui sondaggi che tanto nessuno può smentire.
Le immagini invece si vedono !
Antonio
secondo me non è questione di educare una nuova classe dirigente cattolica, ma di aprire i cuori alla conversione e al coraggio della fede: tutto il resto verrà. La Chiesa non ha bisogno di nuovi manager, ma di nuovi santi.
io non so se i fedeli sono in calo o no, ma non è certo l'affollamento di piazza san pietro che può darne un idea.
E allora perche' insistere tanto?
poche storie,il silenzio sul Papa stavolta è da imputare al fatto,anche,che ha detto cose che danno l'imbarazzo ai giornaloni,l'africa,il nulla dell'ateismo e le sue ricadute,la speranza e la fede della resurrezzione come evento reale e storico,la BELLEZZA E L'ANTICONFORMISMO DI QUESTA FEDE rispetto al nichilismo che ci propongono i laiconi,e poi il papa domenica era raggiante e applauditissimo,brava Raffa per foprtuna c'è internet.
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