venerdì 22 maggio 2009
Preti pedofili, la linea dura e netta del Papa: stabilire la verità sui crimini del passato (Vecchi)
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La linea del Papa: stabilire la verità sui crimini del passato
Le parole di Ratzinger
La condanna di Benedetto XVI ribadita anche in occasione del viaggio negli Usa
Gian Guido Vecchi
CITTÀ DEL VATICANO
«È importante stabilire la verità di ciò che è accaduto in passato». La linea di Benedetto XVI è netta e dura, come si conviene davanti a «questi crimini abnormi».
In Vaticano aspettavano il rapporto della Child Abuse Commission, così come attendono presto l’arrivo di un secondo dossier, il rapporto Murphy sugli abusi sessuali commessi da preti nella diocesi di Dublino, che non sarà meno grave. La regola è far parlare la conferenza episcopale nazionale e infatti è stato il cardinale Sean Brady, primate d’Irlanda, a dire la sua «profonda vergogna che bambini abbiano sofferto in modi così terribili in questi istituti» e a parlare di «un vergognoso catalogo di crudeltà, abbandono e abusi fisici, sessuali e psicologici».
Ma la linea era già tracciata da tempo, le misure già prese.
Il rapporto tira le somme di denunce e abusi noti da anni.
E ciò che la Chiesa deve dire e fare lo aveva spiegato Benedetto XVI il 28 ottobre 2006, ricevendo in Vaticano i vescovi irlandesi: «Negli ultimi anni avete dovuto rispondere a molti casi dolorosi di abusi sessuali su minori. Questi sono ancora più tragici quando a compierli è un ecclesiastico.
Le ferite causate da simili atti sono profonde, ed è urgente il compito di ristabilire la confidenza e la fiducia quando queste sono state lese».
Di qui le indicazioni del Papa: «Nei vostri sforzi continui di affrontare in modo efficace questo problema, è importante stabilire la verità di ciò che è accaduto in passato, prendere tutte le misure atte ad evitare che si ripeta in futuro, assicurare che i principi di giustizia vengano pienamente rispettati e, soprattutto, guarire le vittime e tutti coloro che sono colpiti da questi crimini abnormi».
Concetti che Benedetto XVI ripeterà più volte, dal viaggio in Usa a quello in Australia, nel 2008.
Così il sito dell’episcopato irlandese (www.catholicbishops.ie) rimanda al Safeguarding Children, il documento della «commissione per la difesa dei minori nella Chiesa cattolica » voluta dai vescovi nel 2006 per «proteggere i bambini » e controllare che non si ripetano abusi.
Proprio un rapporto della commissione, a marzo, aveva costretto a dimettersi il vescovo di Cloyne John Magee — già segretario di Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II — accusato di aver gestito in modo «inadeguato» un’inchiesta su casi di pedofilia nella sua diocesi.
© Copyright Corriere della sera, 21 maggio 2009 consultabile online anche qui.
Bravissimo, Vecchi! Mi devo proprio complimentare non solo per questo articolo ma anche per il prezioso lavoro fatto in Terra Santa.
R.
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10 commenti:
confermo, sottoscrivo: Vecchi è bravo.
Cara Raffaella, sul bollettino della Santa Sede trovi il programma ufficiale della visita Montecassino. Sulla pagina del CTV invece nuove dirette di fine maggio.
=D
Molto bravo vecchi, ma una nota sul corriere che in questi giorni si sta prodigando a smuovere le coscienze sulla questione della comunione ai divorziati risposati. Prima il card. Martini e Verzè, poi altri articoli, e oggi pippo baudo... Nessun vescovo può scrivere un'arringa pacata ma decisa sull'argomento? Visto che il papa ha dato la possibilità di discutere della questione al sinodo ed è stata riconfermata, e ora nessuno scrive? Marco
Ciao Marco, ho letto sia Baudo che Scotti che sembrano rapiti dall'umanita' del cardinale Martini.
Qualcuno spieghi loro che il Papa ha detto le stesse cose...
Baudo pensa che la Comunione sia una sorta di diritto sindacale, mentre Scotti e' un po' confuso secondo me: non possono fare la Comunione i divorziati risposati ma Gerry non e' risposato!
Inoltre il suo primo matrimonio e' stato celebrato solo il comune!!!
Servirebbe proprio un articolo come si deve che chiarisse bene i concetti.
R.
sì, questa iniziativa di rivendicazione ecclesiale che parte dal mondo dello spettacolo mi sembra un po' una tavanata.. Aggiungo la signora Carla in Sarkozy che chiede alla Chiesa di evolversi. Insomma sono diventati tutti degli specialisti.Magari uno che se intendesse davvero ci vorrebbe.Così giusto per dire cose sensate.
Si', ho letto anche di madame Carlà.
Chissa' che cosa la rende cosi' sicura sulla distinzione fra evoluti e non evoluti...
R.
Ma ci si interroga sul perché continua ad essere un male così diffuso tra gli uomini di chiesa? E veramente alle parole così ben dette e così naturalmente condivisibili sono seguite politiche efficaci e serie, da invertire e cambiare radicalmente gli atteggiamenti delle gerarchie ecclesiastiche?
Si potrebbero ricordare le gravi incongruenze che sono state fatte notare durante i viaggi qui citati in Australia e Stati Uniti, ma mi pare sufficiente riportare uno dei più freschi esempi di questa triste e infinita vicenda che mostra come le cose, nei fatti, non sembrino cambiare affatto.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/noi-vittime-dei-preti-pedofili/2059082//0
Ste
Attenzione!
I casi di pedofilia denunciati non sono attuali ma si riferiscono a molti anni fa.
Di tutto c'e' documentazione in questo blog.
Basta andare qui:
http://paparatzinger2-blograffaella.blogspot.com/2009/01/rincuorati-dalla-durezza-della-condanna.html
Dall'elezione di Benedetto XVI moltissimo e' cambiato.
Non ci sono stati solo i viaggi negli Usa e in Australia, ma anche importantissimi provvedimenti.
Ne citiamo solo due: Maciel e Cantini.
R.
Purtroppo durante il suo lungo pontificato Papa Giovanni Paolo, non si curava molto delle nomine dei vescovi e cardinali. Tante'è che i cardinali hanno poi eletto uno non nominato da lui. Ora, forse l'Irlanda, dove ancora l'aborto è reato, farà presto a europeizzarsi con grande gioia dei nostri laicisti di destra e sinistra. Un ritornello è che la Chiesa pedofila non si deve impicciare della libertà della donna (di abortire). Saluti, Eufemia
Si forse sarebbe il caso che qualche vescovo presente al sinodo dove si è affrontato il problema, farebbe bene a spiegare a Baudo, a Scotti ed anche a madame Carlà che questa umanità verso il problema non è una prerogativa assoluta di Martini che sembra aver detto chissà che cosa!!!!!! Tutto questo è già stato detto mille volte da Benedetto XVI. Ma come sappiamo ogni argomento pper far sembrare Benedetto XVI il " tiranno di turno " va bene!
Francamente non sò voi ma di questo atteggiamento di supremazia da parte di gente di spettacolo nei confronti del Santo Padre, ne ho le scatole non piene di più!!!!!!!
P.s Martini forse dovrebbe smetterla di remare contro corrente e soprattutto, di relativizzare la dottrina cattolica, per far piacere ora a questo ora a quello.
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