martedì 3 novembre 2009

La fiera del politicamente e religiosamente corretto: Strasburgo condanna l'Italia perchè osa esporre i Crocifissi nelle aule scolastiche


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IL CASO

La Corte Europea dice no ai crocifissi in aula

La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce «una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni». È quanto ha stabilito oggi la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo nella sentenza su un ricorso presentato da una cittadina italiana.
Il caso era stato sollevato da Soile Lautsi, cittadina italiana originaria della Finlandia, che nel 2002 aveva chiesto all'istituto statale "Vittorino da Feltre" di Abano Terme (Padova), frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocefissi dalle aule. A nulla, in precedenza, erano valsi i suoi ricorsi davanti ai tribunali in Italia. Ora i giudici di Strasburgo le hanno dato ragione.
La sentenza prevede che il governo italiano dovrà pagare alla donna un risarcimento di cinquemila euro per danni morali. La sentenza, rende noto l'ufficio stampa della Corte, è la prima in assoluto in materia di esposizione dei simboli religiosi nelle aule scolastiche.

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21 commenti:

A.R. ha detto...

Ho postato un commento su questa indicibile vicenda: http://antoniodipadova.blogspot.com/2009/11/crocifisso-in-classe-sentenza-laicista.html

Don Tiddi ha detto...

5000 mila euro di danni per non aver eliminato Gesù?...
Mi ricorda qualcosa che ho già sentito: "Quanto mi volete dare perchè io ve lo consegni?" mi pare lo dicesse un certo Giuda Iscariota...

Anonimo ha detto...

Vicenda vecchia e molto squallida. Natalia Ginzburg, non cristiana, definiva il Crocifisso:simbolo del dolore umano, indipendentemente da ogni credo religioso.
Ormai è stato superato ogni limite di decenza e di rispetto

Bastardlurker ha detto...

Magari può essere utile leggere la sentenza prima di commentare.

AFFAIRE LAUTSI c. ITALIE

(Requête no 30814/06)

STRASBOURG

3 novembre 2009

http://cmiskp.echr.coe.int////tkp197/viewhbkm.asp?action=open&table=F69A27FD8FB86142BF01C1166DEA398649&key=77718&sessionId=35830194&skin=hudoc-en&attachment=true

Anonimo ha detto...

Di questo passo arriveranno a proibire ai cristiani di indossare il crocifisso nei luoghi pubblici, poi vieteranno di pronunciare il nome di N.S. Gesù Cristo e via di seguito. Sia ben chiaro tutto in nome del politicamente e religiosamente corretto! Che terribile, madornale errore stanno commettendo i laicisti.
Alessia

Anonimo ha detto...

che problema c'era nel mio commento sulle catenine?

Raffaella ha detto...

Mera provocazione gratuita.
R.

Anonimo ha detto...

dire di mandare i nostri figli con una catenina con crocifisso a scuola per rendere inutile sta sentenza, è provocazione?
assurdo

Raffaella ha detto...

Il commento originale era diverso.
R.

Miserere ha detto...

Sinceramente, chi obbligava questa donna a mandare i suoi figli in una scuola dove era esposto il Crocefisso? Se il Crocefisso c'era già prima che andasse questa donna, con quale diritto si permette di voler farlo togliere? Per me ha fatto tutto questo casino apposta per creare una polemica e poi se si ottengono vantaggi economici...

Anonimo ha detto...

mah...

sam ha detto...

Propongo di lanciare un appello al Governo per smettere di pagare la tassa all'Europa. Quella degli Italiani mi pare sia la più alta d'Europa. Iniziamo a far paura a quesi tecnocrati massoni che ci vogliono togliere la nostra identità.

incontentabile ha detto...

e i lavoretti appena fatti nelle scuole per halloween? Un migliaio di euri per la violazione della libertà dei miei figli di non aderire alla cultura celtica li posso spuntare?

Anonimo ha detto...

secondo me bisogna distinguere la sensibilità e la fede religiosa dale applicazioni giuridiche. E' pur vero che in uno stato aconfessionale non dovrebbero essere esposti segni che riconducono ad una religione. Son due realtà e valutazioni di principio che camminano su piani diversi: uno spirituale e l' altro giuridico costituzionale.

Anonimo ha detto...

direi di lasciar perdere la faccenda dele tasse europee, il sud d' italia prende molto di piu' di quel che l italia paga

Raffaella ha detto...

Prende solo cio' che gli spetta.
R.

Anonimo ha detto...

Direi che questo e' solo l'antipasto, L'Europa cosi' come e' concepita ci presentera' sorprese in continuazione. A chi staimo delegano gran parte dei nostri poteri sovrani?

Anonimo ha detto...

Tutto vero, e l'indignazione ci sta benissimo anche dopo aver letto la sentenza, capolavoro di anticristianesimo scaltramente mascherato. Ma questo non cancella certe domande.
Forse è bene interrogarsi anche sulle conseguenze della strategia errata che ha portato al concordato del 1984. Con esso la Chiesa, per un pugno di dollari, nella sostanza ha scelto di essere equiparata a qualunque altro culto, rinunciando allo status privilegiato. Sbagliando gravemente, a nostro avviso. La logica conseguenza è il dover accettare il fatto che la progressiva scristianizzazione del mondo occidentale porti inevitabilmente a cose come queste. Invocare l'universalità di un simbolo come la Croce non basta, se in una cultura non si riconosce più la Verità, anzi, la si rifiuta o si è indifferenti: e questo è quello che accade oggi in Italia. Pochi laicisti anticristiani hanno buon gioco su una massa informe e scristianizzata. Se un segno come il Crocifisso diventa solo tradizione culturale, per quanto universale e alta, e non Verità, bene o male potrà essere superata e, prima o poi, sostituita. Che so, tanto per dire l'uomo di Leonardo al posto del Crocifisso. Lo Stato italiano si è messo sotto il giogo dell'Europa neo-illuminista, massone e anticristiana, e ne segue le direttive. Quali diritti può accampare quindi la Chiesa, quali argomenti decisivi può invocare presso lo Stato per essere difesa, dato che ha da sé rinunciato all'idea del culto pubblico dovuto alla Verità anche da parte delle autorità civili?
In più, buona fetta della Chiesa - vedi i vescovi irlandesi - ha attivamente spinto e applaudito all'approvazione del nefasto trattato di Lisbona.
Disconoscere la regalità di Cristo sulla società, sull'uomo e sugli stati porta a questo. Chi è in grado di offrire argomenti veramente convincenti con cui poter difendere il Crocifisso sulle pareti?.

Anonimo ha detto...

la signora è socia dell'uaar. Cosi almeno dice l'uaar.
http://www.uaar.it/news/2009/11/03/grande-successo-per-laicita-dice-crocifissi-classe/

ovvero ma perchè due gatti dovrebbero imporre le loro idee a milioni di italiani? Mah..

paolo

azzeccagarbugli ha detto...

una nota dell'associazione dei presidi italiani:

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Crocefisso-presidi-scuole-Bisognerebbe-cambiare-Concordato/03-11-2009/1-A_000058216.shtml

Frank ha detto...

Non è amaramente divertente che una corte dei "diritti umani" voglia nascondere quel Cristo che per i diritti di ogni uomo si è battuto fino ad essere condannato a morte perché dava fastidio ai poteri forti? La storia si ripete... ma il finale, come 2000 anni fa, darà ragione a Cristo.