lunedì 30 novembre 2009

I vescovi africani: la Chiesa non è seconda a nessuno nella lotta all'Aids (Radio Vaticana)


Vedi anche:

Sindone, Barbara Frale (Archivio Vaticano): una nuova prova dell’autenticità (Sussidiario)

Pupi Avati: una dichiarazione d’amore del Papa agli artisti (Silvia Gattas)

Il Papa, l'Avvento e l'esperienza dell'attesa (Zavattaro)

Il Papa a Bartolomeo I: "La Chiesa Cattolica comprende il ministero petrino come un dono del Signore alla sua Chiesa. Questo ministero non deve essere interpretato in una prospettiva di potere, bensì nell'ambito di una ecclesiologia di comunione, come servizio all'unità nella verità e nella carità" (Messaggio)

L’Appeal della Messa in latino (New York Times via Messainlatino)

Quarantesimo anniversario dell’introduzione obbligatoria ed esclusiva del novus ordo: leggiamo e riflettiamo su due catechesi di Paolo VI

Il Patriarcato di Mosca pubblica un libro di Benedetto XVI, “Europa, patria spirituale” (Zenit e Sir)

Il Papa a Bartolomeo I: Avanti nell’ecumenismo, senza i condizionamenti del passato (AsiaNews)

Pedofilia, vescovi irlandesi sotto shock: "Nessuna parola di scusa sarà mai sufficiente" (Sir)

No ai minareti, Mons. Vegliò: segnale negativo. L'ipocrisia ed il doppiopesismo dell'Europa che non si è scomodata per il Crocifisso

Benedetto XVI a Bartolomeo I nella Festa di Sant’Andrea: il Vescovo di Roma è al servizio dell’unità, nella verità e nella carità (Radio Vaticana)

Divieto di costruzione di nuovi minareti in Svizzera: il commento di Vittorio Messori (Corriere)

ANGELUS DEL SANTO PADRE: VIDEO INTEGRALE DI THE VATICAN

Sorpresa: gli Svizzeri dicono no ai minareti (Gulli)

Divieto di costruzione di nuovi minareti in Svizzera: il commento di Vian e di Ramadan (Corriere della sera)

Il Papa: Il crocifisso ha un «valore religioso, storico e culturale» (Tornielli)

Divieto di costruzione di nuovi minareti in Svizzera: commenti

La Svizzera decide per il no alla costruzione di nuovi minareti

Summorum Pontificum, Radio Maria prima emittente italiana a trasmettere la Messa secondo il rito tridentino (Izzo)

Il Papa: moltiplicare gli sforzi per debellare la piaga dell'Aids

Incontro Papa-artisti: La vera bellezza non ha padroni (Pigi Colognesi)

Entro il 2010, nuova fase della Commissione tra Anglicani e Cattolici (Zenit)

Il Papa: la speranza di cui ha bisogno il mondo è Cristo (Zenit)

Ieri pomeriggio i Vespri di apertura dell'Avvento presieduti da Benedetto XVI: "Un tempo liturgico di presenza e attesa dell'Eterno" (Radio Vaticana)

Ostensione della Sindone, il Papa cambia platea perchè Piazza del Duomo è troppo piccola (Di Blasi)

Il Papa all'Angelus: il mondo ha bisogno di speranza e questa si trova solo in Cristo (Radio Vaticana)

Il Papa: la Chiesa è vicina ai malati di Aids. Benedetto XVI saluta i partecipanti alla marcia in difesa del Crocifisso (Izzo)

Il Papa: La Chiesa non cessa di prodigarsi per combattere l'Aids, attraverso le sue istituzioni e il personale a ciò dedicato

Aids, appello del Papa: "Moltiplicare e coordinare gli sforzi" (Repubblica)

Il Papa: il mondo di oggi ha bisogno di speranza. Il Messaggio di Gesù non riguarda solo i Cristiani (Izzo)

Il Papa: Cristo, fondamento della speranza di cui hanno bisogno tutti gli uomini (AsiaNews)

Il Papa: Il mondo contemporaneo ha bisogno soprattutto di speranza. Ne hanno bisogno i popoli in via di sviluppo e quelli economicamente evoluti

Il Papa: Il Signore Gesù è venuto in passato, viene nel presente, e verrà nel futuro. Egli abbraccia tutte le dimensioni del tempo, perché è morto e risorto, è "il Vivente" e, mentre condivide la nostra precarietà umana, rimane per sempre e ci offre la stabilità stessa di Dio. E’ "carne" come noi ed è "roccia" come Dio (Angelus)

Considerazioni che vanno oltre il dibattito sul Crocifisso sì/Crocifisso no (Salvatore Gentile e Nicola Bux)

Ci voleva la “scossa” di Benedetto per rianimare il mondo dell’arte (Palmieri)

I vescovi africani: la Chiesa non è seconda a nessuno nella lotta all'Aids

“La Chiesa non è seconda a nessuno nell’affrontare l’Hiv in Africa e nel prendersi cura delle persone sieropositive malate di Aids”.
E’ quanto si legge nel messaggio del Simposio delle Conferenze episcopali d’Africa e Madagascar (Secam) per la Giornata Mondiale contro l’Aids che si celebrerà domani. Questa malattia – scrivono i vescovi - continua ad essere devastante ma “non è più tra i temi prioritari nell’agenda dei governi, della società civile e delle organizzazioni internazionali”.
“L’assistenza – si legge inoltre nel messaggio ripreso dall’agenzia Fides – è assolutamente più che mai necessaria: il virus Hiv e l’Aids non sono scomparsi”. L’idea che le cure siano ora disponibili per tutti è falsa: solo un terzo di coloro che necessitano di cure le ricevono. “Dopo due anni dall’inizio del trattamento – sottolineano i presuli – solo il 60% di queste persone continuano ad essere curate”. La pandemia compromette inoltre lo sviluppo e la giustizia: “La crisi economica mondiale e la recessione – si ricorda nel documento – hanno un impatto negativo”. L’aumento dei prezzi del cibo e degli altri beni di base ostacola il progresso della terapia. “Solo una strategia basata sull’educazione alla responsabilità individuale nel quadro di una visione morale della sessualità umana, in particolare attraverso la fedeltà coniugale – concludono i vescovi del Secam – può avere un impatto reale sulla prevenzione di questa malattia”.
Anche Benedetto XVI ieri all’Angelus ha ricordato la Giornata mondiale contro l’Aids.
Il pensiero del Papa è per ogni persona colpita da questa malattia: “La Chiesa – ha detto il Santo Padre - non cessa di prodigarsi per combattere l’Aids, attraverso le sue istituzioni e il personale a ciò dedicato”. “Esorto tutti - ha aggiunto - a dare il proprio contributo con la preghiera e l’attenzione concreta, affinché quanti sono affetti dal virus Hiv sperimentino la presenza del Signore che dona conforto e speranza. Auspico infine che, moltiplicando e coordinando gli sforzi, si giunga a fermare e debellare questa malattia”. Alla vigilia della Giornata, infine, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Programma dell’Onu sull’Hiv/Aids e Unaids hanno reso note le stime della malattia a livello mondiale. Ammontano a 33,4 milioni di persone portatrici del virus dell’Hiv nel mondo. Il dato è in crescita rispetto a 2 anni fa. Il rapporto sottolinea che i connotati dell’epidemia stanno mutando e che le varie forme di prevenzione non sono certo adeguate a questo cambiamento.

(A cura di Amedeo Lomonaco)

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: