domenica 19 luglio 2009
La visita del Papa a Romano Canavese: «Famiglia e vita sono i valori costituenti della società solidale»
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Diretta su Sat2000 e Telepace della Messa del card. Bertone. C'è da augurarsi che la puntata di "A Sua Immagine" sia registrata!
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Prima uscita ufficiale dopo l'intervento
La visita del Papa a Romano Canavese
«Famiglia e vita sono i valori costituenti della società solidale»
romano canavese (torino)
Prima uscita ufficiale, oggi a Romano Canavese (in provincia di Torino) per Papa Ratzinger, se si esclude l’infortunio al polso destro e la corsa all’ospedale di Aosta, venerdì mattina. Per una giornata si accendono i riflettori su Romano Canavese, un piccolo paese di 3mila persone, dove è appena arrivato Benedetto XVI, che si trova a Les Combes di Introd, in Val d’Aosta. Nonostante la fasciatura e l’ingessatura al polso destro, Ratzinger non ha annullato l’appuntamento odierno nel paesino vicino Ivrea che ha dato i natali al suo segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone. Benedirà con la sinistra, non potrà stringere mani e accarezzare bambini. Ma la sua presenza basterà, al paese che si prepara da mesi per l’arrivo del Pontefice.
«Benvenuto Santo Padre. Tutta la diocesi è in festa» recita un maxistriscione appeso all’ingresso della cittadina. «Grazie don Tarcisio» si legge su un altro a pochi passi dalla casa di Bertone, in piazza Sarti, 5. Nella piazza sventolano sulle finestre le bandiere della pace e le bandiere bianco-gialle del Vaticano. L'elicottero di Benedetto XVI è atterrato da pochi minuti nell’area dell’ex Olivetti. Poi, a bordo dell’auto scoperta, percorrerà le vie principali del paese per arrivare sul sagrato della Chiesa di San Pietro e Solutore, da dove pronuncerà l’Angelus. È prevista poi la visita e il pranzo alla casa natale del cardinale Bertone, insieme ai suoi familiari.
Davanti a migliaia di fedeli riuniti in chiesa e nella piazza antistante, il Papa ha ricordato nella preghiera dell'Angelus che i valori fondamentali e irrinunciabili della famiglia e del rispetto della vita umana, ma anche la sensibilità per la giustizia sociale, la capacità di affrontare la fatica e il sacrificio e il forte legame con la fede cristiana attraverso la vita parrocchiale, sono stati lungo i secoli la vera forza dei cristiani. «Saranno questi stessi valori - ha aggiunto il Pontefice - a permettere alle generazioni di oggi di costruire con speranza il proprio futuro, dando vita a una società veramente solidale e fraterna, dove tutti i vari ambiti, le istituzioni e l’economia siano permeati di spirito evangelico».
Ha poi espresso una forte preoccupazione per la situazione di «carenza di occupazioni lavorative», tema che ha voluto affrontare più approfonditamente nella recente Enciclica Caritas in veritate. Da qui l’esortazione: «Cari amici, non scoraggiatevi! La Provvidenza aiuta sempre chi opera il bene e si impegna per la giustizia; aiuta quanti non pensano solo a sé, ma anche a chi sta peggio di loro. E voi lo sapete bene - ha concluso Ratzinger - perché i vostri nonni furono costretti ad emigrare per carenza di lavoro, ma poi lo sviluppo economico ha portato benessere e altri sono immigrati qui dall’Italia e dall’estero».
«La gioventù è piena di risorse, tuttavia deve essere aiutata a vincere la tentazione di vie facili e illusorie, per trovare la strada della Vita vera e piena. Occorre - ha proseguito - pensare in prospettiva educativa. Qui, come dappertutto, bisogna domandarsi quale tipo di cultura viene proposta ai ragazzi, quali esempi e modelli vengano ad essi proposti, e valutare se siano tali da incoraggiarli a seguire le vie del Vangelo e della libertà autentica».
Il Papa, visibilmente di buon umore, ha anche scherzato sul suo braccio ingessato in seguito all'incidente di venerdì. «Come vedete a causa del mio infortunio sono un pò limitato nella mia agilità ma la presenza con cuore è piena». Benedetto XVI ha poi voluto ringraziare il personale medico di Aosta che «mi ha curato e trattato con tanta competenza e speriamo con un successo finale».
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