martedì 29 settembre 2009

Il Papa sorprende l’Europa atea, ma qui notano solo Berlusconi (Bruno Mastroianni)


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Su segnalazione del nostro Scenron leggiamo:

Il Papa sorprende l’Europa atea, ma qui notano solo Berlusconi

Come d’abitudine, anche il viaggio di Benedetto XVI nella Repubblica Ceca è stato intenso

di Bruno Mastroianni

Come d’abitudine, anche il tredicesimo viaggio internazionale di Benedetto XVI – da poco concluso nella Repubblica Ceca – è stato intenso.
In uno dei paesi più atei al mondo, il Papa ha affrontato alcuni temi di fondo: la libertà che «presuppone la ricerca della verità», i pericoli del cinismo «disumano e distruttivo» che vuole negare la grandezza di questa ricerca, l’invito ad «ampliare il concetto di ragione» per aprirsi alla fede, perché escludere la prospettiva trascendente è tradire «la grande tradizione formativa» che ha fatto nascere in Europa le università.
E poi l’infondatezza di quei tentativi «tesi a marginalizzare l’influsso del cristianesimo nella vita pubblica» quando la «storia del cristianesimo» è la «stessa storia» dell’Europa. La «secolarizzazione radicale» che, tagliando il suo legame alla verità, rende le società «più fragili e meno inclusive», affaticate nel «riconoscere quello che è vero, nobile, buono». Il bisogno che c’è di Vangelo, «che non è un’ideologia» ma «trascende le vicissitudini di questo mondo e getta nuova luce sulla dignità della persona in ogni epoca» per scongiurare «una ragione sorda al divino», «incapace di entrare in quel dialogo tra culture di cui il nostro mondo ha così bisogno».
È un peccato che i media italiani si siano un po’ schiacciati sull’incontro iniziale con Berlusconi e su qualche riferimento forzato alla politica.
Ci si è persi Ratzinger mentre parlava di apertura alla fede a un paese che sconta ancora i segni dolorosi provocati dalla chiusura materialista. Suocera Europa intenda.

© Copyright Tempi, 29 settembre 2009

5 commenti:

laura ha detto...

Noi siamo imbecilli se guardiamo solo gli incontri politici. Gli altri hanno sete di verità e sono disposti ad scoltare Chi la port, senza pregiudizi. Questa è la vera laicità. Il presidente della Repubblica Ceka è stato un esempio di accoglienza e di ascolto

euge ha detto...

Laura hai perfettamente ragione. Purtroppo gli imbecilli in giro sono tanti milioni di milioni.
Giustamente, Raffaella aveva espresso questo timore; cioè che quell'incontro " casuale" anche se di pochi minuti, avrebbe in qualche modo attirato l'attenzione facendo passare in secondo piano il valore del viaggio nella Repubblica Ceca di Benedetto XVI.
Nessun giornale ne telegiornale salvo rarissimi casi, si sono occupati in modo decente almeno, di questo viaggio ma, l'unico spazio dedicato è stato quello riservato a delle parole che hanno spacciato per parole del Papa ma, che lui non ha mai pronunciato.
Più imbecilli di così!

Anonimo ha detto...

Mi sembra che i vaticanisti al seguito abbiano scritto articoli striminziti, anche perché stavolta non ci sono state "gaffes".Allora forse si potrebbe usare voli di linea con i passeggeri a fare le domande e recepire le riposte.Saluti, Eufemia

Anonimo ha detto...

Carissima euge, se non ci fosse stato quell'incontro casuale l'attenzione sarebbe andata a un passerotto che passava o a un moscone che ronzava, tutto pur di non trattare dei veri argomenti e delle problematiche "veramente" trattate.
Poi, riguardo alla malafede di chi manipola le parole del papa a proprio uso e consumo....è meglio tacere. Che pena, poveretti!!!

Doriana ha detto...

Non sò cosa pensi euge del tuo post............
ma, sta a vedere che adesso è stato l'incontro " fortuito " con il presidente del consiglio a
" salvare " il viaggio del Papa.

Mah!!!!!! scusa ma, se la intendevi in questo senso anonimo non posso certo essere d'accordo con te.