sabato 31 ottobre 2009

Lo "strano" caso della nota della Santa Sede sugli Anglicani e su Andrea Tornielli

Cari amici, vorrei riflettere con voi su quanto accaduto questa mattina.
Sono un po' confusa, devo confessarlo!
La decisione della Santa Sede mi ha lasciato un po' attonita nel senso la reazione mi e' sembrata eccessiva rispetto ai fatti.
La nota fa alcune precisazioni sul contenuto della Costituzione Apostolica di prossima pubblicazione.
Benissimo, ma e' gia' strano che si facciano puntualizzazioni su un testo non ancora noto.
Inoltre, ed e' questo il dato che piu' mi ha lasciata perplessa, nella nota si fa il nome di Andrea Tornielli.
Perche' e' strano? Semplice!
Non ricordo altre occasioni in cui si sia fatto il nome di un vaticanista in modo cosi' plateale. Di solito si adottano soluzioni piu' generiche, del tipo "da indiscrezioni di stampa", "da speculazioni giornalistiche...si apprende che...e si precisa...".
Questa volta invece si e' fatto il nome del singolo.
La cosa e' alquanto inusuale anche perche' Tornielli non e' stato il solo a scrivere dello scollamento temporale fra la presentazione della Costituzione e la pubblicazione della medesima.
Mi chiedo allora perche' si sia citato solo il vaticanista de "Il Giornale".
Si fa riferimento all'articolo di Tornielli di giovedi' scorso (consultabile qui), ma non ci si deve dimenticare che lo stesso giornalista e' stato autore di altri articoli sullo stesso argomento. In particolare in quello pubblicato all'indomani della presentazione della Costituzione, Tornielli fu molto chiaro nello spiegare che la regola del celibato resta e restera' in vigore.
Dove voglio arrivare con questo ragionamento? Beh, voglio essere del tutto sincera: la nota di questa mattina mi pare sproporzionata.
Parliamoci chiaro: Kung avrebbe "meritato" analoga citazione nel Bollettino della Santa Sede.
Mi pare che il teologo svizzero abbia attaccato la Costituzione prossima ventura ed il Santo Padre (cosa che Tornielli non ha MAI fatto ne' in questa ne' in altre circostanze) assai piu' de "Il Giornale".
Come sapete sono nemica giurata dei "due pesi e due misure" e questa volta non posso non affermare che sono stupita dall'atteggiamento della Santa Sede.
Perche prendersela con Tornielli in questa circostanza e non riprendere altri vaticanisti che in passato si sono distinti per articoli assai "pesanti" nei confronti del Santo Padre?
Si sono lasciate correre delle vere e proprie offese, senza reagire, e ora si contesta il lavoro di Tornielli in modo cosi' esplicito?
Mah...sono stupita e perplessa.
Non c'e' alcuna polemica in questo post. Voglio pero' condividere con voi le mie domande.
Detto questo, mi auguro che il testo della Costituzione sia pubblicato al piu' presto in modo che si rifletta e si commenti il contenuto delle norme e non le anticipazioni delle stesse
.
Raffaella

ps. Riporto qui una considerazione che mi e' venuta in mente dopo avere letto la traduzione della nota a cura degli amici di Messainlatino.it.
L'avevo scritta come commento a questo post, ma la riporto comunque in questo spazio.

Qui il punto e' che la nota di ieri non smentisce affatto l'articolo di Tornielli, anzi...
Laddove si riferiscono le seguenti parole del card. Levada: "Per quanto riguarda i futuri seminaristi, si è ritenuto puramente speculativo se ci possano essere alcuni casi in cui una dispensa dalla regola del celibato possa essere domandata" si rischia di generare, dal punto di vista giuridico, una certa confusione.
Se non si esclude in modo perentorio l'ipotesi (del futuro ordinamento di preti sposati), ma si dice che e' puramente speculativa, significa che e' comunque possibile, il che e' esattamente cio' che ha scritto Tornielli nel suo articolo.
Proprio qui stava la perplessita' dell'autore.
Per questo sono stupita da una nota cosi' dura e "ad personam".
Sono sempre favorevole agli interventi diretti della sala stampa, ma quando ci sono ragioni gravi ed urgenti.
Le offese al Papa non meritano una risposta, ma un ragionamento giornalistico si'?

R.

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Probabilmente Tornielli non è ben visto in Vaticano perchè vuole sinceramente bene al Papa.

Anonimo ha detto...

Attenti perché la macchina delle comunicazioni in Vaticano evidentemente non funziona più. Il povero Padre Lombardi deve fare il cireneo, ma c'è qualcuno ad alti vertici che rema contro e fa uscire voci in cui si dice tutto e il contrario di tutto. La loggia massonica invece funziona benissimo e sta facendo le scarpe a Benedetto XVI. Fortunatamente il Papa resiste e combatte ancora bene ma....fino a quando?

mariateresa ha detto...

veramente nella blogosfera cattolica di lingia inglese è ripetuto continuamente il riferimento a Tornielli. Così non mi pare così strano che abbiano , in Sala Stampa, fatto il suo nome. Se volete è strano rispetto ad altri vaticanisti che pubblicavano notizie oltraggiose, ma qui si tratta di una precisazione su una questione che assai dibattuta dai diretti interessati. Guardate che a Tornielli voglio bene, ma proprio non vedo un intento persecutorio, almeno in base a quello che so.
Adesso che ci penso, perchè penso mentre scrivo, però è già successo un'altra volta,sempre a Tornielli, ne sono sicura, mi ricordo anche una rimostranza di Korazym , ma proprio non ricordo su quale articolo.Se qualcuno si ricorda, per favore lo dica.
Sì, è già successo.
Certo non è simapatico essere citati dalla Sala Stampa ma non vorrei che fossero tempeste in un bicchiere d'acqua. Di tempeste vere ne abbiamo già abbastanza.

Anonimo ha detto...

Mi è sembrata una mossa politica, anche perchè è in ballo la nomina del direttore di Avvenire, se ho capito bene; può darsi che Tornielli sia uno dei "papabili" e gli si voglia fare terra bruciata attorno!

Anonimo ha detto...

Allora, Tornielli direttore dell'Avvenire: se le logge massoniche gli sono contro, ben venga!

euge ha detto...

Invano ci siamo augurati tutti e tutti abbiamo sperato che la Sala Stampa vaticana cominciasse a girare come si deve; questo che è accaduto oggi, ci dimostra che le nostre speranze almeno per ora lasciano il tempo che trovano. Evidentemente, Padre lombardi non ce la fa a tenere a bada chi, dal 2005 usa la Sala Stampa, e non solo, per creare confusione sugli atti di Magistero di Benedetto XVI. Anche a me questo episodio dove viene tirato in ballo Tornielli mi lascia alquanto perplessa e condivido l'osservazione fatta da Raffaella riguardo a Kung.
Questo modo bizzarro di intervenire della Sala Stampa Vaticana, non fa altro che creare confusione sul Magistero di Benedetto XVI. Condivido con l'ultimo post di anonimo, la necessità di dare quanto prima una bella spazzata e mettere persone che intervengano in maniera efficace nelle situazioni che veramente lo richiedono e senza adottare l'odiosa strategia dei due pesi e delle due misure.

Fabiola ha detto...

Che Tornielli abbia il torto di essere, quasi sempre, ben informato e, soprattutto, di scrivere per il Giornale?
La cosa è davvero spiacevole vista la serietà del suo lavoro e le sbavature(eufemismo) di una serie di altri vaticanisti.

Anonimo ha detto...

Toccare colui che è stato fedele al Papa, che a aiutato tutti noi a capire il Papa, è un atto molto basso. E tempo che Lombardi lascia la sua carica e anche coloro che sono responsabile della terribile comunicazione della Santa Sede da 2005. Basta!

Anonimo ha detto...

In Vaticano dovrebbero TUTTI fare giuramento contro la massoneria

Anonimo ha detto...

leggo i post su....tutto vero...e vero altrettanto che Navarro Vals avrebbe agito sempre pro Pontifice!

massimo ha detto...

TORNIELLI è UN BRAVISSIMO GIORNALISTA E UN OTTIMO STORICO,COSA CHE NESSUNO RICORDA,è UN OTTIMO CATTOLICO SE è STATO TRATTATO MALE LUI SAPRà DARCI UNA LEZIONE DI STILE E DI CATTOLICITà.
ESPRIMO AD ANDREA LA MIA STIMA.

Caterina63 ha detto...

^__^ credo che Tornielli si difenderà da ogni riferimento a lui diretto...

Tuttavia si dovrà ricordare che più volte ho espresso le mie perplessità su CERTE ANTEPRIME ed articoli insistenti (di ecclesiologia) come sorte di scoop provenienti anche dallo stesso Tornielli e dai così detti "vaticanisti" preoccupati spesso a rioncorrersi a chi da prima la notizia anzichè fare gli interessi stessi della Chiesa.... ^__^

Vi ricordate all'inizio del Sinodo per l'Africa l'intervista al prelato che si disse favorevole ad un Papa di colore dove la stessa Laura sottolineava sia la domanda come la risposta come FUORI LUOGO ?

la mia risposta fu:
Quanta ignoranza anche in questi vaticanisti che forse non si rammentano che i primi vescovi di colore furono nominati da Pio XII
che cosa si pretende? si dia tempo a questi vescovi DI CRESCERE E MATURARE, AD OGNI GIORNO BASTA LA SUA PENA, dice Iddio e la nomina del Vicario di Cristo è un portento DIVINO NON UMANO...peccato che questi intervistati e gli intervistatori, a caccia di notiziole da donnicciole, si sono persi l'occasione di dare una lezione MAGISTERIALE su certe nomine...

****************
A giuno del 2008 fu sempre Tornielli che scatenò dal suo Blog aspre discussioni, per dire odiose e velenose contro la FSSPX per aver anticipato che l'ED obbligava CON UN ULTIMATUM la FSSPX ad accettare 5 punti fra i quali il Concilio SENZA DISCUSSIONE....

Insomma amici...se la Santa Sede tace, sbaglia, se parla sbaglia...la colpa non è mai degli altri...ora a prescindere da Tornielli al quale comunque resta la mia stima per quanto possa valere...resta palese che i vaticanisti NON agiscono spesso a favore DELL'ECCLESIOLOGIA, negarlo non è corretto, così come nella Santa Sede dovrebbero imparare come si fa una informazione COORDINATA e stabilita fra tutti gli uffici e i dicasteri...
In tal modo si eviterebbero tutte queste pessime figure...

^__^

Vatykanista ha detto...

Mmmh... Bastone fra le ruote per:


1) Successione a Boffo?
2) Successione a Lombardi stesso?
3) entrambe le cose -'che non si sa mai..-?

sam ha detto...

Quello che io personalmente penso di Tornielli l'ho già detto e non lo ripeto.

Riferendomi a questo corsivo, concordo con Mariateresa e aggiungo dell'altro.

Raffaella scrive:
"Tornielli non e' stato il solo a scrivere dello scollamento temporale fra la presentazione della Costituzione e la pubblicazione della medesima."

Questo è vero, ma non mi pare - correggimi Raffaella se sbaglio - che altri siano arrivati a riferire, senza peraltro citare chiaramente la fonte, un presunto pensiero del Papa in disaccordo con l'operazione. Di certo, nessuno così autorevole come Tornielli.

Qui la questione non è la difesa di Levada, nè il celibato dei sacerdoti, ma chi può permettersi di parlare a nome del Santo Padre. Ed ecco perché si cita solo Tornelli.

In questo senso il passaggio chiave del Comunicatro della Santa Sede mi pare questo:
"su osservazioni IN APPARENZA BENE INFORMATE".

Vi ricordo titolo e sottotitolo del discusso intervento:
"Anglo-Cattolici: il Papa avrebbe preferito che la presentazione e la pubblicazione della Costituzione Apostolica fossero simultanee. (Tornielli)
Preti sposati, al Papa non piace l’accordo con la Chiesa anglicana."

E' pesantino, direi!
Vero è che il titolo è molto più netto dell'articolo, ma il succo è lo stesso.
Ora, Tornielli parlando del Papa è più credibile di altri (basta vedere la levata di scudi a sua difesa in questo blog) e quindi un'eventuale imprecisione di Tornielli meriterebbe una smentita più forte di quella che meriterebbero personaggi ritenuti poco attendibili in ambito ecclesiale.

Supponiamo che Raffaella domani improvvisamente impazzisse (speriamo di no! ;-)) e aprisse il Blog facendoci passare a tutto campo come vera una bufala madornale sul Papa. Il suo Blog è talmente serio che tutti ci crederemmo e quindi sarebbe necessario al più presto una decisa smentita e correzione. Se la balla la riportasse sul suo sito Don Giorgio, non se ne sentirebbe neppure il bisogno. La morale è che la buona fama comporta maggiori responsabilità per chi ce l’ha.
Un corollario è che i canali non ufficiali possono esser molto utili per diffondere la verità, ma possono diventare anche molto pericolosi se passano notizie false.

Si dirà che se uno ha buona fama l'ha meritata e quindi è certamente affidabile. Purtroppo l'esperienza ci insegna che non è sempre così. Ci sono dei casi in cui uno si guadagna buona fama per merito, ma poi si corrompe per superbia, ambizione o altro. Ci sono dei casi in cui uno acquisisce buona fama senza merito, per abilità e scaltrezza e poi si rivela per quello che è.
Ci sono dei casi in cui uno acquisisce meritatamente buona fama, ma poi se la gioca per un errore, una soffiata sbagliata o persino una trappola.
La morale è che è bene fidarsi, ma non ad occhi chiusi, tenendo sempre all'erta, caso per caso, la propria ragione e lo spirito di discernimento.

Segue..

sam ha detto...

Adesso mi permetto di ipotizzare uno scenario.

Supponiamo che tutta l'operazione per il rientro degli Anglicani(che su questo Blog ha giustamente ricevuto tanti complimenti, sia nel merito che nella sua gestione mediatica) fosse stata concordata con il Papa.
(Vi sembra credibile? A me sì.)

Supponiamo che questa operazione possa aver infastidito molti, anche in Vaticano, sia nel merito che nella gestione mediatica.
(Vi sembra credibile? A me sì.)

Supponiamo che un Vaticanista - in base a non si sa quale fonte - affermasse che nella gestione della stessa vicenda ci sarebbero ancora problemi irrisolti e persino un disaccordo del Papa.
(Questo è pubblicato)

Se tutte le supposizioni di cui sopra fossero vere, le affermazioni del vaticanista sarebbero false. Chiariamo: dire il falso non è sempre sinonimo di falsità. Noi qui supponiamo la perfetta buona fede, per esempio che abbia ricevuto da altri un'informativa sbagliata.

Supponiamo che negli anni quel Vaticanista si fosse fatto conoscere ed apprezzare dai fedeli e dagli estimatori del Papa al punto da esser ritenuto da taluni quasi più degno di fiducia lui che neanche i responsabili ufficiali della comunicazione del Papa. (Questo potrebbe apparire qui da alcuni commenti).

In tal caso - mi chiedo - sarebbe giusta o no, a salvaguardia della verità dei fatti, di tutti i soggetti coinvolti e della propria credibilità, una decisa presa di posizione da parte dei canali ufficiali della Santa Sede( Sala Stampa e Osservatore Romano)?

Raffaella ha detto...

Buongiorno, cari amici.
Qui il punto e' che la nota di ieri non smentisce affatto l'articolo di Tornielli, anzi...
Laddove si riferiscono le seguenti parole del card. Levada: "Per quanto riguarda i futuri seminaristi, si è ritenuto puramente speculativo se ci possano essere alcuni casi in cui una dispensa dalla regola del celibato possa essere domandata" si rischia di generare, dal punto di vista giuridico, una certa confusione.
Se non si esclude in modo perentorio l'ipotesi (del futuro ordinamento di preti sposati), ma si dice che e' puramente speculativa, significa che e' comunque possibile, il che e' esattamente cio' che ha scritto Tornielli nel suo articolo.
Proprio qui stava la perplessita' dell'autore.
Per questo sono stupita da un intervento cosi' duro e "ad personam".
Sono sempre favorevole agli interventi diretti della sala stampa, ma quando ci sono ragioni gravi ed urgenti.
Le offese al Papa non meritano una risposta, ma un ragionamento giornalistico si'?
R.

Anonimo ha detto...

Al di là di ogni speculazione su massoni, lotte interne ai sistemi informativi vaticani e vaticanisti, ecc., il Tornielli è già più volte stato protagonista di affermazioni basate su elementi fragili e prive di esplicita fonte, come qualcuno ha già ricordato qui.
Ultimo in ordine di tempo quello sulla presunta prelatura personale in vista per la FSSPX.
Mi pare che, pur riconoscendo alcuni suoi indubbi meriti, Tornielli sia un po'sopravvalutato in certo mondo cattolico.

sam ha detto...

Buon giorno Raffaella cara e buona Domenica. Ti direi anche Buona Festa di Tutti i Santi, ma non ho capito perchè nel Rito Ambrosiano hanno anticipato questa festa a ieri... misteri del Nuovo Lezionario!
Tu scrivi:
Le offese al Papa non meritano una risposta, ma un ragionamento giornalistico si'?
Il fatto, secondo me, è che le offese al Papa arrivano da pulpiti contrari al Papa, mentre il ragionamento giornalistico arriva da uno che nel suo articolo si passa quasi per portavoce ben informato dell'autentico pensiero del Papa.
Io sono pienamente d'accordo con Caterina e quel che contesto non è Tornielli quanto un po' il credito incondizionato e acritico di molti cattolici verso Tornielli.
Tornielli anche per me è un bravo giornalista, certamente uno dei migliori vaticanisti, ma è pur sempre uno che fa il suo lavoro e gli interessi più suoi e del suo giornale, che della S.Chiesa. Non ha senso mettergli l'aureola.
La Santa Sede ha tutto il diritto e il dovere di rispondere con i suoi canali ufficiali alle indiscrezioni non confermate di un canale ufficioso che rischia di passare per canale privilegiato più autentico di quelli ufficiali.
Per una volta che la Santa Sede ha agito compattamente e d'anticipo, stiamo attenti noi a non spezzare e delegittimare noi questo fronte.
Infine, scusate, ma piantiamola di esasperare la questione del celibato che a breve ci verrà chiarita direttamente dal Papa. Per la cronaca nella Chiesa Cattolica ci sono una ventina circa di chiese in cui è possibile l'ordinazione sacerdotale a uomini sposati, senza che ciò abbia mai messo in alcun modo discussione l'ordinamento della Chiesa latina. Questi allarmi mi pare facciano solo il gioco degli avversari del Papa e del suo sforzo autenticamente ecumenico.
Qualcuno di voi pensa che se ci fosse l'auspicata unità con gli Ortodossi, questi dovrebbero accettare oltre che il Primato petrino anche il celibato sacerdotale? E perchè mai?!
Il celibato sacerdotale è uno splendido privilegio della Chiesa Latina, conserviamolo come tale.

Gli dissero i discepoli: "Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi".
Egli rispose loro: "Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso.
Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca".
Mt 19,10-12

Anonimo ha detto...

"Ringrazio tutti per i loro interventi. Confesso che anche a me è sembrata eccessiva la smentita nominale, ma riconosco di aver sbagliato perché affermando che il Papa avrebbe preferito - come tutti in Vaticano, del resto - che presentazione e pubblicazione del documento fossero contestuali ho dato l'idea (rafforzata da un titolo sbagliatissimo, che è stato cambiato a mia insaputa) di un contrasto tra Benedetto XVI e il cardinale Levada. Non era mia intenzione e per questo chiedo scusa assumendomene tutta la responsabilità. E' probabile che proprio a questo si deva la smentita nominale, che ha riguardato solo me anche se non ero stato soltanto io a scrivere queste informazioni (o meglio "speculazioni").
Nella smentita si afferma che io avrei parlato di "disagreement". Ho scritto nel mio articolo: "sembra che sia oggetto di dibattito" la questione del celibato e oggetto di dibattito non significa contrasto o disaccordo: si può discutere per perfezionare, per meglio chiarire un concetto sul quale si è comunque tutti d'accordo. Del resto, se non ci fossero stati problemi, la Costituzione sarebbe già stata pubblicata. Nei miei due precedenti articoli avevo chiarito, credo su questo punto in modo evidente, che l'intenzione della Santa Sede era sostanzialmente quella di non derogare a questa norma per i seminaristi in futuro.
Confesso - ma qui entra in gioco la mia impreparazione canonistica e teologica, nonché la mia non sufficiente intelligenza a cogliere sfumature e conseguenze - che una volta letta la smentita, i due paragrafi della Costituzione che sono stati anticipati, e le esatte parole di Levada (che cito dalla traduzione dell'Osservatore Romano: "A proposito dei futuri seminaristi, è stato considerato meramente ipotetico il fatto che potrebbero esserci alcuni casi nei quali si potrebbe chiedere una dispensa dalla norma del celibato") mi sembra lascino comunque aperta - seppure in via "meramente ipotetica" - la possibilità di accogliere seminaristi sposati in futuro. Ed era esattamente a questo che mi riferivo nell'articolo, affermando che nella prima bozza - che ora sappiamo essere definitiva - c'era questo spiraglio e spiegando che in Vaticano c'era chi preferiva una definizione più precisa della questione.
Dopo aver chiesto scusa, dunque, confesso che su questo punto specifico mi resta un dubbio. Ma ovviamente ciò che vale non sono i miei dubbi bensì la rassicurazione data da Levada e da Lombardi.

Andrea tornielli".

massimo ha detto...

andrea grazie della lezione che cis tai dando,di stile,di giornalismo,di etica,di umanità,di buon cattolico.
stai certo nei sacri palazzi non sfuggirà questo tuo spessore.
ciao mas.s.

Anonimo ha detto...

RIGUARDO AL CELIBATO, L’evidenza è lampante: per quel poco che ci è dato sapere, per quel poco che circola, le costituzioni per far accedere gli ex-anglicani al Cattolicisimo romano sono volutamente AMBIGUE: “si permette e non si permette”, “si nega e si concede”, “c’è la disposizione e ci sono le eccezioni”. Una modalità da azzeccagarbugli CHE CONSENTE AGLI EX-ANGLICANI DI FARE COME GLI PARE. ROMA ISTITUISCE UNA REGOLA SAPENDO CHE, NELLA SOSTANZA, NON VERRÀ NEANCHE PRESA IN CONSIDERAZIONE; FARÀ FINTA DI NON VEDERE E DI NON SAPERE, NELL’ILLUSIONE CHE QUESTA ridicola “PISTILLI VERSATIO” possa negare ai presbiteri di rito romano gli argomenti per chiedere l’accesso al matrimonio; “Pia” (?) illusione !!! Dal momento che se il diritto canonico (una legge umana) ammette eccezioni, quanto più lo “spirito della legge”.
Per un tradizionalista come me, MOLTO MENO IPOCRITA SAREBBE IMPORRE A TUTTI IL CELIBATO O DARE A TUTTI (tranne ai vescovi, monaci e frati) LA POSSIBILITà DI SPOSARSI.
Ma si sa che la curia romana campa sui cavilli del diritto canonico, specula “sulla decima della menta, del cumino e dell’anèto” e trascura i tre precetti più importanti: la VERITÀ, la GIUSTIZIA e la MISERICORDIA.
Sembra di sentire Gesù: «Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo: invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini! Trascurando il comandamento di Dio [ : VERITÀ, GIUSTIZIA e MISERICORDIA ], voi osservate la tradizione degli uomini, siete veramente abili nell’eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E DI COSE SIMILI NE FATE MOLTE».

Non è scritto al passato: “…ne avete fatte molte”, bensì è scritto al presente indicativo: “DI COSE SIMILI NE FATE MOLTE”, perché Gesù sa cosa c’è nel cuore dell’uomo e ci ha messi in guardia contro la sclerosi dell’ipocrisia.

è TUTTA IPOCRISIA peggiore dell’ipocrisia farisaica, almeno i farisei sapevano fare gli AZZECCAGARBUGLI CON PERIZIA E DOVIZIA.
Non sono più pastori, sono diventati mercenari, il popolo, la gente del Signore non li capisce, non riconosce nella loro voce il suono della voce di Cristo Gesù, la voce dei padri della Chiesa. Lasciamoli giocare ! Che si divertano con i loro vani ragionamenti, le loro grottesche eccezioni e disquisizioni sul “diritto canonico”, con “pistilli versatio” che gli umili non capiscono ! Con la loro cultura da filosofi, continuino pure a mercanteggiare con la verità, continuino pure a vendere il gregge italiano per un paio di sandali ! Alla fine tutto è nelle mani di del Signore che li guarda dall’alto, tuona e ruggisce dall’alto il Signore e ride di gusto.

Le parole non hanno più il significato inteso dai padri della Chiesa, il significato conferito dalla Bibbia;
caro Benedetto XVI sei un ottimista ! Siamo molto oltre il “relativismo etico”, siamo approdati al RELATIVISMO SEMANTICO.

sam ha detto...

Caro Andrea, il suo intervento le fa molto onore. Grazie.

euge ha detto...

Un grazie Andrea per quanto esposto nel post.

Caterina63 ha detto...

Un grazie ad Andrea Tornielli per aver esposto in modo semplice ed umile un errore da parte sua che, riconoscendolo, gli fa veramente onore...e mi auguro che anche altri giornalisti prendano lo stesso esempio...

Quanto agli errori di comunicazione dalla Santa Sede, oramai li conosciamo ^__^
Ci auguriamo sempre che la sana e vera informazione ecclesiale possano migliorare sempre di più..

^__^ tutto è bene quel che finisce bene!