mercoledì 21 ottobre 2009

Anglo-Cattolici: decisione storica del Papa. Il commento di Andrea Tornielli


Vedi anche:

Anglo-Cattolici: il commento di Giacomo Galeazzi

Anglo-Cattolici, The Guardian: "A migliaia potrebbero abbracciare la Chiesa Cattolica"

Anglo-Cattolici: Un gesto che è frutto del dialogo ecumenico (Mazza)

La risposta all'offerta del Papa da parte del Primate della Traditional Anglican Communion (Cantuale Antonianum)

Il Papa tende la mano agli Anglicani dissidenti (Acquaviva)

Thompson: Lambeth Palace ed il dicastero retto da Kasper si sono fermamente opposti alla Costituzione Apostolica sugli Anglicani

Il primate anglicano Rowan Williams: "Quello che accade oggi non è un elemento di rottura nei rapporti tra le nostre comunioni" (Izzo)

Perché sull’islam a scuola in Vaticano non tutti la pensano come B-XVI (Rodari)

Il Papa: porte aperte agli Anglicani, anche sposati (Izzo)

Il cordoglio del blog per la morte della madre di Mons. Georg Gaenswein

Anglicani: i complimenti del blog alla Sala Stampa per l'effetto sorpresa :-) Il resoconto di Zenit

Tradizionalisti anglicani esultano: Più di un sogno. "Profondamente commossi dalla generosità del Santo Padre" (Apcom)

Altri vescovi anglicani ringraziano di cuore Papa Benedetto per la sua iniziativa di accoglienza (Cantuale Antonianum)

Bussate e vi sarà aperto. Purché secondo tradizione (Magister)

John Allen: il Vaticano rivela il piano per accogliere gli Anglicani

Anglicani: dallo scisma di Enrico VIII alle ordinazioni omosessuali (Izzo)

Per gli Anglicani "Ordinariati Personali". Saranno ordinati preti anche gli Anglicani sposati (Izzo)

Il Papa: norme e strutture speciali per accogliere gli anglicani, anche i preti sposati (AsiaNews)

Dichiarazione congiunta dell'Arcivescovo di Westminster e dell'arcivescovo di Canterbury (traduzione di Cantuale Antonianum)

Il Papa e gli Anglicani, Damian Thompson: "Gesto storico di Benedetto XVI"

Il Papa ha previsto l'istituzione di Ordinariati Personali per permettere ai fedeli già anglicani di entrare nella piena comunione con la Chiesa

Anglicani, la svolta nell’ecumenismo di Papa Ratzinger (Tornielli)

Continuiamo a pregare per Caterina Socci. La mia speranza per Caterina

SINODO PER L'AFRICA (4-25 OTTOBRE 2009): LO SPECIALE DEL BLOG

COSTITUZIONE APOSTOLICA CIRCA GLI ORDINARIATI PERSONALI PER ANGLICANI CHE ENTRANO NELLA CHIESA CATTOLICA: LO SPECIALE DEL BLOG

Per la prima volta la Chiesa apre ai sacerdoti sposati

di Andrea Tornielli

Roma

Con una decisione storica, che non mancherà di suscitare un notevole dibattito in campo ecumenico, Benedetto XVI ha deciso di mettere nero su bianco le regole e le condizioni per tutti i vescovi, i preti e i fedeli anglicani che intendono entrate in comunione con Roma perché non condividono le scelte liberal della loro Chiesa.
Il Papa intende costituire degli «Ordinariati personali», strutturati sulla falsariga degli Ordinariati militari, permettendo a queste comunità di mantenere alcune specificità liturgiche legate alla loro tradizione.
Tutto ciò sarà esplicitato in una Costituzione apostolica, che doveva essere presentata ieri, ma la cui uscita è stata ritardata di alcuni giorni. Il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, William Levada, insieme all’arcivescovo Augustine Di Noia, segretario del Culto divino, hanno voluto comunque convocare la prevista conferenza stampa per annunciare i contenuti del testo. L’annuncio della prossima pubblicazione del documento papale veniva contemporaneamente dato, in un clima un po’ imbarazzato, dal primate anglicano Rowan Williams come pure dall’arcivescovo cattolico di Westminster, a Londra.
I preti e i vescovi anglicani saranno ordinati nuovamente, e diventeranno a pieno titolo preti cattolici, anche se sposati e con figli.
Non potranno invece diventare vescovi cattolici i vescovi anglicani sposati, ma soltanto quelli celibi. L’eccezione di ammettere al sacerdozio cattolico uomini sposati - un’opzione che la Chiesa di Roma già contempla per alcune comunità di rito orientale, come in Ucraina - avrà però, secondo quanto anticipato ieri dal Giornale, un valore «transitorio».

Riguarderà cioè soltanto i preti e i vescovi che attualmente hanno famiglia, ma in futuro per quelle comunità non si ammetterano più al sacerdozio uomini sposati. Così come non potranno entrare a far parte di queste comunità pastori di altre confessioni cristiane o ex preti cattolici che si sono sposati.

È dall’inizio degli anni Novanta, da quando la Comunione anglicana disse sì all’ordinazione delle donne prete, che alcune comunità tradizionali hanno iniziato un processo di separazione e sono confluite nella «Traditional Anglican Communion». Più di recente, ora che anche la stessa Chiesa d’Inghilterra ha deciso di aprire alle donne vescovo (già presenti da anni in altre comunità anglicane), un numero sempre maggiore di vescovi e di preti hanno chiesto di fare parte della Chiesa cattolica.
Nei mesi scorsi alcuni vescovi hanno bussato alle porte di Roma chiedendo di essere accolti. L’ex Sant’Uffizio ha discusso con il Pontefice le condizioni per l’accoglimento, che ora stanno per essere pubblicate e che non sono indirizzate soltanto ai gruppi anglicani tradizionalisti, ma a tutti. Lunedì scorso il cardinale Levada era a Londra: ha incontrato il primate Williams, che era stato informato la settimana scorsa dell’imminente documento, e soprattutto ha spiegato l’iniziativa del Papa ai vescovi cattolici inglesi, che in passato si erano detti contrari.
Il cardinale ha fatto presente che la decisione risponde «alle numerose richieste pervenute da vari gruppi di chierici e di fedeli anglicani di diverse parti del mondo». I vescovi anglicani interessati sarebbero una trentina, mentre al momento è impossibile quantificare il numero di fedeli. Il clero e i fedeli anglicani che decideranno di diventare cattolici, riconoscendo tutto il Catechismo della Chiesa e il primato del Pontefice, manterranno alcune loro peculiarità liturgiche e libri di preghiere, e saranno guidati da Ordinari personali diversi dai vescovi diocesani dei loro Paesi.
«Quello che accade oggi non è un elemento di rottura nei rapporti tra le nostre comunioni», ha detto il primate anglicano Williams. Ma è certo che la decisione di Ratzinger di aprire le porte in modo così solenne a intere comunità pronte a lasciare l’anglicanesimo apre una nuova stagione nei rapporti ecumenici con le «Chiese sorelle».

© Copyright Il Giornale, 21 ottobre 2009 consultabile online anche qui.

Articolo chiarissimo! :-)
R.

1 commento:

A.R. ha detto...

Veramente Tornielli qui si mostra un po' disinformato e non sa che il buon Papa Giovanni Paolo II già nel 1980 aveva pensato e realizzato su scala più piccola (parrocchiale) una "Anglican Pastoral Provision" per il passaggio alla chiesa cattolica di parrocchie anglicane americane e aveva concesso "l'anglican use" per la liturgia. I ministri anglicani sposati che lo chiedono vengono poi regolarmente ordinati nella chiesa Cattolica anche da prima, certo sempre come eccezione, e tale resterà: è più importante e cosa migliore salvare le anime e avere buoni sacerdoti piuttosto che sacerdoti pessimi ma tutti celibi.