martedì 14 luglio 2009

Il Papa ha iniziato le vacanze. Scivolone del Tg3 (Eco di Bergamo)


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Il Papa ha iniziato le vacanze. Scivolone del Tg3

LES COMBES (VAL D'AOSTA)

Il G8? «Mi sembra che sia andato molto bene»: al suo arrivo nella piccola frazione montana di Les Combes, in Val d'Aosta, dove trascorrerà un periodo di vacanze fino al 29 luglio, il Papa ha espresso ieri un giudizio positivo sul summit dei Paesi più potenti della Terra che si è chiuso il 10 luglio all'Aquila.
Appena sceso dall'elicottero dell'aeronautica militare che lo ha portato da Torino in questo piccolo angolo di paradiso a 1.300 metri di quota, con vista mozzafiato sul Monte Bianco, la prima domanda che il Pontefice si è sentito fare è stata ancora legata all'attualità politica.
«Dopo il G8 ci potranno essere migliori prospettive per i Paesi poveri e in particolare per l'Africa?», gli ha chiesto un giornalista, sfidando la vigilanza che si era raccomandata pochi minuti prima di non dare l'assalto al Pontefice, al suo arrivo in montagna. «Speriamo - è stata la risposta di Benedetto XVI -. Mi sembra che le decisioni siano buone».
Mentre il cronista veniva fermato e identificato per non aver rispettato gli ordini, il Papa è andato avanti a salutare la piccola folla di presenti arrivati fino alla spianata erbosa di Les Combes per dargli il benvenuto.
Autorità locali e regionali, dal sindaco di Introd (il Comune di cui fa parte Les Combes), Osvaldo Naudin, al presidente della Regione, Augusto Rollandin ; bambini della locale scuola materna, in costume tradizionale (pantaloni neri larghi, camicetta bianca e gilet rosso) che gli hanno augurato buone vacanze in italiano, francese, patois - il dialetto del posto - e recitato persino una preghierina in tedesco; una rappresentanza del paese che lo ha omaggiato con mazzi di fiori di montagna e prodotti del luogo, vini pregiato e fontina; infine telecamere, fotografi e reporter. A questi ultimi, Benedetto XVI ha trovato il tempo di chiarire che le sue saranno vacanze di «riposo e anche di lavoro, ma soprattutto di riposo».
Certo, in valigia, ci sono gli appunti della seconda parte del suo libro «Gesù di Nazareth» e le bozze dei discorsi che pronuncerà nel viaggio nella Repubblica Ceca dal 26 al 28 settembre. C'è però anche tanta voglia di silenzio, di preghiera, di meditazione, dopo i giorni pieni di impegni appena trascorsi. «Questo posto - ha detto guardandosi attorno, appena sbarcato dall'elicottero - è veramente bellissimo».
«Altrimenti - ha aggiunto sorridendo - non ci sarei tornato». Lo chalet dove alloggerà è in una tenuta privata di proprietà di una colonia estiva salesiana. Qui il Papa potrà godere della massima tranquillità. I responsabili della Regione e il clero locale gli hanno già sottoposto una lunga lista di possibili escursioni e appuntamenti, da una gita al Forte di Bard a una visita alla cattedrale di Aosta, appena restaurata.
Per ora in calendario ci sono però solo due impegni pubblici: i due Angelus domenicali, il primo a Romano Canavese, paese natale del segretario di Stato vaticano, cardinal Tarcisio Bertone, in Piemonte; il secondo a Les Combes, davanti al suo chalet.
Ma la prima giornata di vacanze del Papa è stata anche accompagnata dalle polemiche seguite a un servizio del Tg3 di domenica sera nel quale il giornalista, comunicando al pubblico del Tg3 che «in vacanza con il Pontefice ci saranno due gatti», si lascia scappare: «gli strapperanno un sorriso, almeno quanto i proverbiali quattro gatti, forse un po' di più, che hanno ancora il coraggio e la pazienza di ascoltare le sue parole».
L'ironia, se c'è, non passa inosservata: «È singolare ed inconsueto che una testata importante come il Tg3 scivoli in questa anacronistica, e volgare, deriva anticlericale», denuncia Giorgio Merlo del Pd. Immediata a reazione del direttore del Tg3, Antonio Di Bella (pur elogiato da Merlo), il quale spiega di aver «richiamato formalmente il vaticanista dopo il pezzo di domenica e prima di qualsiasi polemica».
Il giornalista, riferisce Di Bella, ha spiegato che nelle sue parole non vi era «alcun intento offensivo e che c'è stato un equivoco: non aveva alcuna intenzione di irridere il Pontefice». D'altronde, aggiunge il direttore, «la linea editoriale del Tg3 è stata sempre caratterizzata da grande attenzione e rispetto per il Vaticano».
«Prendo atto delle dichiarazioni del direttore del Tg3 Di Bella e mi auguro quindi che il telegiornale della terza rete sia sempre, come egli dice, effettivamente caratterizzato da attenzione e rispetto per la Chiesa e per la figura del Papa», commenta padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana.

© Copyright Eco di Bergamo, 14 luglio 2009

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Raffaella,ti segnalo qst articolo:


http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=MVRFA

Antonio

Anonimo ha detto...

Raffa, ti segnalo l'articolo di Fulvio Fania su Liberazione. A mente fredda, pur con i dovuti distinguo, mi sembra non difetti di una certa logica:
Una bufera per "quattro gatti". «Offesa al papa»
su http://www.finesettimana.org/pmwiki/index.php?n=Stampa.HomePage
Alessia