lunedì 14 settembre 2009

Art. 4 del codice deontologico dei giornalisti: "Rettifica"

Grazie all'Azzeccagarbugli del blog segnaliamo l'articolo 4 del codice deontologico e un brano della Carta dei doveri del giornalista che gli interessati dovrebbero conoscere bene.
Purtroppo moltissimi quotidiani, appoggiandosi all'agenzia Ansa (ma non alla correzione della stessa), sono caduti nel grave errore di confondere una citazione con un messaggio.
Si impone la rettifica della notizia nell'edizione di domani.
Ovviamente in prima pagina (dove di trova attualmente l'errore) e non nelle note minuscole di pag. 100.
Per i siti e i telegiornali si impone la rettifica immediata.
Perche' insistiamo cosi' tanto?
Semplice: l'informazione corretta e' un dovere.
Si correggano gli errori tempestivamente.
E' chiaro che il Papa appoggia quanto detto da Mons. Zimowski...non e' questo il punto!
Il problema e' la correttezza dei media.
Impossibile non citare l'intervista del card. Bertone all'Osservatore e la lettera aperta di Salvatore Izzo ad Avvenire
.
R.

Art. 4 codice deontologico dei giornalisti

Rettifica

"Il giornalista corregge senza ritardo errori e inesattezza, anche in conformità al dovere di rettifica nei casi e nei modi stabiliti dalla legge".

e ancora

Carta dei doveri del giornalista

"Rettifica quindi con tempestività e appropriato rilievo, anche in assenza di specifica richiesta, le informazioni che dopo la loro diffusione si siano rivelate inesatte o errate, soprattutto quando l’errore possa ledere o danneggiare singole persone, enti, categorie, associazioni o comunità".

http://www.odg.mi.it/files/codice-deontologico-1gen07_1.doc

Allo stato dovrebbero rettificare quanto pubblicato i seguenti quotidiani:

"Repubblica"

"Il Giornale"

"La Stampa"

"Il Messaggero"

Numerosissimi quotidiani locali

5 commenti:

mariateresa ha detto...

francamente che si tratti solo di un errore lo credo solo fino a un certo punto. E' un errore per quelli che copiano e incollano bovinamente le notizie di agenzia senza controllare, questo sì. Ma all'origine, all'Ansa , che siano melensi non lo credo molto. E' che si cerca lo spunto, vero o falso, per abbinare alla polemica quotidiana politica quello che dice il Santo Padre. In altri termini si cerca il pretesto con il lanternino.Se poi il pretesto non è una notizia , beh pazienza.

Raffaella ha detto...

Questa volta pero' qualcosa e' andato storto: l'ansa e' stata costretta a tornare sui suoi passi ed i giornali di stamattina hanno fatto una figuraccia epocale.
R.

DonPa (Don Paolo) ha detto...

Purtroppo anche Il Gazzettino è caduto nello stesso errore. Prima pagina di oggi: Il Papa ai farmacisti: non vendete farmaci anti-vita. I problemi a mio avviso sono tre. Primo: la malafede (che purtroppo c'è) unita alla voglia di creare scandalo sulla Chiesa a tutti i costi, anche quando non ne sussistono le ragioni. Secondo: un giornalismo che si è ridotto a seguire pedissequamente le agenzie di stampa senza un minimo di verifica propria. Terzo (e collegato) il fatto che a scrivere questi articoli siano spesso persone che sanno poco (o addirittura nulla) della Chiesa e delle sue dinamiche.

Anonimo ha detto...

Negli stessi ambienti giornalistici circola una battuta per la quale le notizie di un giornale si dividono in:

1)VERE,cioè la data del giorno;
2)PROBABILI,cioè le previsioni del tempo;
3)FALSE,tutte le altre.

Antonio

Doriana ha detto...

Cara raffaella ti segnalo che persino i giornli gratis che distribuiscono nelle metro qui a Roma riportano la notizia........
Dnews la riporta a pag. 14 con tanto di foto di Benedetto XVI lo stesso fa E Polis a pag. 11 sempre con foto di benedetto XVI.
NO COMMENT!