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5 commenti:
Nella Cechia, molti hanno cognomi tedeschi, e credo che ancora il tedesco sia abbastanza diffuso, ma il Papa parla lì, come fece in Polonia, in varie lingue (italiano compreso) meno che la sua. Ma Giovanni Paolo II parlava con Ratzinger in tedesco senza complessi. Saluti, Eufemia
In effetti credo che per molti cechi il tedesco sia molto piu' comprensibile dell'inglese.
Il Papa ha molta delicatezza e i pregiudizi sono duri da debellare.
R.
Già cara Raffaella!
Ci sono motivi storici ben precisi per non parlare in tedesco. L'associazione dei tedeschi sfollati dopo la II guerra mondiale (con i quali tuttora sono delle contese in atto) hanno chiesto che il Papa dica almeno che ci sono ancora, che una volta hanno vissuto in queste terre; non hanno neanche preteso che lui parli in tedesco, sapendo che sarebbe stato "troppo". "In compenso" il Vaticano ha preparato tutti i discorsi anche in tedesco e saranno disponibili da subito.
L'autocoscienza della repubblica ceca non permette che si parli nella lingua che era di molti e che dopo la guerra, forzati dalla dittatura comunista, hanno dovuto lasciare tutto. Si tratta di 2,5-3,5 milioni tedeschi (una vera e propria pulizia etnica) che dopo il 1945 si riversarono come profughi sulla Germania. L'eliminazione delle popolazioni tedesche dal territorio ceco finì alla fine del 1946.
Comunque per ora ci guadagna la lingua italiana. Quando Havel si recò da presidente in Austria, la definì "la nostra patria lontana" e il Papa ha citato Havel due volte sull'areo. Saluti, Eufemia
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