giovedì 10 settembre 2009

Preti in rivolta: «Il popolo scelga il vescovo» (Baretti). Che bellezza! Perchè non facciamo le nominations come al GF? Meno appelli, più preghiere!

Clicca qui per leggere l'articolo del Corriere del Veneto.

Se i parroci sono scontenti si rivolgano al vescovo e poi alla Santa Sede, non ai giornali.
Imparino la virtu' della prudenza e mostrino un po' di rispetto ed ubbidienza.
Proporrei comunque di chiudere i candidati nella "casa della grande curia".
Li lasciamo li' dentro per un po' e poi, tramite televoto, decidiamo chi nominare vescovo. Ovviamente i candidati potranno fare a cazzotti e insultarsi a vicenda. Chi lascia la caaaaaaaaaaaasa prima del tempo perde ogni diritto anche se particolarmente preparato.
Ma per favore!
Consiglio la lettura completa (!) della Lumen Gentium, in particolare questo passaggio.
Meno protagonismo, cari parroci, piu' ubbidienza e preghiera.
Questo comunque e' il risultato del cedimento austriaco, quando si e' deciso di darla vinta ai vescovi che hanno contestato Padre Wagner per poi tollerare i preti concubini
.
R.

20 commenti:

massimo ha detto...

ai "fratelli" sacerdoti che citano Cristo e il Vangelo di Matteo,ricordo loro che il vangelo di Matteo mette in guardia dalle eccessive attenzioni alle mode del mondo,di non conformarsi al mondo,e ricordo che Cristo fu obbediente fino alla morte,comincino loro i reverendissimi o fratellissimi,se preferiscono,ad obbedire al papa come Cristo obbedì al Padre.

brustef1 ha detto...

"Preti in rivolta": ma per piacere! Sono otto parroci della diocesi di Treviso, a capo dei quali c'è una specie di capomanipolo da osteria. Come sempre, l'esigua minoranza urlante viene amplificata in maniera strumentale dai giornali di parte

azzeccagarbugli ha detto...

e perché non compagno-vescovo? o meglio, perché non abolire del tutto la parola vescovo, che se non ricordo male evoca, etimologicamente l'obsoleto concetto gerarchico di sorvegliante e custode? praticamente un abominio in una società dove ognuno aspira a veder eletto a nuovo vangelo il proprio personale vissuto.
Certo che otto tonacati in cerca d'autore non sono pochi, ma nemmeno così tanti da giustificare il titolo roboante di "Preti in rivolta". Il fatto, poi, che alcuni di loro siano definiti come "molto noti", la dice lunga. La citazione di Rosmini mi sembra sbandierata nel momento e nel contesto sbagliato perché va nella direzione opposta a quella che vorrebbero questi riscaldatori di minestrine stantìe (che magari sono anche convinti di essere degli originaloni). Mi meraviglio che gli venga data tutta questa risonanza, come se fosse una novità, ma evidentemente tutto fa brodo...

Caterina63 ha detto...

Riflessione:

1) e chi sceglierebbero come vescovo? se il metodo è questo della ricvolta, immagino chi potrebbero scegliere...

2) la Tradizione con la T maiuscola? questa è farina di Martini....

3) una bella gatta da pelare....se siamo arrivati alla rivolta! Speriamo che Benedetto XVI non si lasci intimidire....

4) che bello, ora si tira in ballo la Tradizione (con la T maiuscola eh!)domani cosa invocheranno IN NOME DELLA TRADIZIONE DOPO CHE CI HANNO SPUTATO SOPRA PER 40 ANNI?


5) è vero, solo 8 parroci non sono una "rivolta" ma non dimentichiamo che la Chiesa iniziò con 12 apostoli di cui uno traditore ^__^
è vero anche che la minoranza RIVOLTOSA fa notizia, perchè la minoranza del "piccolo gregge" invece subisce sempre...tuttavia non sottovalutiamo il fatto, è un tremendo campanello d'allarme che spaccherà la diocesi in pro e contro seminando zizzania e alla fine dando la colpa al Papa...

Anonimo ha detto...

Caterina, ti rispondo con una citazione tratta paro paro dal tuo blog oriensforum:

Profetiche le parole di Mike Bongiorno quando nell'intervista di Petrus dell'anno scorso Bruno Volpe gli chiese:
E cosa ci dice di Benedetto XVI?
"E’ un Papa da ‘Rischiatutto’: non sceglie mai la busta sbagliata. ".
Alessia

Fabiola ha detto...

E' notorio che qualsiasi gregge democratico e pluralista che sii rispetti si sceglie il pastore (e anche il cane) attraverso libere elezioni, con tanto di osservatori ONU.!
La butto sul ridere per non piangere sempre più forte.

Bastardlurker ha detto...

Nei primi secoli del Cristianesimo i Vescovi venivano eletti.

Non capisco dove sia lo scandalo.

Raffaella ha detto...

Nei primi secoli dopo la fondazione di Roma era consentito consegnare il reo alla famiglia della vittima perche' ne facesse cio' che voleva (poteva ucciderlo o ridurlo in schiavitu').
Poi e' arrivato il diritto.
Noi italiani non possiamo richiedere la consegna di un reo alla famiglia dell'offeso anche se cio' anticamente era consentito,.
Allo stesso modo, nella Chiesa, esiste un diritto canonico.
Non si tratta di dogmi ma di norme che vanni rispettate.
Possono cambiare, ma, fino ad allora, si ubbidisce e non si lanciano appelli attraverso i media.
R.

euge ha detto...

Caro massimo si contano sulle dita di una mano i parroci che si sentono in dovere di obbedire al Papa. Perchè questo? Perchè secondo me sosno stati lasciati volutamente per troppo tempo, senza nessuno che li richiamasse alla loro missione; perchè di questo si ntratta. Ho sempre detto, purtroppo per la mia esperienza personale, che certi parroci sono più omologati al mondo ed alle sue lusinghe, piuttosto che a Dio. Fanno di tutto; si occupano di tutto, come dei veri manager, fuorchè di quello che rientra nel loro compito. Orari da ufficio pubblico, spesso canoni con uffici che nemmeno gli uffici pubblici veri riescono ad avere per fornire adeguatamente il loro servizio. Se fossero veramente e fino in fondo coscenti di che cosa rappresentano per la gente, dovrebbero fare un approfondito esame di coscienza e dopo magari, ricominciare gli studi in seminario visto che, molti sono carenti anche alla base. Credo, che motli se guardassero bene dentro di loro, si accorgerebbero ben presto, di non essere tagliati per il sacerdozio ma, di averlo scelto solo pèerchè non avevano di meglio da fare nella vita.
Trovo questa cosa assurda ma, conoscendo quelle parti molto bene e sapendo che c'è il vino buono, voglio pensare, che sia colpa di qualche bicchiere di troppo ( fatemi scherzare un pò perchè altrimenti ci sarebbe da piangere) Termino con una provocazione: Perchè non dare la possibilità a noi fedeli di eleggere parroci, vescovi e cardinali? Chissà cosa verrebbe fuori!!!!!!!

euge ha detto...

scusate volevo dire uffici parrocchiali.

Mefistofele ha detto...

Ma dai questi si annoiano tutto il giorno a pregare, a confessare, ad ascoltare la parola di DIO ad obbedire al Papa...........

Che barba che noia, che noia che barba.............

Avevano bisogno un pò di giocare altrimenti; sarebbero dei parroci annoiati, confusi senza scopo nella vita......! Poverini!!!!!!!!!!
Bah................. In ginocchio con il Rosario in mano dalla mattina alla sera altro che elezioni!

massimo ha detto...

nella diocesi di treviso vivono a pieno titolo circa 650 presbiteri,8 sono l' 1,23%
basta con la dittatura delle minoranze.
il restante presbiterio che magari fà anche il suo dovere non deve fare notizia?
che nessuno si lamenti se i giornali non vendono e non sono credibili.

quirinus ha detto...

Se questi orfani del '68 dovessero andare a zappare invece di mangiar pane a tradimento (letteralmente) con l'8 per mille con cui campano in nome di un servizio a una Chiesa che non amano, non avrebbero tempo ed energia per ammorbarci con queste fesserie e uccidere la fede del popolo. E se poi i vescovi avessero almeno un pezzettino di spina dorsale, il problema si risolverebbe anche prima. Ma del resto, da dove li prendono, in genere, i vescovi se non dal clero che abbiamo?

"O Simon mago, o miseri seguaci
che le cose di Dio, che di bontate
deon essere spose, e voi rapaci

per oro e per argento avolterate,
or convien che per voi suoni la tromba
però che ne la terza bolgia state"
!!

gemma ha detto...

e la campagna elettorale su cosa si baserebbe? Piu' assoluzioni per tutti e abolizione del peccato?
Non piacerà ad alcuni, ma i sacerdoti al momento dell'ordinazione dovrebbero aver giurato, tra le altre cose, fedeltà al Papa. Beata coerenza vorrebbe che quando non si è più in grado di tener fede ad un giuramento si abbia l'onestà e l'umiltà di andarsene per la propria strada, non di pretendere che gli altri si adattino alle proprie nuove istanze. Lo stesso dovrebbe valere per alcuni porporati che sempre più spesso danno l'impressione di restare all'interno della chiesa solo per minarne le fondamenta e creare disorientamento, divisioni e ostilità al Papa. Dichiarare formale adesione al magistero per poi attaccarlo continuamente a mezzo stampa mi pare francamente molto ipocrita e poco cristiano.
Comunque, non è mai detta l'ultima parola e dal popolo si potrebbero avere soorprese non sempre orientate nella direzione progressista tanto agognata dai firmatari.

Caterina63 ha detto...

Bastardlurker ha detto...
Nei primi secoli del Cristianesimo i Vescovi venivano eletti.

Non capisco dove sia lo scandalo.


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....certamente....anche S. Ambrogio è stato eletto per acclamazione...tuttavia dipende da cosa si intenda OGGI per acclamazione di popolo....di certo non si acclamerebbe più un sant'Ambrogio...ma o un san-prodiano o un san-berluscao....

ergo non aggiungo altro se non di fare attenzione a quel senso di "nostalgico archeologismo" ben rammentato da Pio XII....

In passato non avevamo neppure l'ellettricità, ma non per questo qualcuno si alza oggi a reclamare le candele per risparmiare le fonti energetiche....^__^

Il punto è, ....che oggi L'ANTIPAPISMO anima la rivendicazione di queste scelte, è di fatto un tentativo, neppure nascosto ....di staccarsi da Roma...

proprio in questi giorni l'interessante testo di Messori sul pericolo di una rivendicazione di una chiesa FEDERALE....alla quale Benedetto XVI si sta opponendo con tutte le sue forze... si avverte una sorta di ribellione SOTTERRANEA specialmente da quando il Papa ha lanciato il Summorum Pontificum e di recente la revoca della scomunica alla FSSPX...oggi si teme che il Papa possa scegliere Vescovi legati alla vera Tradizione....i fatti in Austria e in Germania ce lo confermano...ecco che SI PILOTANO 8 DON....per avviare una protesta che si augura fruttuosa....ma dalla quale deriveranno solo divisioni e zizzania....

meglio che la scelta resti al Pontefice non solo perchè è cosa legittima, ma anche per un Bene maggiore...

la Chiesa è FUORI da ogni schema federale, democratico, pluralista ecc....di matrice politica...chi vuole essere Cattolico deve rispettarne la forma e non tentare di modificarla...a chi non gli sta bene, se ne può anche andare altrove...

Anonimo ha detto...

E' vecchia fola dei novatores(l'idea nacque nella mente demoniaca del Rousseau)il ritorno ad un Eden primigenio(ben diverso dall'Eden teologico) dove tutto funzionava meglio.E' il "grimaldello" dell'archeologismo che serve per far passare tutto:messa strampalata,nuova disciplina dei sacramenti,nullificazione dell'autorita' papale,azzeramento della Tradizione,rivalutazione della "prima Alleanza" e conseguente ridimensionamento della "seconda(non piu' eterna)alleanza".La concezione-di matrice massonica(riti egizi,mito di Hiram)-ha il deliberato fine di "sdoganare" il giudaismo e di hiroscimizzare il Cristianesimo.Ben l'aveva capita Papa Pacelli!Eugenio

Anonimo ha detto...

So per esperienza che il clero di Treviso è un ottimo clero, ben formato, fedele al Vescovo e ancor di più al Santo Padre. Quell'1 per cento che parli e sbraiti, si stancherà, non è certo l'immagine dell'intera Chiesa di Treviso. Mons. Mazzoccato ha davvero fatto un ottimo lavoro. Auguri vivissimi per il compito non facile che lo attende a Udine, forse lo avrei mandato a Padova, dove lì purtroppo vi è una parte del clero, gran parte giovane, ribelle e poco incline ad essere fedele al Santo Padre.

Anonimo ha detto...

Se il vescovo fosse eletto dal popolo, soprattutto in Veneto, ci sarebbe un leghista o un berlusconiano! Quegli otto parroci sono davvero ingenui. Non hanno ancora capito che non sempre il voto democratico esprime il meglio: capita in politica, capiterebbe anche nella Chiesa... tutto sommato è ancor meglio se i Vescovi vengono eletti "dall'alto".

DANTE PASTORELLI ha detto...

"Prima" esisteva una fede pura nel popolo, il famoso "sensus fidei" che oggi non esiste più.
I parroci come quei firmatari, eleggerebbero il più grullo fra di loro per contitnuar a far i propri comodi.

Anonimo ha detto...

State tranquilli/e che i preti e il popolo di Treviso accetteranno con devota ubbidienza, e anche con gioia, il vescovo che il papa (aiutato intelligenetemente e con limpida coscienza) invierà, e lo seguiranno con costruttivo amore.
Perché: forse nella vostra famiglia qualche 'testa calda non esiste'? Ma non per questo la famiglia è da scartare. E poi un pizzico di verità e amore c'è ovunque.
Poiuttosto, è bene pregare per il popolo della amata "marca trevigiana", che, come il resto del mondo, ha i suoi problemi di travaglio socio-cultutale. Non scandalizziamoci per poco, e preghiamo per la Chiesa di Dio e i suoi pastori. Compresi i preti, che non sono propriamente dei chierichetti del vescovo, e - nelle sedi opportune - hanno il diritto-dovere di dire la loro, e poi collaborare con sapiente consiglio e con operosa generosità. L'hanno sempre fatto e lo faranno ancora.
Teniamo presente che se i laici continuano a 'dare botte' ai preti, è lecito chiedersi: quale giovane sarà attratto al ministero presbiterale? Perché, appunto, l'amore è solo stima. E senza preti non si può fare... Amiamo e collaboriamo con i preti, che son le guide e i servi del popolo del Signore. Anche il vescovo non può far senza di loro, come loro non sono nessuno staccati dal vescovo.