domenica 27 settembre 2009

Un appello al vaticanista di raiuno: basta confronti e si evidenzino i lati positivi della visita di Benedetto XVI

Questo post non e' polemico.
Vi confesso che provo anche una certa tenerezza verso De Carli che proprio non riesca a non citare ogni secondo Giovanni Paolo II.
Di solito non seguo la Santa Messa su raiuno ma questa mattina non posso utilizzare il decoder satellitale per cui sono sul primo canale della tv di stato.
Parliamoci chiaro: sulla rai NON SI PARLA MAI di Benedetto XVI, del suo Ministero e della sua attivita'. L'unica occasione sono le Sante Messe trasmesse quando il Papa e' in visita in Italia o in viaggio all'estero. Mi piacerebbe, quindi, che si evidenziassero gli elementi positivi e non si cada nel solito, facile, confronto.
Mi fa piacere sapere che Giovanni Paolo II parlava tutte le lingue slave, tranne l'ungherese, ma stiamo sentendo l'omelia di Benedetto XVI.
Non e' necessario rimarcare che Praga si e' dimostrata una citta' fredda. Parliamo invece dell'affetto che circonda il Santo Padre stamattina.
Capisco che De Carli provi un affetto fuori dal comune per Giovanni Paolo II, ma non si puo' arrivare al punto di tentare di indovinare dopo quanti minuti ci sara' la prossima citazione :-)
Senza polemica. Non mi sono arrabbiata stamattina, ma di certo la situazione e' un po' bizzarra. Dubito che si nominasse Paolo VI quando parlava Giovanni Paolo II
.
R.

18 commenti:

euge ha detto...

Che dire Raffaella! Offri come fioretto per Benedetto XVI il fatto che tu debba seguire sul primo canale Rai la funzione di questa mattina.
Comunque, sappiamo bene " l'obiettività" non solo di De Carli ma, anche di altri che lavorano nella struttura Rai Vaticano. Non illudiamoci c'è solo tanta amarezza per un atteggiamento direi veramente infantile di De Carli nel voler a tutti i costi paragonare due persone diverse ma, complementari tra loro. Contento lui!

Anonimo ha detto...

Le mei sensazioni sono le stesse di Raffaella.
Non sono arrabbiato con De Carli solo che a volte esagera.
"Bizzarra" direi che è la definizione ottimale per questa situazione.

Antonio

Alessandro VI ha detto...

Già lascialo perdere Raffaella non ti amareggiare. La folla e la festa fatta questa mattina all'arrivo di Benedetto XVI, ha fatto salire l'abile in bocca a più di qualcuno.

Come sempre!

Anonimo ha detto...

Anche parecchio penosa, Raffa, oltre che bizzarra.
Eppure De Carli vuole bene anche al nostro Benedetto. Come dice bene Euge offri la pazienza che stai portando stamattina a Papa Benedetto.
P.s.: quando si parla di Papa Paolo VI di solito è per denigrarlo e porlo in confronto con Giovanni XXIII.
Alessia

euge ha detto...

Già Cara Alessia. :-)))

Anonimo ha detto...

De Carli ricordi che Cristo ha avuto ai piedi della croce "solo" Maria SS e S Giovanni.
I criteri di giudizio per la chiesa non sono quelli del mondo!!!

Carla ha detto...

Non so, dall'attuale alta scristianizzazione della Repubblica Ceca deduco che i semi gettati dopo le visite di Giovanni Paolo II non hanno attecchito, forse la strategia di rivitalizare la forza di quel messaggio portato da Giovanni Paolo può essere che sia stata elaborata proprio da Papa Benedetto. Penso, comunque che nel parlare della Chiesa del silenzio nei paesi dell'est ai tempi del comunismo non si possa fare a meno di citare Wiszinski, Mindzenty, e Giovanni Paolo II. Questo ho percepito nei commenti del TG1 e proprio ora sto sentendo in diretta Papa Benedeeto che ricorda i viaggi in Bormia del Suo Predecessore.

sonny ha detto...

Ma il De Carli che ha confezionato un paio di anni fa quell'ottima biografia di Benedetto e il De Carli tipo oggi, sono la stessa persona? A parte gli scherzi molti vaticanisti, pur rispettando Benedetto, soffrono ancora della sindrome dell'abbandono, ma la cosa più grave (secondo il mio modestissimo parere)è che quasi tutte le persone che discettano mediaticamente del Santo Padre, hanno un peccato originale,cioè parlare del Papa come la vulgata stereotipata impone (pastore tedesco, parzerkardinal,severo custode dell'ortodossia, bla bla bla....salvo poi essere fulminati (rare volte)sulla via di Damasco e allora eccoli con altre frasi stereotipate: " Ma non è come dicono....quando ti parla ti guarda negli occhi...com'è sereno....Insomma facciamone una ragione e amen. Come ho già detto ieri, non siamo tutti lobotomizzati.

Anonimo ha detto...

Se Giovanni Paolo II parlava tutte le lingue slave meno che l'ungherese, una ragione c'è: che l'ungherese non è una lingua slava, e alle lingue slave non somiglia neanche lontanamente. Ma questo forse De Carli non lo sa.
Rocky

Caterina63 ha detto...

De Carli è uno dei migliori Vaticanisti della televisione...^__^ ma concordo con l'appello (e giustamente non come polemica) proposta da Raffaella...

Ho notato anch'io questo continuare a sovrapporre i due pontificati in IMMAGINI e perdendo la sostanza, per esempio la folla al 90% prendeva stamani la comunione ALLA BOCCA... molti si inginocchiavano...perchè allora non fare questo genere di sovraposizioni non certo per polemica, ma per sottolineare LA FORZA di questo Pontificato che non irrompe con chiasso e goliardie, ma CON LA MITEZZA LA COMPOSTEZZA E LA SPIRITUALITA'...

I meriti acquisiti dal precedente Pontificato così, NON si perderanno al contrario, si purificano elevandoli alla massima potenza...
^__^

euge ha detto...

Cara Caterina vai e cerca di farlo capire a De Carli!!!! Rimango sempre colpita dalle sue sterili osservazioni.

Anonimo ha detto...

Praha ieri era vuota. Niente bandiere, niente manifesti e soprattutto niente folle. Stamattina a Brno la spianata era gremita ma sono accorse le folle della germania , austria e polonia. I cechi pochissimi.

Raffaella ha detto...

Lei abita a Praga?
R.

laura ha detto...

Ha ragione Eugenio. facciamo i fioretti. De Carli ha i suoi limiti e chi non ne ha? Ascoltiamo il Papa e non ci curiamo degli altri

azzeccagarbugli ha detto...

il peana sul papa omniglotta mi sembra sia stato iniziato, più che da De CArli, da chi commentava accanto a lui (non ho avuto tempo di capire chi fosse perché stavo uscendo). Non ci sarebbero stati problemi di traduzione col papa polacco che padroneggiava le lingue slave (ma và!?) e che, comunque, aveva l dono delle lingue. Siamo tutti ben felicemente d'accordo, ma nessuno che dica, ad esempio, che l'italiano di Benedetto XVI è più fluente di quello del suo predecessore. Nessuno, o quasi, che apprezzi al suo valore il fatto che questo pontefice utilizzi l'italiano come lingua internazionale.
Portiamo pazienza, ci sono cose più importanti a cui pensare...

gemma ha detto...

a parte che qui si denigravano gli inutili confronti, senza tirare in ballo le affluenze, non capisco cosa si voglia insinuare col commento anonimo in cui si dice che "Praha ieri era vuota". Perchè, quando è stata "piena"? Non mi pare la prima volta che Praha è vuota al cospetto di un Papa, purtroppo

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/
repubblica/1995/05/21/praga-ignora-il-papa.html

Anonimo ha detto...

Ha ragione Rocki, infatti l'ungherese è una lingua di ceppo ugro-finnico, quindi che non ha nulla di simile allo slavo, anzi è più vicina al turco.
Per il resto, per papa GPII parlare ceco o croato era come per un lombardo parlare in dialetto veneto, ergo una banalità.

Anonimo ha detto...

Ma quanta pazienza dobbiamo avere!
Perchè De Carli non passa a Radio Radicale?