venerdì 4 settembre 2009

Caso Boffo, Il delitto è compiuto (D'Avanzo)

Clicca qui per leggere l'articolo di Repubblica.

4 commenti:

Caterina63 ha detto...

c'è la consapevolezza che l'istituzione va difesa anche sacrificandosi: «La Chiesa ha altro da fare che difendere a oltranza una persona, per quanto gratuitamente bersagliata».

Come vedi cara Raffaella....se le diciamo noi queste verità nun ce pagano nemmeno ^__^ ma grazie al tuo blog possiamo dire: "sono giorni che lo diciamo" ma nessuno ascolta il PICCOLO GREGGE!

^__^

Stefano ha detto...

Io sinceramente non capisco però come sia possibile che, come cittadini, e come cittadini cattolici, non si alza una voce a chiedere le dimissioni del Primo ministro, non ostante i comprovati rapporti con personalità mafiose e gli abusi in termini di giustizia, oltre alle “frivolezze mondane”, come se tutto questo non si rifletta e non possa avere ripercussioni concrete sullo Stato, mentre le stesse persone, come cattolici, hanno preteso che Boffo fosse dimesso all’istante, perché incompatibile l’ombra che aveva addosso con il ruolo che deteneva, e perché questo scandalo, da quello che ho letto anche qui,arrecava danno alla Chiesa intera.
Ste

Antonio ha detto...

Non sono assolutamente d'accordo con D'Avanzo, anche perché finora sulle accuse mosse a Boffo, egli stesso non ne ha smentita una, se non affermando molto genericamente che è tutta una montatura. E poi non vedo perché il governo in carica debba dimettersi, solo perché come tutti i Paesi d'Europa, compresa la Spagna di Zapatero, senza dimenticare gli Stati Uniti, ha finalmente regolarizzato un flusso undiscriminato di clandestini. I vescovi, anziché mettersi a fare della politica per loro divisioni interne, diano una mano per risolvere il problema. E si ricordino, e si ricordino che non solo i clandestini hanno bisogno di carità, ma anche quelli che sono costretti a conviverci!

un passante ha detto...

la chiesa esige santità ed è quindi logico che ci si aspetti che ne sia in primis un esempio. Questo comporta che chi crede sia a sua volta esigente nei confronti di chi la rappresenta
Lo Stato si occupa di altro, comprese leggi non necessariamente allineate ai dettami del Vangelo. Non sono credente e quindi non posso parlare per i cattolici ma sul fenomeno Berlusconi ho la mia idea. Penso che se in generale non viene chiesta la sua testa sia anche per una sorta di disillusione nei confronti dei politici tutti, del loro comportamento e delle loro promesse. E da parte di molti per la paura che torni chi c'era prima, con tanto di promesse di legislazione sulle coppie di fatto, in materia di liberalizzazione ulteriore dell'aborto, riduzione bonus per scuole cattoliche, partecipazione alle mascherate del gay pride con tanto di insulti ecc. Non è poi che esponenti dell'opposizione, ad andare a scavare nel fondo (ci vuole sempre qualcuno che ci si metta di impegno e qualcosa la si trova) abbiano dato grandi esempi luminosi. Ci sono zone d'Italia in cui i rapporti con personalità mafiose è strano se non li trovi, da destra come da sinistra. E l'italiano medio può essere si disgustato da certi modi di vivere del premier ma quando vede da dove arrivano gli attacchi, De Benedetti fotografato costantemente in barca con Signora griffata, politici che svernano in Kenia nelle feste dei vip (salvo poi negarlo vergognandosene), pluripresenzialisti ad ogni festa del cinema che Dio manda in terra o nei salotti chic ma mai laddove si tira la carretta, Ezio Mauro che paga in nero qualcosa di più del suo misero bilocale comprato con mutuo ventennale, strenua difesa delle magagne degli Agnelli....vale la pena chiedere le dimissioni dell'uno per gli interessi di altri, ma mai dei suoi?
E se la sinistra e il mondo cattolico si ostinano a sottovalutare il problema dell'immigrazione, continuando a proporre approcci idealistici, il premier con l'appoggio della lega, resterà al potere per almeno un "ventennio". Perchè per i vip di cui sopra l'immigrato è la sua colf, il suo autista, il suo tuttofare, il destinatario della beneficienza alla caritas, ma è colui che non trovi mai nei loro salotti bensì nelle baraccopoli ai margini dei quartieri dove l'italiano medio vive e dove altri immigrati in arrivo in maniera incontrollata significherebbero altre baraccopoli. A meno che i politici illuminati non propongano di condividere con essi i già stretti bilocali, tanto i loro salotti sono lontani.