martedì 1 settembre 2009

Il Papa chiama il card. Bagnasco: "Stimo la Cei"

Una telefonata è intercorsa oggi pomeriggio tra Benedetto XVI e il presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Angelo Bagnasco. "Nel corso della conversazione - riferisce una nota dell'Ufficio per le comunicazioni sociali della Cei - il Papa ha chiesto notizie e valutazioni sulla situazione attuale e ha espresso stima, gratitudine ed apprezzamento per l'impegno della Conferenza episcopale italiana e del suo presidente". (Repubblica online)

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Senza il papa non possiamo essere cattolici, senza la cei sì.

Antonio ha detto...

La Cei , un fardello inutile.
Voluta da Papa Pio XII con le sue direttive non sempre in sintonia col Papa è stata d'intralcio alla diffusione della Fede.
Basta osservare come hanno disatteso con escamotage vari l'applicazione del Motu Proprio vanificando di fatto la volontà del Sommo Pontefice.
Molti vescovi si sono rivelati dei Narcisi...il potere come si sa dà alla testa (vedasi gli errori e le imprudenze di mons. Crociata).
Il card. Bagnasco è una persona eccezionale, degno successore del compianto Card. Siri ma i burocrati che lo circondano,presidenti di commissioni varie inutili e assurde sono loquaci oltre ogni dire. Per colpa loro si sta diffondendo un anticlericalismo che pensavo scomparso...
Speriamo si diano una regola...
La Cei non è certo di origine divina è nata con un chirografo del Sommo Pontefice e con un altro chirografo può scomparire.
Nessuno può usurpare il potere di Pietro.

raffaele ha detto...

Non condivido affattyo l'idea che la CEI sia "un fardello inutile". Nell'ecclesiologia del Vaticano II (ma anche nei Padri della Chiesa e nei grandi concili) accanto al papa col suo primato c'è sempre stato il collegio epioscopale.

f. ha detto...

allora il papa che nutre stima, gratitudine ed apprezzamento per la cei, prende una cantonata?

questa storia sta facendo venir fuori molte cose interessanti sui cattolici..

Raffaella ha detto...

Il Papa fa assolutamente e pienamente il suo dovere che e' quello di mantenere unita la Chiesa.
"Noi" possiamo invece permetterci il lusso di segnalare certe "stranezze" nel rapporto fra i vescovi ed il Santo Padre.
R.

alberto ha detto...

E' vero che la CEI non è una struttura "apostolicamente ordinata" dall'azione dello spirito e questo la fa essere "in più", ma tra "in più" e "di troppo" ce ne passa!

Come mai Benedetto XVI sta nominando molti genovesi ad incarichi importanti e come mai Bagnasco ha una formazione tipicamente "siri-ana" anche se è maturato in contesti diversi da quelli di Genova? Poi ricordo che Siri, a capo della CEI, fu l'unico che difese la famiglia dal divorzio con la stessa forza di Paolo VI. Quindi la CEI può - come dimostrato più volte - essere d'aiuto al Vicario di Cristo. E penso che le nomine fatte da BXVI (Bagnasco in primis) non siano state fatte a caso.
Penso che Scola, Tettamanzi o altri avrebbero ben più danneggiato la Santa Sede, la quale però non è scevra da giochi di potere incrociati. Anzi se si fosse data alla CEI una linea sempre simile a quella di Siri sarebbe stata un ottimo aiuto soprattutto per indirizzare e per non fare smarrire quell'attivismo cattolico che poi si è effettivamente smarrito.
L'allora cardinale Ratzinger si vantava della buona efficienza con cui la burocrazia vaticana si muoveva nonostante il modesto numero di addetti...voglio dire che non si può pensare che nei sacri palazzi ci stiano anche tutti quelli che devono orchestrare la "risposta nella società" della Chiesa, anche se le truppe oggi sono poche e non sono quelle oceaniche di un tempo.

Anonimo ha detto...

Le conferenze episcopali ebbero origine spontaneamente alla fine del 1800 e si diffusero nella prima meta' del 1900, ben prima che il CV2 le rendesse obbligatorie. Rispondevano e rispondono ad un bisogno reale di collaborazione e coordinazione tra i vescovi d'una nazione o d'una regione geografica, e non credo che se ne potrebbe fare a meno.
Certo che c'e' sempre il pericolo che degenerino in un gallicanismo deleterio, o addirittura in una frantumazione dell'unita' della chiesa come e' successo agli ortodossi. Si potrebbe magari dar loro meno poteri, pero' il problema e' sempre quello delle persone: con uomini prudenti e fidati al comando la conferenza fara' del bene, con uomini testardi e pieni di se al comando la conferenza fara' disastri.
Nel caso concreto, la CEI mi sta facendo cadere le braccia.
Rocky

euge ha detto...

Per f. Beh che cosa ci dovevamo aspettare scusa ......... che il Papa prendesse le distanze dalla CEI? Ma, è ovvio che il Papa faccia il suo dovere come dice giustamente Raffaella di tenere la chiesa unita; anche se molti non ne vogliono sapere di rimanere uniti a Pietro ed ai suoi successori.
Però, come di Rocky in questo caso, la Cei ci sta facendo cadere le braccia !

f. ha detto...

ma allora quando il papa dice di apprezzare e stimare la cei(che a voi fa cadere le braccia), dice una specie di bugia pur di mantenere la chiesa unita? io non credo.
io penso che se il nostro punto di riferimento massimo dice di apprezzare la cei noi dovremmo cominciare a chiederci perchè non la stimiamo anche noi.

Raffaella ha detto...

Si', forse dovremmo iniziare a chiedercelo...e forse non solo noi ma anche la Cei stessa!
R.