lunedì 7 settembre 2009

Il peso della Segreteria di Stato ed il lento cambiamento dei vertici (Melloni)

Clicca qui per leggere l'articolo di Melloni.

Non mi e' ben chiaro che cosa voglia dire Melloni.
Credo pero' che il fatto che si discuta apertamente dei problemi della Chiesa (cosa impensabile anni fa) sia segno di trasparenza. Certo le luci dei media sono accecanti ma bastano buoni occhiali da sole...

R.

4 commenti:

don Marco (autista) ha detto...

Te lo spiego io Raffa.
Hai mai letto letto Tex Willer? Diabolik? Topolino?
Bene è una sintesi molto attenta e curata nella esposizione ma deficitaria nelle conclusioni dove non si capisce quale sia il punto di partenza e il punto di arrivo, esattamente come quando si viaggia di notte e si viene accecati da un'altra autovettura che viene in senso contrario, basta lampeggiargli o suonare evitando magari di fargli le corna :))

mariateresa ha detto...

sì , cara, l'artcolo non è chiarissimo nemmeno a me, ma con Melloni mi capita spesso. Sarà un problema mio. A brandelli par di capire che è un problema vecchio come il cucco trovare un modo cristiano di gestire la curia che è nel mondo ma non dovrebbe essere del mondo.Insomma trovare una strategia chiara di direzione.

Anonimo ha detto...

Credo che capire ciò che scrive Melloni sia un problema comune a molti. Mi auguro che le sue dispense siano meno criptiche, altrimenti poveri i suoi studenti.
In soldoni mi pare rimprovi al Papa di aver messo tutto nelle mani di Bertone per evitare di avocare a sè parte della gestione (quale?) della curia. Che voglia un Papa burocrate?
Alessia

massimo ha detto...

melloni pare molto furbo,premesso che non vuole bruciarsi con articoli sempre troppo critici,un qualche ruolo nel progetto culturale della cei affidato a Ruini,credo che questo articolo sia solo una premessa ad altri che verranno,un aspecie di serie di lezioni che vuol fare,ma intanto sta alla finestra a guardare,ciò che sicuramente vorrebbe melloni è una diversa ecclesiologia e certo non gli sarà sfuggito l'articolo di messori dove dice:"Già molti anni fa, in Rapporto sulla fede , Joseph Ratzinger affer­mava che le più che 100 Conferenze Episco­pali del mondo non hanno base teologica, non fanno parte della struttura divina della Chiesa. Questa, osservava, non è una Federa­zione di Chiese nazionali, dove si converga solo sui grandi principi del Credo.
Il potere dei «piccoli vaticani» sparsi nei cinque con­tinenti, uno per ciascuna nazione, va ridi­mensionato. Pietro è uno solo. E sta a Ro­ma.
Divenuto papa, l’allora cardinal prefetto del Sant’Uffizio ha cominciato a provvedere. "se tutto questo si realizza melloni lo criticherà aspramente?,ma gli conviene?la concezione della chiesa dei dossettiani e arcipelago che gli gravitano intorno è di una chiesa federale con un Pietro simbolico....
infine una nota ma Bertone è un canonista? a me risultava fosse un teologo,ciò che ha stupito i superficiali alla sua nomina fu propio che bertone non aveva esperienza diplomantica ma era uno specialista di teologia dogmatica.....