martedì 8 dicembre 2009

Lo straordinario discorso del Papa in Piazza di Spagna nel commento di Padre Lombardi e di alcuni direttori di quotidiani e settimanali (Adnkronos)


Vedi anche:

Il Papa: "Nella città vivono – o sopravvivono – persone invisibili, che ogni tanto balzano in prima pagina o sui teleschermi, e vengono sfruttate fino all’ultimo, finché la notizia e l’immagine attirano l’attenzione. E’ un meccanismo perverso, al quale purtroppo si stenta a resistere. La città prima nasconde e poi espone al pubblico. Senza pietà, o con una falsa pietà. C’è invece in ogni uomo il desiderio di essere accolto come persona e considerato una realtà sacra, perché ogni storia umana è una storia sacra, e richiede il più grande rispetto" (Atto di Venerazione alla Madonna Immacolata)

Il Papa in piazza di Spagna: la Madonna ci insegna ad aprirci all’azione di Dio (Radio Vaticana)

Il discorso del card. Tettamanzi alla vigilia della Solennità di Sant'Ambrogio

I viaggi del Papa nel 2010: quattro visite in Italia e quattro all'estero. Domenica all'Hospice "Sacro Cuore" di Roma (Izzo)

Il Papa sarà a Palermo il 3 ottobre 2010 in occasione di un raduno delle famiglie e di un incontro con i giovani (Zenit)

A proposito dell'atteggiamento dei mass media: l'articolo di Giuseppe Reguzzoni sul card. Tettamanzi e la riduzione dell'Ansa

Discorso del Papa in Piazza di Spagna: il commento di Salvatore Izzo

Il Papa: i mass media tendono a farci sentire sempre 'spettatori', come se il male riguardasse solamente gli altri (Il Giornale)

OMAGGIO DEL SANTO PADRE ALLA STATUA DELLA MADONNA IMMACOLATA (PIAZZA DI SPAGNA): AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA

Il Papa: l'inquinamento dello spirito rende i nostri volti meno sorridenti, più cupi, ci porta a non salutarci tra di noi, a non guardarci in faccia

Immacolata, il Papa difende gli invisibili davanti alla statua di piazza di Spagna (Corriere)

Fortissimo discorso del Papa in Piazza di Spagna: il commento di Repubblica online

Il Papa: Ogni giorno attraverso i giornali, la televisione, il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose più orribili

Il Papa in piazza di Spagna per la festa dell'Immacolata

Discorso fortissimo del Papa in Piazza di Spagna

Annunciate oggi nelle varie diocesi le visite pastorali del Santo Padre in Italia nell'anno 2010: Torino, Sulmona, Carpineto Romano e Palermo (R.V.)

Il Papa visiterà Sulmona il 4 luglio 2010 (Pantano)

ANGELUS: SERVIZIO DI STEFANO MARIA PACI

Il nunzio in Irlanda: Scuse per '"tutti gli errori commessi"

Il Papa a Palermo il 3 ottobre 2010

Il Papa: Incoraggio l'Azione Cattolica nel suo impegno nella Chiesa

Maria, stella per seguire Cristo: così il Papa che all’Angelus annuncia l’omaggio all’Immacolata a Piazza di Spagna nel pomeriggio (Radio Vaticana)

Il Papa: Chiesa esposta a influssi negativi del mondo, seguire Maria

Il Papa: "Cari amici, che gioia immensa avere per madre Maria Immacolata! Ogni volta che sperimentiamo la nostra fragilità e la suggestione del male, possiamo rivolgerci a Lei, e il nostro cuore riceve luce e conforto...La Chiesa stessa, anche se esposta agli influssi negativi del mondo, trova sempre in Lei la stella per orientarsi e seguire la rotta indicatale da Cristo" (Angelus)

Le anime di Milano (Michele Brambilla)

Tettamanzi, interviene a difesa anche il Presidente della Repubblica

Il card. Bertone difende l'arcivescovo di Milano. Mai così sollecito nei confronti del Papa

Ali Agca, da terrorista a star (Gulli). La Santa Sede non si lasci coinvolgere nella sceneggiata!

Tutti difendono il card. Tettamanzi, anche il Vaticano, mai così sollecito quando si tratta del Papa

Il Papa convoca a Roma i rappresentanti della Chiesa d'Irlanda (Zenit)

Su segnalazione della nostra Gemma leggiamo:

''Nei fatti di cronaca colpisce come vengono trattate le vicende''

Padre Lombardi: ''No al sensazionalismo, serve più rispetto per le persone''

Roma - (Adnkronos/Ign)

Il direttore della Sala stampa Vaticana commenta all'Adnkronos le parole di Benedetto XVI: ''C'è un'attesa di notizie belle mentre si tende a privilegiare quelle brutte''. Zavoli: ''Aprire una riflessione profonda''. Minzolini: ''Indubbia la tendenza dei media a visione pessimistica''. Ma Belpietro: ''Se la realtà non è bella non è colpa dei giornali''.

Roma, 8 dic. (Adnkronos/Ign)

''Un punto che mi ha colpito è quello della pietà, del modo con cui si devono proporre le persone tutte, anche quelle che sono coinvolte in vicende drammatiche o dolorose. C'è in tutti il bisogno di essere accolti come persone. Nel modo in cui si parla nella cronaca spesso ci vorrebbe un po' più di rispetto per le persone. Ad esempio nei fatti di cronaca recenti colpisce come vengono trattate vicende delle persone, con durezza, con mancanza di sensibilità e di profondo rispetto delle persone''.
Lo ha detto all'ADNKRONOS il direttore della Sala stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, commentando le parole di Benedetto XVI.
''Il Papa ha profondamente ragione a dire che c'è un'attesa di notizie belle, c'è un profondo desiderio nell'uomo di sentire di notizie belle e buone, e invece la tendenza al sensazionalismo porta a privilegiare le notizie che colpiscono che sono spesso di violenza o di male che turba. La notizia buona è più discreta - ha aggiunto - Le notizie del male hanno maggiore visibilità e questo è molto vero può portare l'indurimento del cuore e una certa insensibilità con cui ci si difende dal male''.
Apprezzamento per le parole del Papa arriva anche dal mondo dell'informazione.
Per il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli, le dichiarazioni di Benedetto XVI devono essere spunto per una riflessione meditata e approfondita: si dovrebbe "profittare dell'occasione - osserva - per aprire una riflessione profonda" sull'informazione.
Il presidente della Vigilanza sottolinea di non essere meravigliato da ''questa sortita del Papa", precisando di non aver avuto modo di leggere in prima persona le dichiarazioni.
Secondo Gianni Riotta, direttore del Sole 24 Ore, "il Papa ha perfettamente ragione".
"Ovviamente - spiega - dobbiamo raccontare ciò che è pessimo ma non dobbiamo dimenticare le storie positive, invece purtroppo vediamo Garlasco, Cogne e vediamo Perugia e non sappiamo vedere i genitori che tirano su bene i bambini, i fidanzati che hanno una bella storia d'amore e gli studenti che vegono in Italia per imparare ad amare il nostro Paese. Non si tratta - conclude - di cancellare il male ma di raccontare bene il bene".
Anche per il direttore del Tg1 Augusto Minzolini ''che ci sia una tendenza a dare sempre una visione pessimistica della situazione è indubbio. Basta che facciamo una piccola cronaca di quello che è andato in onda da giugno ad oggi...". "Per quello che posso - prosegue Minzolini - già faccio ciò che auspica il Papa. Faccio un esempio: sulla vicenda delle escort ho avuto un atteggiamento di un certo tipo, così come sulla vicenda di Marrazzo".
Maurizio Belpietro, direttore di 'Libero', nota come "il ruolo dei mass media purtroppo, spesso, è di raccontare qualcosa che non funziona, certo - osserva - bisogna solo descrivere la realtà e non esagerare i toni ma questo mi sembra che non lo facciamo". "Se la realtà non è bella non è colpa dei giornali - sottoliena però -. Purtropo la realtà è questa. Fa bene il Papa a raccomandare misura ma credo che non sia tutta responsabilità dell'informazione, se così fosse sarebbe tutto molto semplice, basterebbe tacere ciò che è male, ma così non è e il compito di chi informa è proprio di non tacere", conclude Belpietro.
Per Giorgio Mulé, direttore di 'Panorama', ''il problema è che i giornali riportano i fatti della vita, se i fatti della vita sono quelli che induriscono il cuore, pazienza".
"Mettere filtri - prosegue - sarebbe scorretto per i rapporti con il lettore, anche se sicuramente non ci deve essere morbosità nel dare le notizie". "Il Papa - conclude - ha una sua visione che discende dalla sua nobile e alta missione, i giornalisti hanno un'altra missione che non può essere quella della Chiesa".
Alcuni media "amplificano" il male, altri "fanno un'opera di disintossicazione", precisa il direttore del Tg2, Mario Orfeo.
"Il Papa ha ragione quando dice che i media si occupano prevelentemente di argomenti in cui prevale il male. Purtroppo la realtà di tutti i giorni è fatta di avvenimenti, di gesti, di atti violenti ed efferati. Ed ha ragione quando dice che alcuni media amplificano oltre la loro dimensione questi avvenimenti", spiega. Per poi aggiungere: "è pur vero che però ci sono giornali e televisioni che non dimenticano le storie positive che arrivano dall'Italia e dal mondo tutti i giorni e fanno, seppure in minoranza, un'opera di disintossicazione".
Secondo il direttore de 'Il Riformista', Antonio Polito, quello del Papa "è un monito da ascoltare in questa fase della vita pubblica italiana che ha visto molte irruzioni pesanti dei media, alla ricerca del male, nella vita pubblica e privata". "La risposta classica di un giornalista dovrebbe essere quella che i giornali non sono i protagonisti ma i cronisti del male", premette Polito, aggiungendo che, tuttavia, "negli ultimi tempi il sensazionalismo è cresciuto e il male non ci limitiamo a raccontarlo ma contribuiamo a magnificarlo, a renderlo spettacolare".
Il direttore de 'Il Mattino' Virman Cusenza nota come il ruolo dei quotidiani è "molto etico" perché "il male esiste e va raccontato", anzi, "sviscerarlo" può aiutare a combatterlo. "E' troppo facile dire che i giornali sono lo specchio della realtà che ci limitiamo a raccontare ma è anche vero che i giornali non svolgono solo un ruolo di 'guardoni' del male o di una realtà a luci rosse, non si tratta di uno sguardo morboso - sottolinea - Credo poi che bisogna fare una distinzione tra tv e quotidiani, anche rispetto alle immagini e ai video che hanno scandito molte le cronache, dall'omicidio al Rione Sanità, al caso Marrazzo, al fuorionda di Fini". ''Penso che i giornali rispetto alla tv - conclude - non si limitino alla superficialità, vanno in profondità".
Giancarlo Mazzuca, giornalista e parlamentare del Pdl, nota come "rispetto al passato c'è un cambiamento di fondo: prima i giornali erano a rimorchio dei veleni della politica oggi accade il contrario. La politica viene dopo i veleni dei giornali. C'è bisogno davvero - conclude - di una pausa di riflessione".

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6 commenti:

euge ha detto...

Come volevasi dimostrare cara Raffaella i detrattori si sono sentiti punti nel vivo ed hanno cominciato da subito a sputare veleno!

PAZIENZA!!!!!!!!!
- SEMPRE CON BENEDETTO XVI -

e se a qualcuno oggi è venuta l'orticaria più del solito, PAZIENZA è un problema suo anzi loro!!!!!

Bartolomeo ha detto...

MI FIDO SOLO DI BENEDETTO XVI!

Fiorella ha detto...

PAPA BENEDETTO TI VOGLIAMO UN MONDO DI BENE!!!!!!!!!!!!!!!!:-)))

gemma ha detto...

''Se la realtà non è bella non è colpa dei giornali''..
lo immaginavo che questa sarebbe stata la risposta di molti giornalisti. Certo, il Papa non intendeva proporre ai giornalisti la censura nel divulgare le notizie, ma forse c'è modo e modo di divulgarle, amplificarle, rendere la cronaca invasiva per la persona coinvolta e per i suoi familiari, i bambini eventualmente coinvolti. Sbattere il presunto mostro in prima pagina, sviscerarne la vita in tutti gli aspetti in ogni talk show che ogni rete comanda, facendosi scudo col diritto di cronaca, divulgare in anteprima notizie non confermate, indire processi mediatici in tv...Credo che tutto questo vada molto spesso ben oltre il diritto di cronaca e il raccontare la semplice realtà. E' innegabile che la realtà, già spesso brutta di suo, più la si colorisce e più diventa appetibile per l'audience ma di questa realtà tutti in fondo siamo potenziali attori, e questo sarebbe bene non dimenticarlo

euge ha detto...

condivido, sottoscrivo e controbollo cara gemma :-)))))

Marina ha detto...

Cara Gemma è vero che la realtà non è bella ma i giornalisti la fanno apparire ancora peggiore di ciò che è...Anzi, spesso la realtà viene distorta a seconda di come fa comodo a chi scrive...
Il Santo Padre ha ragione e ha fatto bene a dire ciò che ha detto...C'è chi si è sentito punto nel vivo? Certo, la verità fa sempre male ma non si può prescindere da essa...ed è ora che chi opera nel settore mediatico cominci a riflettere.