lunedì 17 novembre 2008

Appello del Papa nella Giornata Mondiale per le vittime della strada (Galeazzi)


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IL PAPA NELLA GIORNATA MONDIALE PER LE VITTIME DELLA STRADA

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GIACOMO GALEAZZI

CITTA' DEL VATICANO

«Alla guida siate sobri e attenti». Nel giorno in cui il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, invoca «sanzioni e prevenzione» contro gli incidenti sulle strade e mentre nel mondo politico (a cinque anni dall’introduzione della patente a punti) si torna a discutere di riforma del codice stradale, Benedetto XVI prega per le vittime e si rivolge agli automobilisti per «implorare» più sicurezza e prudenza.
Nell’Angelus, il Papa ha rivolto un appello «affinché chi si trova in strada abbia sempre coscienza della propria responsabilità verso gli altri».
Parole molto sentite, da utente della strada.
«Imploro ognuno, guidatori passeggeri e pedoni, a prendere attentamente sul serio le parole di San Paolo: “state sobri e allerta”. Il nostro comportamento sulle strade deve essere caratterizzato da responsabilità, considerazione e rispetto per gli altri. Possa la Madonna condurci con sicurezza lungo strade e autostrade del mondo».
Il «nostro comportamento», specifica Joseph Ratzinger, perché lui, fino all’elezione al Soglio di Pietro, ha sempre guidato personalmente la propria auto, sia da arcivescovo di Monaco sia da prefetto dell’ex Sant’Uffizio.
La sua ultima macchina, immatricolata il 30 marzo 1999, è stata una Golf 5 porte grigia metallizzata con la quale ha percorso 75mila chilometri. Sul libretto della vettura, venduta nel 2005 per beneficenza su e-Bay, compare come ultimo proprietario proprio «Joseph Kardinal Ratzinger».
Ieri, giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada, il Papa ha ricordato «quanti sono morti in seguito a un incidente stradale» e ha pregato «per il loro riposo eterno e la consolazione delle famiglie che soffrono per la perdita». La vita, la salute, «le nostre forze» sono doni di Dio che «in qualche modo ci sono solo prestati», quindi bisogna averne la massima cura.
Raccogliendo l’appello papale alla sobrietà e vigilanza nella guida, il teologo morale padre Antonio Rungi ha aggiornato il decalogo vaticano per l’automobilista. Novità principale nel primo comandamento: «Non usare cellulare, dvd, tom-tom, tv e altri strumenti che ti deconcentrano». Spiega padre Rungi: «Alle regole civili va aggiunto un pensiero rivolto a Dio affinché ogni viaggio sia un breve o lungo pellegrinaggio, anche quando si va a fare la spesa».

© Copyright La Stampa, 17 novembre 2008 consultabile online anche qui.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Forse sarebbe meglio togliere questo post, considerando che riporta solo delle cose non veritiere.

Joseph Ratzinger non ha mai fatto la patente. Non ha mai guidato una macchina, e anche la famosa Golf, oggetto di tante attenzioni subito dopo la sua elezione a Pontefice Romano, era soltanto intestata a lui, mentre fu sempre guidata da segretari ecc. (visto che non aveva la patente....). Dunque: togliamo questa non-notizia. Non so cosa abbia preso Galeazzi. Ma credo che in questo momento ci siano cose più importanti da riportare.