lunedì 17 novembre 2008

L'appello del Papa: «Guidare sobri» (Lorenzoni)


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L'appello del Papa: «Guidare sobri» Napolitano: prevenzione non solo pene

Rodolfo Lorenzoni

«Sobri e allerta». Benedetto XVI prende spunto dalle parole letterali di San Paolo e nell'Angelus domenicale lancia un appello per la sicurezza stradale destinato a guidatori, passeggeri e pedoni. «Il nostro comportamento sulle strade - ha ammonito il Santo Padre - deve essere caratterizzato da responsabilità, considerazione e rispetto per gli altri».

Perché una condotta di guida prudente è parte integrante della morale cristiana, nel segno della coscienza e della responsabilità verso gli altri. Il Papa si è infatti soffermato in preghiera anche nel ricordo delle vittime degli incidenti stradali e per le famiglie colpite dai lutti, invocando «l'eterno riposo per i defunti e la consolazione per i congiunti che soffrono della loro perdita. E possa la Vergine Maria - ha invocato - condurci con sicurezza lungo strade e autostrade del mondo». Nella giornata di ieri, dedicata al ricordo delle vittime della strada, il dramma degli incidenti automobilistici è stato al centro anche delle riflessioni del Presidente della Repubblica, che ha voluto sottolineare la necessità di politiche attente non solo alle sanzioni ma anche alla prevenzione, specialmente quando si tratti di salvare giovani vite. «Le recenti misure legislative che hanno inasprito le sanzioni a carico dei trasgressori - spiega il Quirinale - vanno affiancate a una strategia mirata a diffondere la cultura della prevenzione, coinvolgendo soprattutto le giovani generazioni». In accordo con le parole di Giorgio Napolitano, il ministro dei Trasporti Altero Matteoli ha ricordato che è stato appositamente allestito un tavolo di confronto con il compito di preparare una revisione complessiva del codice della strada.
Porre mano alla modifica di un codice delle strada vecchio ormai di 15 anni è stato inoltre indicato come una priorità anche da Michele Meta, capogruppo del Pd nella Commissione Trasporti della Camera nonché primo firmatario di una proposta di legge sulla sicurezza stradale in discussione a Montecitorio.Un tema che sta realmente a cuore a tutti i cittadini, come hanno confermato le numerose manifestazioni pubbliche indette per la giornata di ieri in molte città italiane, soprattutto per iniziativa della Associazione dei familiari delle vittime della strada. A Roma una marcia silenziosa ha attraversato il cimitero del Verano. E in piazza del Campidoglio la statua del Marc'Aurelio ieri sera è stata illuminata per tre ore proprio in ricordo dei troppi lutti causati dalla strada. Mentre a Chiari, nel bresciano, 146 croci sono state portate in piazza del Duomo per ricordare le altrettante vittime di incidenti stradali mortali avvenite in provincia nel corso del 2007.

© Copyright Il Tempo, 17 novembre 2008 consultabile online anche qui.

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