martedì 11 novembre 2008

Politi elogia il Papa per il suo intervento sulla "notte dei cristalli" ma ne approfitta per attaccare Pio XII...


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Il Papa ricorda la notte dei cristalli (Germania, 9-10 novembre 1938): "Ancora oggi provo dolore per quanto accadde in quella tragica circostanza, la cui memoria deve servire a far sì che simili orrori non si ripetano mai più e che ci si impegni, a tutti i livelli, contro ogni forma di antisemitismo e di discriminazione" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus)

Il Papa ricorda la notte dei cristalli 'Mai più l'orrore dell' antisemitismo'

MARCO POLITI

CITTA' DEL VATICANO

Mai più orrori come la Notte dei cristalli.
Benedetto XVI ricorda all'Angelus ed esprime il suo personale dolore per il grande pogrom anti-ebraico che nel 1938 mostrò al mondo senza maschera la natura spietata del nazismo e il suo odio contro gli ebrei non più limitato alla propaganda. Nella notte tra il 9 e il 10 novembre (due giorni prima a Parigi un giovane ebreo espatriato aveva ucciso il diplomatico tedesco Ernst von Rath) si scatenò un' ondata di terrore, violenze e devastazioni contro gli ebrei, i loro templi e le loro proprietà da parte di squadracce nazionalsocialiste, che agirono indisturbate per ventiquattr' ore nella più totale passività della polizia.
«Il quel triste avvenimento, quando si scatenò in Germania la furia nazista contro gli ebrei - ha esclamato Benedetto XVI, affacciato alla finestra del suo studio - furono attaccati e distrutti negozi, uffici, abitazioni e sinagoghe, furono anche uccise numerose persone, dando inizio alla sistematica e violenta persecuzione degli ebrei tedeschi, che si concluse nella Shoah». Il pontefice tedesco ha quindi soggiunto con commozione: «Ancora oggi provo dolore per quanto accadde in quella tragica circostanza, la cui memoria deve servire a far sì che simili orrori non si ripetano mai più e che ci si impegni a tutti i livelli contro ogni forma di antisemitismo e di discriminazione». Ratzinger ha esortato a curare l' educazione dei giovani al rispetto e all' accoglienza reciproca e ha concluso: «Invito a pregare per le vittime di allora e ad unirvi a me nel manifestare profonda solidarietà al mondo ebraico».

L' intervento del Papa, che all' epoca aveva undici anni e il cui padre condivideva l' ostilità del cattolicesimo bavarese per il nazismo, esprime la sua intima sofferenza per quanto avvenne nella sua patria. E rivela la sua volontà di mantenere alta la vigilanza contro antisemitismo e xenofobia, rafforzando i legami tra Chiesa cattolica ed ebraismo nonostante le divergenze su Pio XII.

Eppure nell' opera molto accurata dello storico gesuita Giovanni Sale su Hitler, la Santa Sede e gli ebrei, non c' è traccia di una reazione vaticana ad alto livello sullo scempio avvenuto il 9 novembre 1938 e non se ne trova in tutto il mese di novembre. Né intervenne l' episcopato tedesco. Pio XI, che aveva preparato un duro discorso di denuncia contro fascismo e nazismo per le leggi razziali e le persecuzioni anti-ebraiche e contava di pronunciarlo nel decennale dei Patti lateranensi (febbraio del 1939), morì alla vigilia. E Pio XII si guardò dal riprendere la denuncia globale contro i due totalitarismi, anzi tenne segreto il discorso. Ci furono in Germania cattolici, anche esponenti della gerarchia, che prestarono soccorso ad ebrei. Il cardinale Faulhaber di Monaco di Baviera fornì un camion al rabbino della comunità locale e nei villaggi vi furono preti che aiutarono ebrei. E tuttavia lo storico Martin Gilbert annota: «Il numero di queste persone generosa fu scarso».
Con lo sguardo rivolto al futuro molti esponenti ebraici hanno salutato positivamente l' intervento di Benedetto XVI. Per il rabbino David Rosen, in prima fila nel dialogo ebraico-cattolico, è importante che il Papa abbia ribadito che «non si può essere al tempo stesso cristiani ed antisemiti». Renzo Gattegna, presidente dell' Unione comunità ebraiche italiane, ha «molto apprezzato». Soddisfatti anche i commenti di Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma e di Aldo Pavia presidente dell' Associazione nazionale ex deportati.

© Copyright Repubblica, 10 novembre 2008 consultabile online anche qui.

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