lunedì 10 novembre 2008

Il Papa condanna la Shoah: "Mai più antisemitismo" (Galeazzi)


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CITTÀ DEL VATICANO

Il Papa condanna ogni forma di antisemitismo rievocando la «notte dei cristalli» di settant`anni fa, un «triste avvenimento» avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 novembre del 1938 quando «si scatenò in Germania la furia nazista contro gli ebrei».
All`Angelus, Benedetto XVI esprime la propria «profonda solidarietà» alla comunità ebraica e lancia un accorato appello affinché «ci si impegni a tutti il livelli contro ogni forma di antisemitismo e discriminazione, educando soprattutto le giovani generazioni al rispetto e all`accoglienza reciproca».
Il Pontefice prova «ancora oggi dolore per quanto accadde in quella circostanza», cioè la campagna punitiva che prende il nome dalle vetrate infrante dai nazisti nei quartieri ebraici di molte città tedesche.
Ne fornì il pretesto l`assassinio, avvenuto a Parigi tre giorni prima, del diplomatico tedesco Ernst von Rath da parte di un giovane esule ebreo, Hirsch Grynszpan. Per ritorsione Hitler scatenò la furia delle SS che devastarono sinagoghe, negozi, uffici e abitazioni di ebrei, provocando duecento vittime e imprigionando nei lager 26 mila ebrei.
«Simili orrori non devono accadere mai più», ha scandito Joseph Ratzinger, deplorando anche «i sanguinosi scontri armati e le sistematiche atrocità» in Congo e l`indifferenza verso chi muore di fame per il «drammatico aumento di prezzo del cibo».
Il monito contro l`antisemitismo suscita unanime approvazione nel mondo ebraico e smorza le polemiche su Pio XII beato.

Sabato erano piovute critiche per la difesa di papa Pacelli (definito «dono di Dio») e in settimana dall`ambasciata israeliana era arrivato un messaggio-avvertimento poco rasserenante: «Se il Papa procederà con la beatificazione di Pio XII, nel mondo ebraico potrebbero manifestarsi reazioni viscerali che lo Stato di Israele non è in grado di controllare».

Il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici (in visita ad Auschwitz con Alemanno e una delegazione di studenti della capitale) definisce l`intervento di Benedetto XVI «tanto più importante perché avviene in un momento controverso», mentre monsignor Norbert Hofmann, segretario della Commissione pontificia per i rapporti con l`Ebraismo assicura che «gli ebrei hanno in noi cristiani un alleato per combattere l`antisemitismo, non conciliabile con l`etica cristiana».
Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel si unisce alla condanna papale e mette in guardia da nuove ondate di antisemitismo: «Attenzione agli estremisti di destra che marciano verso la porta di Brandeburgo e conquistano seggi in Parlamento». Il rabbino David Rosen, presidente del Comitato ebraico per i rapporti con le altre fedi, considera un «grande aiuto al dialogo con la Chiesa la commossa rievocazione della notte dei cristalli», mentre l`Aned (associazione nazionale ex deportati) considera «corretto e condivisibile» l`appello del Pontefice.
Dieci giorni fa, ricevuto in Vaticano, il rabbino Rosen aveva chiesto al Papa di aprire gli archivi vaticani su Pio XII e si era poi detto «deluso» quando gli è stato spiegato che ci vorranno diversi anni. Ieri è stato il primo a commentare favorevolmente il «discorso di grande rilievo» di Benedetto XVI, «che è un uomo molto coerente». Intanto a Budapest si è aperto il forum tra esponenti del Vaticano e del Gran Rabbinato d`Israele per discutere del ruolo di cattolicesimo ed ebraismo nella società attuale, nonché delle persecuzioni di ieri e di oggi contro ebrei e cristiani. [GIA. GAL.]

© Copyright La Stampa, 10 novembre 2008 consultabile online anche qui.

Molto bello ed approfondito l'articolo di Galeazzi :-)
R.

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