lunedì 10 novembre 2008
Anna Foa: "La notte del pogrom". Le parole forti di Benedetto XVI (Osservatore Romano)
Vedi anche:
IL PAPA E L'EBRAISMO: LO SPECIALE DEL BLOG
Il Papa: «Mai più l’orrore dell’antisemitismo». L'apprezzamento del presidente delle Comunità Ebraiche Gattegna (Giansoldati)
Il card. Kasper: cattolici ed ebrei affrontino insieme le sfide della libertà, dei diritti umani e dello sviluppo (Radio Vaticana)
Benedetto XVI ed Alessio II si incontreranno il prossimo anno a Baku?
Sergio Minerbi (Ex ambasciatore israeliano alla Ue): "Ratzinger ha fermato il tentativo di cristianizzazione della Shoah tentato dal suo predecessore. La difesa di Pio XII? Atto dovuto"
Benedetto XVI sulla sconvolgente violenza antisemita e sulla tragedia nel Congo (Zavattaro)
Il 13 dicembre il Papa visiterà l'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede
Una precisazione: il Papa non ha parlato di "notte dei cristalli" perchè in Germania si preferisce l'espressione "Pogromnacht"
Il Papa: mai più gli orrori della Shoah. La voce del dolore contro la dimenticanza (Casavola)
Giuliano Ferrara: "Martini non sa quando comincia e finisce la vita (anche lui)"
Cracovia, l'ultima sinagoga è deserta e nessuno più fa memoria di quella notte (Bobbio)
La condanna e il dolore di Benedetto XVI a settant'anni dalla «Notte dei cristalli» (Pinna)
Forum cattolico-islamico: rilievo sproporzionato a Tariq Ramadan da parte dei media (Magister)
Cattolici e Musulmani hanno sottoscritto una carta dei diritti. Ma il difficile viene adesso (Magister)
Il Papa condanna la Shoah: "Mai più antisemitismo" (Galeazzi)
Discorso di Benedetto XVI su Pio XII: il commento di Accattoli
Discorso di Benedetto XVI su Pio XII: il commento di Politi
Il Papa ricorda la Notte dei Cristalli: «Un dolore ancora oggi» (Tornielli)
Forum cattolico-musulmano: le condizioni per costruire un alfabeto della convivenza (Paolucci)
Dramma povertà: l'aumento dei prezzi preoccupa il Santo Padre
Il Rabbino Rosen: "Le parole di Papa Ratzinger aiutano il rapporto con gli Ebrei". Dal Pontefice grande coerenza
Secondo l'ambasciatore israeliano potrebbero esserci "reazioni viscerali" se il Papa procederà con la beatificazione di Pio XII (Brunelli)
John Allen: "Cinque cliché da sfatare per ripensare il Cattolicesimo". Da leggere e "gustare"
Il Papa ricorda la notte dei cristalli (Germania, 9-10 novembre 1938): "Ancora oggi provo dolore per quanto accadde in quella tragica circostanza, la cui memoria deve servire a far sì che simili orrori non si ripetano mai più e che ci si impegni, a tutti i livelli, contro ogni forma di antisemitismo e di discriminazione" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus)
Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti: "Dal Pontefice incoraggiamento agli scienziati" (Repubblica)
Il Papa e i trapianti: Accertare al meglio la morte cerebrale (Politi)
La notte del pogrom
di Anna Foa
Mentre le sinagoghe di tutto il mondo, nella notte fra il 9 e il 10 novembre, hanno tenuto accese le loro luci in ricordo della "notte dei cristalli" di settant'anni fa, quando si spensero quelle delle sinagoghe tedesche, Benedetto XVI ha pronunciato all'Angelus alte parole di condanna dell'antisemitismo, ricordando quella notte in cui ebbe inizio il cammino che avrebbe portato in linea diretta allo sterminio.
"Furono attaccati e distrutti negozi, uffici, abitazioni e sinagoghe, furono anche uccise numerose persone, dando inizio alla sistematica e violenta persecuzione degli ebrei tedeschi, che si concluse nella Shoah", ha detto il Pontefice, con parole che sembrano dar voce a immagini conservate dentro il cuore.
E infatti subito dopo il Papa fa un richiamo non al semplice sdegno o alla riprovazione, ma al "dolore", un dolore soggettivo, personalmente provato, che deve servire a impedire che fatti del genere si ripetano, a lottare contro ogni forma di antisemitismo e di discriminazione.
Sono parole forti, che cadono in un momento in cui, se riemergono divergenze fra parti del mondo ebraico e la Chiesa sulla questione della beatificazione di Pio xii, nell'incontro ebraico-cattolico di Budapest il dialogo si fa più stretto e vengono proposte strategie comuni di lotta contro l'antisemitismo.
Le parole pronunciate da Benedetto XVI all'Angelus rappresentano un impegno non formale nei confronti dell'antisemitismo e del razzismo.
E importante è anche che si sia voluto dare rilievo particolare a questo anniversario della Kristallnacht, la "notte dei cristalli" dai vetri infranti delle vetrine, o Pogromnacht, "notte del pogrom", come giustamente si preferisce ora dire in Germania e come ha detto ieri Angela Merkel.
Importante è ricordare le decine di ebrei assassinati, le migliaia spediti nei campi, le persecuzioni aperte, il fatto che, mentre in Italia si promulgavano le leggi razziste del fascismo, quel 9 novembre del 1938 rappresentò la svolta verso l'annientamento degli ebrei d'Europa.
In quei giorni, scarse furono le voci che si levarono in nome della religione a condannare quelle violenze, a riconoscerne la portata. Nella Germania totalitaria, tacquero le Chiese protestanti e in quel momento non levò alta la voce l'episcopato cattolico, che pure più tardi si sarebbe battuto coraggiosamente e non senza successo contro l'assassinio dei disabili. Non tacque invece l'arcivescovo di Milano, il cardinale Schuster, in un'omelia tenuta in duomo il 13 novembre e richiamata con approvazione da Pio xi davanti al Collegio dei cardinali il 24 dicembre dello stesso anno.
Oggi, le parole di Benedetto XVI - con la preghiera "per le vittime di allora" e con la "profonda solidarietà al mondo ebraico" - ripropongono con forza la svolta che la Chiesa ha ormai realizzato da molti decenni con la dichiarazione Nostra aetate e che da allora va diffondendo nell'insegnamento e nella riflessione. Ma il Papa ha detto anche altre importanti parole: "rispetto" e "accoglienza reciproca". L'educazione che la memoria della Shoah propone ai giovani significa infatti rispetto delle altre fedi e opinioni, e accoglienza del povero e dell'oppresso, chiunque sia.
E questo insegnamento, in un momento in cui appare sempre più difficile convincere all'accoglienza e al rispetto, è una parte non marginale dell'alto monito di Benedetto XVI.
(©L'Osservatore Romano - 10-11 novembre 2008)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento