venerdì 3 aprile 2009

Grande gesto di coraggio da parte di Salvatore Izzo che si dimette dall'Unione Nazionale dei Cronisti Italiani per la decisione di premiare Englaro


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E' con grande piacere e vero onore che pubblichiamo la lettera che Salvatore Izzo (Agi) ha inviato al direttore di Avvenire per comunicare la sua decizione di dimettersi dall'Unione Nazionale dei Cronisti Italiani a seguito della decisione di quest'ultima di premiare il signor Beppino Englaro.
Vi invito a leggere la lettera di Izzo al quale va la mia personale stima e tutta la mia solidarieta' per questo gesto di grande coerenza e coraggio da cui tutti dovremmo imparare.
Grazie davvero per questo esempio
!
Raffaella

Caro direttore,

dopo piu' di vent'anni, questa sera ho dato le dimissioni dall'Unione Nazionale dei Cronisti Italiani, alla quale avevo aderito su invito di colleghi di valore come Ciro Pellecchia e Romano Bartoloni, sentendomi onorato di condividere con loro la qualifica di cronista.
Ho preso questa decisione in seguito all'annuncio del presidente Guido Columba di voler premiare con il "lingottino d'argento" il signor Beppino Englaro.
Non credo che rientri nelle finalita' dell'associazione dei cronisti una simile presa di posizione che offende i sentimenti di quanti - indipendentemente dalla loro fede religiosa - credono che la vita sia un bene indisponibile.
Quanto invece alla disponibilita' dell'Englaro a conversare con la stampa, mi sembra davvero paradossale che si ritenga di premiarlo per questo: con il "caso Eluana" abbiamo assistito ad una vera e propria campagna mediatica a favore dell'eutanasia, con festeggiamento finale a casa dell'avvocato Campeis mentre la povera ragazza era all'obitorio.
Eutanasia eugenetica, oltre tutto, perche' ad essere condannata e' stata una persona gravemente invalida.
Ad essere feriti da tutto questo sono tante famiglie, come la mia dove invece si e' assistito con amore persone in condizioni analoghe a quelle di Eluana.
La stessa esperienza ha vissuto con grande dignita' la famiglia di Nino Andreatta, alla quale si' andrebbe conferito un premio da noi giornalisti per la dignita' con la quale hanno affrontato questa dolorosissima e lunga prova, senza sottrarsi alle nostre richieste di notizie ma senza esagerazioni e nel rispetto di una corretta deontologia.
Oggi, mentre ancora aspettiamo di conoscere i risultati degli esami
tossicologici che potrebbero chiarire perche' il decesso di Eluana sia sopraggiunto cosi' rapidamente rispetto alle indicazioni degli stessi medici incaricati dal padre di eseguire quel protocollo di morte (che non si capisce perche' sia stato considerato legale, per di piu' in una struttura non sanitaria), siamo davanti ad una distorsione assoluta della verita' dei fatti, con derisione finale affidata a Giorgio Bocca che in un articolo sull'Espresso ha scritto: "Il partito della vita, che dovrebbe rappresentare l’aspetto caritatevole del cristianesimo, e’ nei fatti composto soprattutto da intolleranti e faziosi. (…)
E’ lo stesso culto della vita a ogni costo che lascia perplessi i visitatori della Piccola Casa della Divina Provvidenza, la pia istituzione del Cottolengo, dove tengono in vita esseri mostruosi e deformi.
Gli eccessi della carita’ fanno il paio con quelli dell’ideologia.
I cultori della vita a ogni costo in obbedienza a Dio non si accorgono di volersi sostituire a Dio, massima empieta’".
Salvo poche eccezioni, contro tali mostruose parole non ho visto grandi levate di scudi nella mia categoria. E oggi arriva addirittura un premio a Englaro.
Sarebbe il caso per tutti noi giornalisti di interrogarci su quale sia veramente il nostro ruolo, cioe' se raccontare quello che accade o invece cercare di renderlo accettabile.
Io rispetto le opinioni di tutti, anche se per scrivere di temi cosi' complessi servirebbe forse di saper distinguere tra concetti come eutanasia diretta e indiretta, tra terapia del dolore e sedazione terminale, e infine - mi dispiace per il presidente della Camera, certamente incorso in un lapsus, riportato pero' senza nessun distinguo dai colleghi - tra teocrazia e Stato Etico, che e' precisamente quello nel quale l'eutanasia eugenetica puo' essere praticata perche' non vi e' piu' riferimento al valore della persona ma solo a quello dello Stato.

Salvatore Izzo

15 commenti:

mariateresa ha detto...

bravo davvero.E' insopportabile certo puzzo di conformismo.
Quello di Fini non è un lapsus. Fini parla come il Grande Maestro di Oriente.
Ormai la massoneria punta a destra (anche Repubblica ha fatto un articolo) dopo aver aperto nel recente passato a sinistra. Ma siccome andare all'ippodromo e puntare su un brocco non piace a nessuno, hanno cambiato idea.

azzeccagarbugli ha detto...

Grazie! Finalmente qualcuno che sottolinea a chiare lettere il "lapsus" del presidente della Camera, forse dimentico che qualsiasi legge è frutto di un'etica (più precisamente, dell'etica che ispira la maggioranza che governa in un dato momento storico), salvo accettare l'anarchia e una costituzione basata sull'unico precetto del "vietato vietare". Se è a questo che si vuole arrivare, lo si dica chiaro e tondo.
Quanto all'illuminante discorso di Bocca, meno male che Gesù Cristo la pensava diversamente quando, in un evidente eccesso di carità, si è fatto mettere in croce e aprire il costato per la nostra salvezza; e meno male che ci sono ancora oggi persone che si ricordano, come diceva Sant'Agostino che "la misura dell'amore è amare senza misura", alla faccia degli eccessi che Bocca giudica aberranti, specie nei confronti di esseri "mostruosi e deformi" che comunque hanno, come minimo, il pregio di non fare simili sparate.

euge ha detto...

Coraggio........ siamo ad un passo dalla selezione della razza!!!!!!!!

Perchè preoccuparsi tanto della dignità dell'uomo?

Manifesto a salvatore Izzo, tutta la mia solidarietà e sostegno.
Grazie.

Anonimo ha detto...

Salvatore Izzo è un uomo coerente e di sani principi, cosa assai rara di questi tempi, e come tale degno della massima stima. Al contrario dell'on.(?) presidente della camera le cui posizioni e giravolte mi ispirano sentimenti decisamente poco cristiani. Taccio su Giorgio Bocca, le cui orribili affermazioni bastano a definirlo come persona. Il nostro paese ha imboccato una pessima strada.
Alessia

Carla ha detto...

Esprimo grande stima e incoraggiamento a Salvatore Izzo, per la sua preziosa testimonianza in questomomento di deriva da auei valori che dovrebbero fare di noi degli autentici Uomini, in tutta la pienezza dell'essere cetature di Dio a sua Immagine.
Quanto alle rabbiose parole di Giorgio Bocca, non vale la pena di occuparsene, credetemi, perchè sono il sintomo della miseria di valide argomentazioni, e per di più sono un insulto alla serietà e dignità della professione del giornalismo ....Buona giornata Carla

Fabio ha detto...

Grazie da profondo del cuore, caro Salvatore, per la tua bella testimonianza!

Anonimo ha detto...

Un GRAZIE SENTITO a

Savatore Izzo per la sua coerenza e professionalità

Anonimo ha detto...

ecco cosa succede quando si pensa di avere la verità in pugno. ci si sente in diritto di dare del massone a qualcuno solo perchè la pensa diversamente. per non parlare di come viene trattato englaro. c'è poco di cristiano in tutto ciò.

gianni

Anonimo ha detto...

Massima stima ed apprezzamento per le parole ed i gesti di Salvatore Izzo

Luigi

Anonimo ha detto...

cosa c'era di impubblicabile nel mio commento?

gianni

Raffaella ha detto...

Niente...non ero davanti al pc.
R.

Anonimo ha detto...

chiedo scusa.

gianni

mariateresa ha detto...

calma e gesso, Gianni.
Confronta le dichiarazioni del gram maestro di Oriente pubblicate ieri su Repubblica e quelle di Fini poi partecipa al gioco della settimana enigmistica "Nota la diffrenza" e conta i particolari che non sono in comune , che fai prima. Che Fini simpatizzi per la massoneria è una vita che si legge in giro e mi frega il giusto perchè io non lo voto e non lo voterò mai. Ma quello che penso lo dico anche se mi sbattezzi tu di ufficio.
Io in pugno non credo di tenere niente, nè la verità né altro.
In pugno tengo solo le nocche chiuse. E a volte le userei volentieri, lo ammetto.
Su Englaro abbiamo già parlato e non vedo cosa c'entra.
Stare sempre lì a dire che certe opinioni sono senza misericordia è un disco suonato troppe volte da troppi e rischia di non fare più effetto.

gemma ha detto...

mi pare che il signor Englaro venga trattato benissimo..premi, cittadinanza onoraria...spazio per esternazioni continue...
il problema non è se Fini sia un massone o meno, fatti suoi, anche perchè si è sempre dichiarato non credente. Il problema sta nel chi sta cercando di far credere alla gente che un partito sia il depositario di certi valori. E colgo l'occasione per dire che mi ha infastidito sapere che sull'Osservatore si sia ritenuto di prendere posizione al riguardo . I partiti oggi sono eterogenei, formati da persone con convinzioni etiche diverse e mi pare molto poco credibile porsi come partito garante di certi valori quando si sa benissimo che uno dei suoi membri più influenti sta da tutt'altra parte.
Un abbraccio a Izzo, i veri anticonformisti oggi sono quelli come lui. Anche se si condivide una punto di vista, non si può farlo diventare dominante a colpi di premi e pubblici riconoscimenti, soprattutto quando c'è di mezzo un tema come la fine della vita. E' un tema su cui rispetto le idee di tutti ma mi ispira sempre profonda tristezza e riflessione silenziosa, per cui ogni celebrazione mi pare superlfua.

Caterina63 ha detto...

....non mi piace dirlo, ma....L'AVEVO DETTO e in tempi non sospetti: "Il sig. Englaro farà carriera POLITICA e seppellira' GLI ONESTI"
lo scrissi a novembre 2008....

Stima e solidarietà a Salvatore Izzo uno delle tante vittime dell'egoismo del sig. Englaro chesi gode la sua gloria e il suo premio sulla pelle della figlia UCCISA PER FAME E PER SETE....
perchè il sig. Englaro non si accontenta di questo,ha detto che denunciava tutti coloro che sulla stampa lo avevano definito assassino...e con i soldi alimenterà un centro intitolato ad Eluana si ma NON per la vita, BENSI' PER L'EUTANASIA ASSISTITA...

C'è una cosa che sfugge a questi signori...che la vita è un passaggio e ride ben chi ride ultimo...l'eternità è appunto ETERNA...

che vergogna!