lunedì 13 aprile 2009

Un Papa di lungo periodo (Le Figaro)


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Su segnalazione di Edoardo leggiamo la seguente analisi di Le Figaro.
Trovate qui una traduzione automatica dal francese.
Sto notando (e in questi giorni lo vedremo anche grazie all'aiuto di Eufemia) che in Francia si parla moltissimo del Santo Padre, si fanno analisi, si cerca di capire...
In Italia siamo molto indietro.
Le Figaro di stamattina riporta in prima pagina la foto del Papa durante la Messa di ieri.
Oggi, in Italia, i giornali non escono, ma io mi aspetto domani puntuali articoli che rimarchino anche l'eccezionale presenza di fedeli in questi giorni di Pasqua.
Quando il gioco si fa duro...i duri cominciano a giocare
.
R.

Un pape du long terme

L'éditorial d'Étienne de Montety

À quoi pensera Benoît XVI en célébrant dimanche la messe de la Résurrection sur la place Saint-Pierre ? Aux récentes semaines qui ont vu la nef bimillénaire (pour parler comme André Frossard) assaillie par la tempête, les polémiques et les anathèmes ? C'est pourtant dans l'ordre des choses que le temps de carême soit jalonné d'épreuves. Eh quoi ? La joie de Pâques viendrait sans que l'Église catholique ait à endurer l'épreuve, la tentation, l'injustice ?
Benoît XVI ne sera-t-il pas plutôt tout entier ramené à ces journées d'avril 2005 où, après les obsèques de Jean-Paul II, il fut porté par les cardinaux sur le siège de Pierre ? Le pontificat de son prédécesseur n'avait pas non plus été de tout repos. Bras de fer avec le communisme, mise en garde contre les excès du libéralisme, le relativisme. Il y eut bien quelques ouragans médiatiques : tollé après la révocation de Jacques Gaillot de sa charge d'évêque d'Évreux. Tollé après les déclarations de Jean-Paul II sur le sida en Ouganda. Que pesèrent ces polémiques lorsque l'on fit le bilan du pontificat ?
C'est dans cette perspective de long terme que Benoît XVI s'est installé il y a quatre ans en refusant d'emblée d'avoir «un programme de gouvernement». Professeur et non ministre, pédagogue et non «communicant», il a entrepris une sorte de cycle catéchétique, afin de redonner aux chrétiens les fondamentaux de la foi et à tous les hommes des repères pour la vie. L'entreprise est placée sous le signe de la durée. Celle-ci a mauvaise presse. Elle peut déconcerter, rebuter. Mais quel sens cela aurait-il d'interrompre le professeur au milieu de son enseignement ? De le juger en cours d'année scolaire sans en attendre l'achèvement ?
Le Pape sait bien que le monde vit dans l'impatience. Que le tempo indignation-émotion mène chacun en une danse où la raison n'a guère sa place. Notre mentalité d'hommes modernes juge l'arbre à son apparence quand la sagesse éternelle demande qu'il le soit à ses fruits. Quatre ans après son installation à la tête de l'Église catholique, qui a lu et relu ses grands textes, loin du fracas des imprécations ? Qui a lu son discours à l'université de Ratisbonne (et non la seule citation de l'empereur byzantin Manuel II), sa lettre aux évêques (et non les seuls propos scandaleux d'un Richard Williamson), ses homélies à Yaoundé et Luanda (et non un morceau de phrase) ? Qu'il parle aux jeunes de France ou aux grands de ce monde (ONU avril 2008), Benoît XVI appelle les hommes à s'élever au-dessus d'eux-mêmes. Vie sociale, affective, professionnelle, c'est la même ambition qui guide le Pape pour l'humanité.
Actuellement, le professeur Benoît XVI met la dernière main à une encyclique sociale. Non pas pour concurrencer le FMI, les acteurs du G20 sur le terrain du crédit, de l'emploi, des parachutes dorés. Mais il ne s'interdira pas de nous rappeler à nos devoirs à l'égard de la pauvreté et de la justice sociale. Il le fera avec la gravité et la subtilité qu'on lui connaît. Libre ensuite à nous de l'écouter ou non, de nous indigner de ses prises de position en faveur de la justice et de la vie.

© Copyright Le Figaro, 11 aprile 2009 consultabile qui.

6 commenti:

mariateresa ha detto...

sì, sui media francesi si parla molto del Santo Padre perchè, molto semplicemente, l'argomento interessa. Anche gli interventi dei lettori sui siti dei giornali sono interessanti.Diciamo che dopo la baruffa si è cominciato a ragionare.
Sui giornali domani si parlerà di Santoro.Ci scommetto 10 bigné.

Cindy ha detto...

Io anche 50! Ma perchè in Italia non ci sono commenti così belli e si cerca anche solo nua parola per dare addosso alla Chiesa e a B16!
Buona Pasqua a tutti!
Oggi il Papa a Castel Gandolfo!

Anonimo ha detto...

Il nuovo direttore del Corriere ha dato la prima pagina a Melloni, che non ha perso l'occasione per confrontare le cerimonie papali cn quelle "disadorne". Nei media francesi le posizioni sono esplicite e non si lanciano messaggi sibillini come da noi.Saluti, Eufemia

Anonimo ha detto...

Sul Figaro di oggi c'è Guénois e i commenti fioccano http://www.lefigaro.fr/international/2009/04/13/01003-20090413ARTFIG00187-les-chemins-de-croix-de-benoit-xvi-.php
Fra l'altro sembra che il card. Ricard, con quel sindaco che si ritrova, ha invitato anche i lefevbriani ad un incontro pasquale. Quelli di Golias avevano ragione a credere nel pesce d'aprile! Saluti, Eufemia

massimo ha detto...

bell'articolo,credo sia presto ancora per l'italia saper fare delle riflessioni superando gli obblighi ideologici e editoriali,ci ha provato la Annunziata e è stata aggredita.
vedremo.io la sensazione che la"gente"capisca e segua il pap ce l'ho netta e la gente certo non sono i giornaloni laiconi italiani.......io ho fiduacia.

massimo ha detto...

brava Raffaella mi piace quello che dici...