domenica 12 aprile 2009

Il Papa teologo: «Senza risurrezione non ci sarebbe speranza» (Vecchi)


Vedi anche:

Il Papa: "La risurrezione pertanto non è una teoria, ma una realtà storica rivelata dall’Uomo Gesù Cristo mediante la sua "pasqua", il suo "passaggio", che ha aperto una "nuova via" tra la terra e il Cielo..." (Messaggio Pasquale "Urbi et Orbi")

Urbi et Orbi, il Papa ricorda le vittime del terremoto in Abruzzo

Il Papa: La risurrezione del Signore non è una favola, ma un evento unico e irripetibile, è la speranza che illumina le zone buie del mondo (Radio Vaticana)

Il messaggio del Santo Padre all'Italia ed in particolare a quanti soffrono a causa del terremoto in Abruzzo

Il Papa: Cristo risorto ci rinnovi

Piazza San Pietro piena di fedeli per la Messa di Benedetto XVI

Il Papa: "Poiché Cristo, come vero Agnello, ha sacrificato se stesso per noi, anche noi, suoi discepoli – grazie a Lui e per mezzo di Lui – possiamo e dobbiamo essere "pasta nuova", "azzimi", liberati da ogni residuo del vecchio fermento del peccato: niente più malizia e perversità nel nostro cuore" (Omelia Pasqua)

Benedetto XVI: «Dio salva chi ha perso la speranza» (Marroni)

Un abbraccio agli amici abruzzesi in questo giorno di Pasqua. Le ricerche sono concluse, bilancio del sisma: 293 vittime accertate

BUONA PASQUA A TUTTI :-)

Il Papa: la risurrezione è un evento sconvolgente, in parte incompreso (Izzo)

Il Papa: grande disorientamento nel mondo e anche nella Chiesa (Izzo)

Il Papa: "La risurrezione di Gesù è un’eruzione di luce. La morte è superata, il sepolcro spalancato. Il Risorto stesso è Luce, la Luce del mondo.
Sempre c’è l’impressione che la Chiesa debba affondare, e sempre è già salvata"
(Omelia Veglia Pasquale)

Cominciata la veglia della notte di Pasqua nella basilica di San Pietro

La Passione del Signore nella basilica Vaticana e la Via Crucis al Colosseo (Osservatore Romano)

Il rito del «Resurrexit» nella domenica di Pasqua. Un'antica tradizione interrotta con il soggiorno avignonese dei Romani Pontefici e ripresa nel 2000

Il dramma dei Cristiani all'attenzione del mondo: il Calvario dell’Orissa alla ribalta del Colosseo (Bernardelli)

Il Papa: "Abbiamo rivissuto la vicenda tragica di un Uomo unico nella storia di tutti i tempi, che ha cambiato il mondo non uccidendo gli altri, ma lasciandosi uccidere appeso ad una croce" (Parole del Santo Padre al termine della Via Crucis)

Salgono a 292 le vittime del sisma in Abruzzo. La solidarietà del Papa per i terremotati (Radio Vaticana)

Uomini e Dio: editoriale di padre Lombardi (Radio Vaticana)

La Chiesa si prepara alla Notte Santa: alle 21.00 la Veglia Pasquale presieduta dal Papa in San Pietro (Radio Vaticana)

Dal Santo Padre uova di Pasqua per i bambini abruzzesi, calici per le Messe e una cospicua donazione in contanti

SANTA PASQUA 2009: RACCOLTA VIDEO, PODCAST E FOTO

FESTIVITA' PASQUALI 2006-2009: LO SPECIALE DEL BLOG

IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI CATTOLICI SULLA REMISSIONE DELLA SCOMUNICA AI QUATTRO VESCOVI "LEFEBVRIANI"

Il messaggio di Benedetto XVI in piazza San Pietro

Il Papa teologo: «Senza risurrezione non ci sarebbe speranza»

«Non è una teoria, ma una realtà storica, rivelata dall’Uomo Gesù Cristo mediante la sua "pasqua"»

Gian Guido Vecchi

CITTÀ DEL VATICANO

C’è una “pacifica battaglia iniziata dalla Pasqua di Cristo” e Benedetto XVI la ricorda urbi e et orbi ai centomila di San Pietro, “a Roma” e “al mondo intero”, con parole solenni: “Nessuno si tiri indietro!”. Perché il Risorto “cerca uomini e donne che lo aiutino ad affermare la sua vittoria con le sue stesse armi, quelle della giustizia e della verità, della misericordia, del perdono e dell’amore”. E’ un messaggio importante, quello pronunciato dal Papa.
Un messaggio che fa sintesi dei temi che più stanno a cuore a Benedetto XVI.

IL PAPA TEOLOGO

Il Papa teologo torna anzitutto su una riflessione che gli è cara: “La risurrezione non è una teoria, ma una realtà storica”. Una realtà “rivelata dall’Uomo Gesù Cristo mediante la sua "pasqua", il suo "passaggio" (uno dei significati di pesach in ebraico, ndr), che ha aperto una "nuova via" tra la terra e il Cielo”. Non è insomma “un mito né un sogno, non è una visione né un’utopia, non è una favola, ma un evento unico ed irripetibile: Gesù di Nazaret, figlio di Maria, che al tramonto del Venerdì è stato deposto dalla croce e sepolto, ha lasciato vittorioso la tomba”. Per questo tale realtà riguarda l’oggi. “L’annuncio della risurrezione del Signore illumina le zone buie del mondo in cui viviamo”, dice. “Mi riferisco particolarmente al materialismo e al nichilismo, a quella visione del mondo che non sa trascendere ciò che è sperimentalmente constatabile, e ripiega sconsolata in un sentimento del nulla che sarebbe il definitivo approdo dell’esistenza umana”.

NESSUNA SPERANZA SENZA LA RISURREZIONE

Benedetto XVI tocca uno dei punti centrali del proprio pontificato. E scandisce: “E’ un fatto che se Cristo non fosse risorto, il "vuoto" sarebbe destinato ad avere il sopravvento. Se togliamo Cristo e la sua risurrezione, non c’è scampo per l’uomo e ogni sua speranza rimane un’illusione”. Ma è Pasqua e “ormai il senso del nulla, che tende ad intossicare l’umanità, è stato sopraffatto dalla luce e dalla speranza che promanano dalla risurrezione”. Se Cristo “ha estirpato la radice del male”, ha però bisogno di uomini e donne disposti a combattere la sua “battaglia padifica”. Ed è questo, spiega Benedetto XVI, “il messaggio che in occasione del recente viaggio apostolico in Camerun e in Angola ho inteso portare a tutto il Continente africano, che mi ha accolto con grande entusiasmo e disponibilità all’ascolto”.
L’Africa “soffre in modo smisurato per i crudeli e interminabili conflitti – spesso dimenticati – che lacerano e insanguinano diverse sue Nazioni e per il numero crescente di suoi figli e figlie che finiscono preda della fame, della povertà, della malattia”.

SGUARDO SUL MONDO

Il Papa pensa al suo viaggio, il mese prossimo, in Giordania, Israele e Palestina: “Il medesimo messaggio ripeterò con forza in Terrasanta, dove avrò la gioia di recarmi fra qualche settimana. La difficile ma indispensabile riconciliazione, che è premessa per un futuro di sicurezza comune e di pacifica convivenza, non potrà diventare realtà che grazie agli sforzi rinnovati, perseveranti e sinceri, per la composizione del conflitto israelo-palestinese. Dalla Terrasanta, poi, lo sguardo si allargherà sui Paesi limitrofi, sul Medio Oriente, sul mondo intero”. Il mondo intero. E’ a questo punto che Benedetto XVI accenna ad alcuni temi che saranno al centro della sua prossima enciclica sociale: “In un tempo di globale scarsità di cibo, di scompiglio finanziario, di povertà antiche e nuove, di cambiamenti climatici preoccupanti, di violenze e miseria che costringono molti a lasciare la propria terra in cerca di una meno incerta sopravvivenza, di terrorismo sempre minaccioso, di paure crescenti di fronte all’incertezza del domani, è urgente riscoprire prospettive capaci di ridare speranza”. Per questo nessuno deve tirarsi indietro: “La risurrezione di Cristo è la nostra speranza! Questo la Chiesa proclama oggi con gioia: annuncia la speranza, che Dio ha reso salda e invincibile risuscitando Gesù Cristo dai morti. Comunica la speranza, che essa porta nel cuore e vuole condividere con tutti, in ogni luogo, specialmente là dove i cristiani soffrono persecuzione a causa della loro fede e del loro impegno per la giustizia e la pace. Invoca la speranza capace di suscitare il coraggio del bene, anche e soprattutto quando costa”.

© Copyright Corriere online consultabile anche qui.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Pezzo molto bello.

Antonio