mercoledì 20 maggio 2009

La chiesa “alternativa” di Martini e don Verzé (Gnocchi e Palmaro)


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La chiesa “alternativa” di Martini e don Verzé

A. Gnocchi M. Palmaro

La pillola anticoncezionale? Spesso è giocoforza che vada consigliata e fornita. L’etica cristiana? Incongruente, da rifare. I divorziati risposati? Basta fisime clericali. Il celibato ecclesiastico? Una finzione, buttiamolo a mare. I vescovi? Li elegga il popolo di Dio.
Tutto ciò fermandosi solo alle anticipazioni di Siamo tutti sulla stessa barca (Editrice San Raffaele, pp. 96, euro 14,5) libro in uscita oggi e anticipato ieri dal Corriere della Sera, firmato dal cardinale Carlo Maria Martini, già arcivescovo di Milano, e da don Luigi Verzé, fondatore dell’Ospedale San Raffaele e rettore dell’Università Vita-Salute.
Sarebbe interessante sapere che cosa pensano di queste tesi le autorità preposte alla salvaguardia della dottrina cattolica. Perché è venuto il momento di dire se, in materia di dottrina e di morale, i fedeli sono tutti uguali e devono accettare tutti le stesse regole o se, invece, c’è qualcuno più uguale degli altri.

Contraltare del Papa

Il cattolico medio non può ignorare che se il Papa si pronuncia su un tema, subito spunta il cardinale Martini a fare da contraltare. Il Papa scrive un libro su Gesù? Lui l’avrebbe fatto meglio. Il Papa liberalizza la Messa in latino? Lui non avrebbe suscitato perniciose nostalgie. Il Papa ribadisce il primato di Pietro? Lui si appella alla collegialità. Il Papa prende atto degli scivoloni del Vaticano II? Lui convoca il Vaticano III.
Così come non può ignorare che don Verzé ha riempito la sua università di nomi come Massimo Cacciari, Roberta De Monticelli, Vito Mancuso, Salvatore Natoli, Emanuele Severino, Edoardo Boncinelli: il meglio del pensiero anticattolico sulla piazza. Del resto, don Verzé è l’inventore di un’inedita dottrina simil-cattolica grazie alla quale si è auto-autorizzato a praticare nel suo ospedale la fecondazione artificiale omologa condannata dalla Chiesa.
Lo ha fatto con una decisione del comitato etico del San Raffaele e poco gli importa di essere stato smentito dalla Congregazione per la dottrina della fede. Senza dimenticare che, in piena bagarre sul caso Englaro, don Verzé rivelò di aver tolto la spina ad un amico attaccato a un respiratore artificiale. «Col pianto nel cuore», ma lo fece.
Due come il cardinale Martini e don Verzé sembrano fatti apposta per incontrarsi. E potrebbe stupire che, per anni, la curia martiniana abbia fatto la guerra al san Raffaele e al suo fondatore. Ma si trattava di questioni politiche e non teologiche. Perché sul metodo del dubbio applicato al dogma e sulla teoria delle “zone grigie” applicata alla morale messi a punto da Martini, don Verzé ci va a nozze. Tanto che, nel 2006, la sua università ha conferito la laurea honoris causa al porporato.
E così ecco spiegato il presente libro, nel quale il fondatore del San Raffaele parla con rammarico di «un’etica ecclesiastica imposta».
Poi dice «che anche ai sacerdoti dovrebbe essere presto tolto l’obbligo del celibato» e annuncia che l’ora della democrazia nella Chiesa suonerà con l’elezione diretta dei vescovi. «La Chiesa cattolica è troppo lontana dalla realtà, e le fiumane di gente, quando arriva il Papa, hanno più o meno il valore delle carnevalate».

Un nuovo concilio

Don Verzé va giù di vanga, e allora Martini interviene con il fioretto ad allargare il solco. «Oggi ci sono sono non poche prescrizioni e norme che non sempre vengono capite dal semplice fedele».
Caro don Luigi, ha proprio ragione lei, qui bisogna cambiare tutto, che orrore quelle fiumane di gente ignorante e impreparata, avrà mai seguito almeno una lezione della Cattedra dei non credenti?
Con studiata ritrosia, il cardinale conferma tutto. Senza dimenticare che, per rimettere un po’ d’ordine, «non basta un semplice sacerdote o un vescovo. Bisogna che tutta la Chiesa si metta a riflettere su questi casi». Insomma, un altro Concilio.
Siamo tutti sulla stessa barca, dice il titolo del libro. Qualcuno ci spieghi se è quella di Pietro.

© Copyright Libero, 20 maggio 2009 consultabile online anche qui.

:-)))
R.

23 commenti:

Anonimo ha detto...

chiesa moderna quella ambrosiana salvo poi avere chiesone vuote e record di sbattezzi.
la colpa è del papa anche per questo?

Anonimo ha detto...

Ricordando Guareschi..."“Ciò che fa il contadino quando il fiume travolge gli argini e invade i campi: bisogna salvare il seme. Quando il fiume sarà rientrato nel suo alveo, la terra riemergerà e il sole l’asciugherà. Se il contadino avrà salvato il seme, potrà gettarlo sulla terra resa ancor più fertile dal limo del fiume, e il seme fruttificherà, e le spighe turgide e dorate daranno agli uomini pane, vita e speranza.
“Bisogna salvare il seme: la fede.. Don Camillo, bisogna aiutare chi possiede ancora la fede a mantenerla intatta. Il deserto spirituale si estende ogni giorno di più; ogni giorno nuove anime inaridiscono perché abbandonate dalla fede.
“Ogni giorno di più uomini di molte parole e di nessuna fede distruggono il patrimonio spirituale e la fede degli altri. Uomini d’ogni razza, d’ogni estrazione, d’ogni cultura.”

Anonimo ha detto...

Non resta che pregare!!!
Comunque noi semplici da tanto tempo abbiamo visto "spuntare le corna" a questi illustrissimi

Anonimo ha detto...

voi semplici non siete abbastanza semplici da non GIUDICARE chi ha le corna o meno... ma leggete quello che scivete?

gianniz ha detto...

E' veramente un periodo... stupido, il nostro?
Quella dominante è la solita immagine dei quattro "polli" o "capponi"di Renzo! Quelli che stavano per essere spennati e soppressi ma che continuavano a beccarsi tra loro! Con una novità però! Due sono i polli che beccano, rumorosamente e stizzosamente, gli altri...
Ma perché continuano a beccare gli altri?
Beccano perché sono convinti di avere il “pastone” migliore, l'unico, e di doverlo difendere. Gli altri due (tra questi il capo del “pollaio”)sono, “ottusamente” "incaponiti" a voler cercare e difendere un Cibo che non è così nutriente. Sbagliano, il Capo e tutti gli altri! Non capiscono, non vedono, non sentono... Restano attaccati a qualcosa che non c’è più. Sono "incapponiti" nel guardare solo in alto invece che in basso… Che “illusi”. Cercano e si attaccano a… un Cibo che non muta e, mentre cercano, dimenticano i “polli” che sono scappati dal pollaio durante la libera uscita. Non hanno proprio capito che possono trovare i polli solo se si sdraiano per terra. Solo lì, possono trovare i “lombrichi” migliori, i più grassottelli!

Fuori di metafora, nelle parole del nostro binomio ci viene detto, implicitamente e anche esplicitamente, che la Verità non esiste più. Essa è sostituita dalle tante verità, depositate nelle tasche di ciascuno. Una per ogni tasca. Siccome nessuno può raggiungere la Verità - siamo così deboli! - non ci resta altro che mettere in comune le nostre debolezze, le nostre incapacità(principalmente quella di non tener fede alle promesse, sacerdotali o matrimoniali che siano)!
Mettiamo queste sull’altare! Solo queste valgono, le nostre debolezza e le nostre incapacità! Solo queste, santificando la provvisorietà, confermano la “perennità”! Il resto è polvere che svanisce con il primo soffio del vento!

Dio perdoni loro questa scarsa fiducia nell’uomo, questa scarsa fede nell’Assoluto!

sam ha detto...

Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre.
Is 5,20

La sapienza di questo mondo è follia davanti a Dio.
1 Cor 3,18

Bada che la luce che è in te non sia tenebra.
Lc 11,35

Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto sarà grande la tenebra!
Mt 6, 23

Alessandro VI ha detto...

Caro anonimo della chiesa alternativa non saprei cosa farmene.

Certo, indubbiamente è quella che tutti vorrebbero esclusivamente perchè si relativizza in base alle necessità ed alle presunte libertà e onnipotenze dell'uomo moderno.
Che Dio abbia pietà di loro.

Anonimo ha detto...

Ogni giorno cala "per morte naturale" il clero a sostegno delle tesi ultramoderniste di Martini. Sono tutti vecchi: hanno poco tempo. Sanno di essere lontani sia dalla Chiesa di GPII che da quella di BXVI. Ci provano per l'ultima volta tirando la corda fino allo scisma. Sono politici più che pastori, ora sperano in Obama. Infatti gli attacchi mediatici planetari contro Benedetto sono iniziati con i pieni poteri del faraone nero.
C'è una sola cosa da fare pregare "e forte" per Papa Benedetto che dovrà portare la sofferenza di decisioni dolorose ma necessarie.

Anonimo ha detto...

alessandro VI, più ti leggo e più mi sembri il vero alessandro VI

Anonimo ha detto...

vedo che qui state decidendo se martini e verzè devono andare in paradiso o meno...

Anonimo ha detto...

No, noi preghiamo sinceramente che si convertano e vadano in Paradiso.

Papa Sisto ha detto...

Caro anonimo non mi sembra che nessuno abbia mai detto niente del genere.

Permetterai che non a tutti piaccia la prospettiva di una chiesa relativista che vorrebbe plasmare i suoi insegnamenti secondo le comodità dell'individuo odierno alla faccia della Verità. Mi sembra che questo sia legittimo come, molti ritengono legittimi gli interventi a gamba tesa sul Papa di certi esimi prelati.

Anonimo ha detto...

si convertano? sono mussulmani?
comunque qui c'è gente che gli vede "spuntare le corna"

euge ha detto...

per anonimo..... Cos'è l'effetto " coda di paglia"?

paola ha detto...

Che tristezza! Io spero solo che Martini sia fagocitato da chi ha intorno,perchè è un uomo che sta veramente male e non so quanto possa essere lucido, e di contrasto quanto appare grande il "piccolo" Ratzinger: emana incanto. Nel frattempo stasera Tettamanzi fa il divo da Fazio,programma dove la littizzetto ha vomitato di tutto sulla Chiesa,ribadisco che tristezza!

Anonimo ha detto...

Noi saremo "semplici", ma non stupidi!!!
Non dobbiamo giudicare, ma siamo in grado di valutare e di discernere

Anonimo ha detto...

La nuova traduzione della Bibbia non penso proprio di comprarla, perchè se ho ben capito è frutto della "chiesa scismatica" di Milano. Dopo l'attuale arcivescovo che ha fatto un atto di mancanza di AMORE per il Santo Padre ponendo distanza dal suo motu proprio, spero che non ci capiti (sì, perchè io sono ambrosiana) Ravasi!!!!

Anonimo ha detto...

perchè non è stato pubblicato il mio commento su clemente VIII ?

Raffaella ha detto...

Perche' ritenuto allusivo verso il Papa.
R.

Anonimo ha detto...

questa sì è coda di paglia. non era affatto allusivo verso il papa, che saggiamente non entra in queste polemiche. io me la prendevo con chi,in questo blog, pensa di aver capito chi sono i cattivi.

Ildefonso ha detto...

La situazione della chiesa ambrosiana è molto triste... c'è da dire che però in pratica a tenerne le redini sono ancora personaggi della vecchia guardia, e da sperare che siano gli ultimi colpi di una generazione d spirito rivoluzionario

euge ha detto...

Caro anonimo qui non ci sono buoni e cattivi. Le nostre sono solo costatazioni e neanche tanto campate per aria visto che ci sono i fatti a parlare.
Capisco che a te dia fastidio e che tu sia di parere diverso dal nostro; ma, non puoi pretendere, che si metta òla testa sotto la sabbia per non vedere i problemi che ormai sono vecchi di anni. E' ora che la chiesa si manifesti e si comporti anche nelle alte sfere cardinalizie, per quello che rappresenta veramente. E' ora di finirla con l'utopia di una chiesa relativista che ha portato solo danni e non solo a Milano. Non è adattando e strumentalizzando gli insegnamenti del Vangelo ponendosi in contrasto con il Magistero che si raggiunge l'unità come Corpo Mistico di Cristo.

Anonimo ha detto...

Non è di Card.Martini e Don Verzè che abbiamo bisogno. A noi servono i Don Camillo di cui parla l'anonimo del 20 maggio. E ci servono sopratutto Don Camilli che abbiano l'umiltà di ascoltare le parole di un Cristo di legno come quello di Brescello e non la loro spocchiosa intelligenza.. Ci servono preti di fede. Cattolici. Chi vuole essere protestante a tutti i costi si accomodi pure fuori. C'è il posto lasciato libero dalla Fraternità San Pio IX.