martedì 19 maggio 2009

Il Papa: No all'antisemitismo, sì ad una pace "giusta" (Bobbio)


Vedi anche:

Il Papa in Terra Santa: il coraggio del dialogo (Bobbio)

Padre Samir Khalil Samir: Il Papa, l’islam arabo e l’occidente (AsiaNews)

Il Presidente della Conferenza Episcopale latino-americana: "Il celibato non è in discussione"

Il Papa in Terra Santa: Credente tra i credenti (Bromuri)

La religione ha il diritto di contare (Il Tempo)

Un'idea molto cattolica: Ubaldo Casotto scrive a Fini (Il Riformista)

La scorrettezza del cardinale Martini: accostare la revoca della scomunica ai Lefebvriani al problema dei divorziati risposati (Corriere)

L'Eurabia ha una capitale: Rotterdam (Magister)

Il viaggio del Papa in Africa: il commento di Marco Pagani (Tracce)

Secondo Garelli il cattolico di base avrebbe ritrovato la parola (La Stampa)

Paghiamo subito pegno: le dichiarazioni di Fini e le reazioni varie

Mons. Franco: Continuare il cammino. Il nunzio in Israele dopo la visita di Benedetto XVI (Sir)

Benedetto XVI, viaggio di pace (Grana)

Papa Benedetto XVI in Terra Santa: i video del Tg1

Padre Thomas Wiliams: La stampa laica trascura i tesori dei discorsi papali (Zenit)

Il cardinale Tauran ad Amman per un incontro col mondo musulmano ad una settimana dalla visita del Papa

«Matteo Ricci come i Padri della Chiesa». Lettera del Papa per il quarto centenario della morte (Missionline)

Card. Scola: in Terra Santa il Papa ha aperto una strada. I potenti la seguiranno? (Tempi)

Padre Neuhaus: testimonianza di unità dai cattolici di espressione ebraica in Terra Santa (Radio Vaticana)

I messaggi del Papa in Terra Santa (Michel Kubler)

In Terra Santa c'era posto per tutti, ma i Cristiani sono fuggiti in massa (Ethan Bronner)

Università, fischi cattolici per Obama (Molinari). Ma il Papa cerca il dialogo (Galeazzi)

Viaggio in Terra Santa, Mons. Camisasca: Le riforme di Benedetto (Sussidiario)

Il rabbino Eckstein: Il viaggio del Papa in Israele è stato un successo. Il mondo ha un disperato bisogno del modello di riconciliazione di Benedetto

Ma che lavoro fa il Papa? Ce lo spiega "Max" (Osservatore Romano)

Benedetto XVI, un Papa politico in Medio Oriente (Le Monde)

Il Papa: prego per due Stati in Terra Santa (Galeazzi)

Mons. Negri: «Lasciatemi guardare», le parole che rivelano la vera immagine di Papa Ratzinger (Boffi)

Gioia ed affetto accolgono il Papa a Betlemme (Custodia di Terra Santa)

Gli arabi conquistati dalla missione di Papa Ratzinger (Battistini)

DISCORSI, OMELIE E MESSAGGI DEL SANTO PADRE IN TERRA SANTA

PELLEGRINAGGIO DEL SANTO PADRE IN TERRA SANTA (8-15 MAGGIO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG

PAPA IN ISRAELE, DAL MEMORIALE DELLA SHOAH ALLA PALESTINA

NO ALL’ANTISEMITISMO SÌ A UNA PACE "GIUSTA"

Onore alle vittime dell’Olocausto. E speranza «nell’esito dei negoziati tra israeliani e palestinesi».

Alberto Bobbio

Tel Aviv (Israele)

Denuncia l’antisemitismo, onora la memoria delle vittime dell’Olocausto e invoca la pace per israeliani e palestinesi. Le bandiere vaticane sventolano accanto a quelle israeliane all’aeroporto Ben Gurion, mentre Benedetto XVI scende dall’aereo giordano che lo ha portato, con un breve volo, da Amman in Israele. La seconda tappa del pellegrinaggio in Terra Santa comincia con parole chiare: «Tragicamente il popolo ebreo ha sperimentato le terribili conseguenze di ideologie che negano la fondamentale dignità di ogni uomo».
Poi Ratzinger onora la memoria dell’Olocausto allo Yad Vashem, tempio del ricordo della tragedia, che definisce «orrenda», della Shoah. All’interno del memoriale ripete che quella memoria non va cancellata, né ridotta, né i nomi delle vittime dovranno essere mai dimenticati: «Possano le loro sofferenze non essere mai negate, o sminuite o dimenticate!».

Non dimenticare i drammi odierni

È quanto chiedeva Israele dopo le polemiche seguite al caso Williamson, il vescovo negazionista lefebvriano, uno dei quattro cui il Papa ha rimesso la scomunica. Ratzinger tuttavia spiega che alla stessa maniera non bisogna dimenticare altri drammi di chi oggi è soggetto «a persecuzioni per causa della razza, del colore della pelle, delle condizioni di vita o della religione». Le sofferenze di tutti, annota il Papa, sono nel cuore della Chiesa, come «le loro speranze di giustizia». Benedetto XVI evoca il grido di chi è stato ucciso nei campi di concentramento, e aggiunge che si ode ancora oggi e si «leva contro ogni atto di ingiustizia e di violenza: è una perenne condanna contro lo spargimento di sangue innocente».
Il Papa è preoccupato dell’antisemitismo, che «continua a sollevare la sua ripugnante testa in molte parti del mondo». E questo è «totalmente inaccettabile, ogni sforzo deve essere fatto per combatterlo ovunque si trovi». Il compito di tutti è «promuovere il rispetto e la stima verso ogni popolo, razza, lingua e nazione in tutto il mondo».
Ma qui c’è una terra che appare troppo stretta, percorsa da tensioni che ogni tanto si trasformano in guerre che non portano mai ad alcuna soluzione. Il Papa spiega che la speranza dipende solo «dall’esito dei negoziati di pace tra israeliani e palestinesi». Bisogna trovare una «soluzione giusta alle enormi difficoltà», in modo che «ambedue i popoli possano vivere in pace in una patria che sia la loro, all’interno di confini sicuri e internazionalmente riconosciuti».
È la posizione classica della Santa Sede che il Papa ribadisce davanti al presidente israeliano Peres e che ripete a Betlemme durante la visita nei Territori sotto l’Autorità palestinese. Ma per arrivarci occorre, sottolinea il Papa, un «clima di maggiore fiducia», per «rendere capaci le parti di compiere progressi reali lungo la strada verso la pace e la stabilità».

© Copyright Famiglia Cristiana n. 20/2009

Nessun commento: