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Cari amici, nell'articolo di Galeazzi si fa cenno al "caso" Del Rio, il vaticanista di Repubblica che, nel 1985, fu escluso dal viaggio papale in Sudamerica a causa di una serie di articoli che risultavano "sgraditi" alla curia romana.
Di seguito sono riportati i link ai commenti dell'epoca.
Grazie a Mariateresa per l'aiuto :-)
In effetti la rimozione di Balducci e' l'esatto contrario di quanto accaduto a Del Rio: nel primo caso e' stata la testata del giornalista ad operare la rimozione, nel secondo caso fu la Sala Stampa della Santa Sede a escludere un vaticanista.
Nel caso di Balducci, quindi, il Vaticano non c'entra proprio nulla. Si e' trattato di una decisione autonoma del direttore del Tg3.
Nel 1985 invece le cose andarono molto diveramente: altri tempi, altre circostanze, altro Papa, altri collaboratori.
Che cosa accadrebbe oggi se Padre Lombardi escludesse da un viaggio papale i vaticanisti che scrivono articoli contro Benedetto XVI o comunque sgraditi alla curia?
Temo che il Papa volerebbe con un manipolo di persone :-))
Questo post e' qui non per fare polemica o per fare inutili confronti, ma perche' e' bene raffrontare anche storicamente fatti, persone e circostanze.
Oggi un "caso" Del Rio sarebbe impensabile.
R.
QUANDO SUA SANTITA' PERDE LA PAZIENZA
PER UN ARTICOLO SGRADITO ESCLUSO DAL VIAGGIO PAPALE L' INVIATO DI 'REPUBBLICA'
CASO DEL RIO, LETTERA A NAVARRO
CASO DEL RIO I VATICANISTI SCRIVONO A MONSIGNOR CASAROLI
I GIORNALISTI AL VATICANO 'PREOCCUPA IL CASO DEL RIO'
7 commenti:
ehehehe, allora sì che ci sarebbero quattro gatti a bordo dell'aereo papale ... : ))
grazie per aver ricordato i fatti, ognuno tragga le sue conclusioni
Del Rio era prete. Ma alla fine della sua vita, al punto delle sue utlime volonta, ha voluto ringraziare il Papa stesso. Si è pentito. E una bella storia. Per la polemica, vi assicuro che sara un caos internazionale. Si vede come si puo creare dal nulla una news che nasce proprio di una polemica. Dobbiamo rimanere calmo e riderre di questa vicenda. Esiste un libro di Ganswein su Chico e Josef.
Se la salla stampa entra ancora in polemica, fara che gonfiare la vicenda. E meglio di essere tranquillo per non alimentare il fuoco.
Fantastica la vicenda Del Rio. Peccato che oggi non si usi agire alla maniera Navarro Valls.
Alessia
Raffa, questo sì che è importante:
aborto, camera approva mozione buttiglione per moratoria
come da titolone di rep
Alessia
In merito alla vicenda Del Rio mi sento allineato al vecchio adagio: meglio pochi che mal accompagnati. Varrebbe la pena di fare lo stesso anche oggi. In fondo una parte dei giornalisti che accompagnano Papa Benedetto, spesso, hanno svolto il loro compito in modo malevolo, polemico o deviante (vedasi Discorso di Ratisbona, viaggio in Africa...). E allora, perchè mostrarsi sorridenti o collaborativi con loro?
Non sto dicendo che convenga partire all'attacco (per difendersi meglio) o che convenga mettere il silenziatore attraverso chissà quali canali. No! Sto dicendo che forse è il caso di fare un pò di sana... resistenza passiva. Non faciltare le cose a costoro. Niente di più...
Mi auguro, invece, che il caso Balducci non si riveli una trappola, montata ad arte dai soliti noti.
Se così fosse, però, mi piacerebbe leggere, subito, allo scoccare della polemica, un comunicato della Santa Sede di poche parole, magari un pò ironico (Padre Lombardi se lo prepari già, per favore, in modo da averlo già pronto in caso di bisogno!). Spegnere un fuoco, prima che sia divampato, è più facile. Grazie!
Ho seguito Del Rio negli ultimi anni. Non sono daccordo con l'attacco a GPII per i suoi viaggi.....Del Rio forse era una personalita' tormentata ma sincera...penso sia uscito dal "sacerdozio" o dal convento dopo il vaticano II e so di per certo che si era sposato. Mi ricordo pero' l'ultimo libro che praticamente non vide, mi pare mori' prima, il cui titolo era un programma: Karol, il grande, che dedicava a GPII perche' da nessuno come lui gli era venuto aiuto per la sua fede....
saluti
BREVE DESCRIZIONE DI «Karol, il grande. Storia di Giovanni Paolo II»"Questo libro - che esce postumo - è il capolavoro di Domenico Del Rio: in
esso trovano unità gli esercizi di critica e di ammirazione della figura di
papa Wojtyla che egli ha condotto per venticinque anni, con progressiva
intuizione del personaggio e con immutata felicità di scrittura... Con questo
suo capo d'opera, dunque, Domenico ci consegna tre doni: il ritratto
definitivo del papa che ha studiato per un quarto di secolo; il suo sentimento
francescano della Chiesa, non più contrapposto ma commisurato a un'avventura
pontificale straordinaria; l'identificazione orante con l'uomo Karol Wojtyla,
di cui con tanto impegno si è fatto cronista e ritrattista." (dalla prefazione
di Luigi Accattoli)
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