Mi dispiace ma non approvo e non comprendo la scelta del governo italiano e della segreteria di stato vaticana di fare incontrare il premier ed il Santo Padre. Capisco che la Santa Sede sia uno stato che intrattiene relazioni diplomatiche con le altre nazioni, ma mi sembra che si sia un tantino forzata la mano soprattutto alla luce delle recenti polemiche.
Domani si parlera' solo di questo incontro-lampo e di tutti i retroscena, veri o presunti, ignorando completamente le tematiche del viaggio del Papa nella Repubblica Ceca.
Errore mediatico...l'ennesimo!
Mi pare che la visita inizi male con la sottovalutazione della portata di una stretta di mano.
Mi dispiace ma ancora una volta non comprendo la segreteria di stato. E' pur vero che e' il governo a scegliere il rappresentante che saluta ed accoglie il Santo Padre ma, in diplomazia, si puo' far notare l'inopportunita' di certe opzioni.
R.
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26 commenti:
Che dirti Raffaella? Non approvo nemmeno io nella maniera più assoluto. Credo come dici tu che sia l'ennesomo errore commesso dalla Segreteria di Stato. C'erano altri modi ed altri momenti se questo incontro si doveva prorpio fare. Non era necessario farlo coincidere con un viaggio di portata storica. Ma, come sappiamo ormai benissimo tutto va bene pur di far passare in secondo piano, le pietre miliari di questo pontificato.
Cara Euge, difficile non approvare cio' che scrivi.
Un incontro in Vaticano fra qualche tempo poteva anche andare bene perche' non e' nostro compito giudicare chi e quando ha luogo un'udienza.
Oggi pero' mi pare proprio la giornata meno adatta.
Si mettano in rilievo le parole del Papa non queste piccole mosse politiche.
R.
Infatti!
era meglio di no, ma non ne farei un dramma.In qualsiasi posto ed epoca fosse avvenuto l'incontro ci sarebbero stati retroscena e commenti, ormai la stampa ha quella malattia lì.Inoltre nella Segreteria di Stato ragionano con altri parametri (ricordo che GPII si affacciò con Pinochet e non fu un incontro volante).Sono costretta, per non finire nella camicia di forza, a selezionare le preoccupazioni.Inoltre mi sto convincendo che lisciare il pelo per il verdo giusto alla stampa è impossibile.Come dice il cardinale Hoyos.
Gia' :-)
A proposito, avete notato che l'intervista del card. Hoyos e' stata beatamente ignorata e messa a tacere?
Ma che strano...
;-))
R.
è stata messa a tacere perchè fa il nome del cardinale Re fuori dai denti. E il cardinale Re è coccolato da sinistra, anche Golias ha un debole (o l'aveva).
L'intervista è piuttosto imbarazzante e quindi si fischietta facendo finta di niente.
Ci siamo intese perfettamente :-)
Per fortuna pero' c'e' internet che solleva i tappetini...
R.
Già......:-)))
E allora perchè non ci tiriamo le orecchie al buon cardinale Re, invece di scandalizzarci sempre del Silvio.
Anche zaccheo ne aveva fatto di brutte cose, ma gesù volle andare a casa sua.
Spessa il vangelo lo mettiamo sotto i piedi e ci arrendiamo alle diplomazie o abbiamo paura di Repubblica, Corriere.
Pensiamo bne che invece il lupo che sbrana gli agnelli è dentro il recinto e non intende uscire allo scoperto.
Buona giornata ..
Non siamo mai teneri con la curia romana, caro Anonimo, pero' c'e' il rischio che questo incontro oscuri il viaggio del Papa.
Non si tratta di diplomazia ma di strategia mediatica.
R.
Grande Raffaella,
vedi sempre un po' più in là dell'osservatore medio: anche io non sono scandalizzato dal fatto in sé del saluto/stretta di mano/colloquio etc.
Però effettivamente il "contatto" con il nostro ineffabile capo del governo sposta il focus dell'attenzione dei media sul solito versante trito e ritrito del gossip politichese, oscurando le ragioni ed il significato del viaggio di Benedetto XVI.
Sottoscrivo in pieno: ennesima cappella nella strategia mediatica.
Ma quando si ritirerà il buon p. Lombardi, e lascerà il posto a qualcuno, magari una donna, che sappia anche navigare nel mare magnum "dell'internet"??
Io propongo la nostra Raffaella!!
Luigi
Scusate, ma se il Papa avesse ritenuto inopportuno l'incontro non avrebbe potuto sottrarvisi?
Io credo di sì.
Non è un burattino nelle mani della Segreteria di Stato.
E quindi io mi fido di lui. Come sempre e in tutto. Punto.
hai ragione luigi Raffaella andrebbe benissimo!
Fabiola sono con te.
Raffaella, scusami tanto se te lo dico, ma se ti metti anche tu a trattare il Papa come un bambino sotto tutela, proprio non ci siamo.
Attenzione che il tuo bel lavoro non ti dia alla testa, perchè a far del bene è facile insuperbirsi. Prendilo come consiglio fraterno.
Qui non si tratta di comunicazione e non siamo certo noi a poter dire al Papa cosa deve o non deve fare.
Se vuoi non pubblicarmi.
Cara Sam, non mi pare di meritare un commento del genere.
Comunque, liberissima di pensarla come vuoi.
R.
Ragazzi per favore non mettiamoci a litigare tra di noi altrimenti tanti che leggono da fuori avranno motivi seri per gioire. Diranno " guardali vogliono tanto difendere e sostenere il Pontefice e poi se le danno di santa ragione tra loro" Non mi pare il caso.
Per sam: Dovrebbe essere scontato o almeno per me è così, che Raffaella non consideri nessuno un burattino nelle mani di altri; figuriamoci il Santo padre. Credo che le sue osservazioni come del resto quelle della maggior parte di noi, siano spinte dal timore che un evento non politico nella sostanza ma, solo in apparenza, possa prendere il sopravvento in modo eccessivo, sulla vera cosa importante che inizia oggi; cioè il viaggio del Pontefice. Pertanto, credo che sia giusto considerare questa mossa azzardata; poi è chiaro che il Papa essendo un Capo di Stato ed il Vicario di Cristo debba giustamente incontrare tutti è una cosa ovvia.
Quindi, onde evitare di dare ai veri nemici di Benedetto XVI un motivo in più per fare salti di gioia, deponiamo le armi e godiamoci questo viaggio di valenza storica.
Grazie.
Concordo con euge. io aggiungerei preghiamo per il Santo Padre perchè il suo viaggio porti i frutti da lui sperati.
Cara Doriana condivido!
Ragazze scusate, ma io nel merito potrei anche pensarla come voi. Ma il mio pensiero non mi interessa e lo piego alle valutazioni del Papa. Anch'io mi preoccupo di quello che la stampa può dire e non vorrei che qualcuno dicesse " guardali persino quelli che vogliono difendere e sostenere il Pontefice in questo caso gli danno torto!"
Comunque io voglio troppo bene a Raffaella e le sono troppo grata per questo Blog. Quindi non mi interessa far polemica. Anzi le sarei grata se cancellasse questi miei post. Mi interessava solo far sapere a lei la mia opinione e il mio consiglio di non dissociarci almeno qui dalle azioni del Papa.
Amiche come prima. :-)
Non c'e' problema :-)
R.
cara sam capisco il tuo punto di vista, e un pò lo condivido, ma se ci si fa un giretto sulla paginona online del corrierone (tanto x citarne uno), la notizia "il pontifice: più etica nell'economia", a cura di Vecchi è solo, diciamo così informativa, mentre per l'altra, "Berlusconi, incontro col Papa in aeroporto", con tanto di servizio fotografico, è abilitato il commentone. Come mai????
E' da ingenui non intuire su cosa si sarebbe concentrato l'interesse dell'opinione pubblicata ed è masochistico tutto ciò alla vigilia di un viaggio importante. Se si vuole veramente che ci si occupi del significato del viaggio e dei suoi contenuti, si rinunci al contorno formale. Berlusconi si sa, è ingombrante di questi tempi, sia per chi lo ama sia per chi non lo ama e qualunque cosa faccia sembra che i media non riescano ad occuparsi di altro se non di lui.
Io amo il Papa e in occasione di un viaggio apostolico vorrei vederlo in piena luce, non in penombra. Poi queste sono opinioni da blogger, discussioni tra di noi, non certo cose che arrivano al Papa
al tg1 servizio solo su berlusconi e il papa.
Appunto. Giusto porsi il problema.
Cara Raffaella, torno dopo una lunga giornata in questo post ormai "antico" e dimenticato, perchè volevo chiederti scusa del tono del mio post di sabato, a chiusura di un 'periodo no', benchè questo non mi giustifichi. Rileggendolo ora è stato effettivamente troppo duro, fermo restando lo sconcerto e il disagio che questo titolo mi provoca, sentimenti non dissimili da quelli che sia io che te proviamo ogni qual volta vediamo contestare o fraintendere o tirare per la giacchetta il Santo Padre.
Ne ho colto occasione per una riflessione pacata che vorrei condividere con te.
A mio avviso, semplificando, il tuo bellissimo Blog tiene monitorate diverse cose distinte:
1 - la reale attività del Santo Padre (suoi discorsi, scritti, interventi, azioni, etc.) in base alle fonti dirette e immediate, ovvero non mediate.
2 - Il modo in cui i collaboratori del Santo Padre comunicano le suddette attività.
3 - Il modo in cui i media (laici o cattolici) riportano - più o meno fedelmente o deformando o strumentalizzando o omettendo - la suddetta attività del Santo Padre.
4 - I giudizi del "mondo" - ovvero dei commentatori, dei gruppi e dei singoli uomini di potere e dell'"opinione pubblica" organizzata - come emergono dai media o da Internet.
5 - Il modo in cui la Chiesa - gerarchie, gruppi, movimenti, singoli - rispondono, cooperano o resistono all'attività e alle sollecitazioni del Pontefice (in base a quel che ci risulta dai media e da alcune esperienze dirette).
Ora si può dire che i punti dal 2 al 5 siano oggetto continuo di valutazioni e talora giudizi, non sempre edificanti, da parte di tutti noi. Personalmente mi sono fatta un esame di coscienza e ritengo di avere decisamente esagerato ultimamente, in termini di attenzione, di enfasi e di critica, su questi 4 punti,tutto sommato marginali e irrilevanti per il mio cammino di fede. In effetti la sola cosa che a ciascuno di noi dovrebbe importare davvero, secondo una logica non mondana, è il punto 1, cioè quello che lo Spirito Santo compie e chiede a ciascuno di noi singolarmente per mezzo del Santo Padre, Vicario di Cristo e Successore di Pietro, nella Chiesa e nella storia. Mi pare di capire che il Signore e Papa Bendetto XVI che Gli è tanto conforme, non considerino poi tanto determinanti i giudizi e le reazioni dei media, del mondo e persino della Chiesa, nel prendere le loro decisioni e nel loro operare. Mi pare anche di capire che il Vangelo di Cristo, in quanto Buon Annuncio, in quanto Verbo Incarnato, in quanto Vangelo proclamato, vissuto e praticato, è la sola vera "comunicazione" possibile da parte del Signore e di chi Gli è conforme, una comunicazione che dal Vangelo stesso sappiamo non essere particolarmente persuasiva sulla maggioranza. Le categorie della "comunicazione" che valgono per il mondo non valgono infatti per Gesù Cristo, che è stato mandato a morire in Croce da un sondaggio d'opinione, e pur tuttavia è vittorioso in eterno. Logica questa molto difficile a digerirsi ai nostri stomaci famelici d'onore in terra e tuttavia l'unica che conduce a salvezza. Io sono felice e grata che Benedetto XVI prenda le sue decisioni, parli ed agisca sempre in termini evangelici, dall'alto della sua ispirazione divina, della sua sapienza e della sua conoscenza, e non in funzione di quello che potrà dire la stampa o la gente. Per questo il punto 1, a mio avviso, non dovrebbe mai essere oggetto di contestazione da parte nostra, ma solo di comprensione, valutazione, obbedienza. Ciò, secondo alcuni, vuol dire essere retrogradi, servili, cattolici "infantili", papisti: ebbene sì e ne vado fiera! (continua)
(continua) Per tornare infine al merito del post, mi pare di capire che tu, Euge, Maria Teresa e Gemma, abbiate svolto le vostre valutazioni ritenendolo attinente a quello che io ho chiamato il punto 2, ovvero considerandolo come un atto sbagliato dei collaboratori del Papa in un'ottica di strategia della comunicazione. Fabiola ed io, invece, abbiamo pensato che il Papa abbia deciso in piena libertà e autonomia, sulla base di sue valutazioni per noi insindacabili e che non attengono ad alcuna strategia di comunicazione. Per questo sono sobbalzata sulla sedia quando ho letto che la mitica Ratzingeriana Raffaella non approvava... ma per te la bocciatura riguardava Bertone e non il Papa.
Peraltro continuo a pensare che il Papa sia responsabile di tutti gli atti da lui compiuti. Non, tuttavia, di quelli compiuti dai suoi collaboratori.
Comunque sia, mi pare che la coerenza del Papa ad andare diritto per la sua strada, senza preoccuparsi troppo dei media e della cosiddetta 'opinione pubblica', faccia prendere, per modo di dire, l’esaurimento nervoso a chi legge troppi giornali come noi, ma alla fine dia molti buoni frutti.
In effetti, i due minuti di colloquio diplomatico in aeroporto, non sono riusciti ad oscurare la splendida missione in Repubblica Ceca, dove un sacco di gente ha accolto gioiosamente il Santo Padre. Le immagini televisive parlano chiaro. E i giornali non li legge quasi più nessuno.
Christus vincit – Veritas vincit!
Scusami anche per la lunghezza.
Pax et Bonum. :-)
Nessun problema :-))
R.
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