Clicca qui per leggere l'articolo di Alessandro Montanari.
Povera Chiesa...povera la mia Chiesa! Cadono le braccia.
Insulti al Papa? Silenzio! Si interviene solo quando la pressione mediatica si fa troppo elevata.
Per fortuna, anche noi poveri ambrosiani (sara' una delusione per alcuni ma si rassegnino!), abbiamo un Papa con i fiocchi. Il resto non conta...
R.
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4 commenti:
Scusami tanto Raffaella se ti dico che sono felice di non far parte dell'arcidiocesi di Milano. Ti dirò di più. Il parroco del mio paese e quello del paese limitrofo si stanno distinguendo per la fedeltà nei riguardi del Papa. Benedetto viene citato sempre più spesso nelle omelie, nelle lettere dei parroci alla comunità, nei bollettini parrocchiali e si sta facendo un'ottimo lavoro anche per l'anno sacerdotale. Insomma mi piace pensare che il nostro Benedetto sia come un fiume carsico, che lavora sotto sotto, senza farsi notare, ma inesorabilmente "corrosivo".
Non citerò i nomi di questi parroci, per non farli incorrere in sanzioni dalla CEI, ma l'arcidiocesi è quella di Modena e so per certo che uno dei due (quarantenne) ti legge assiduamente.
Anche a Roma il Santo Padre viene citato spessissimo nelle omelie e vengono inivitti i fedeli seguire le udienze del mercoledì
Giorgio De Capitani (il ‘don’ io non ce lo metto proprio) è il tipico esempio di ‘non-prete’ che non crede (e mi permetto di dubitare che abbia mai creduto). E' una sorta di agitatore sociale che si limita al "fare" e allo "sproloquiare". Non cerca altro se non un megafono per la sua "intelligenza politico/sociale lungimirante" che, secondo lui, sa vedere oltre più di chiunque altro. Novello magistero infallibile! Auto-centrato e pavoneggiante, per un verso, politicante, fegatoso e schierato, per l’altro. Ossessionato dalle cose terrene. Da alcune cose, molto terrene, che impone obbligatoriamente ai ‘suoi’ fedeli.
Chi, meschino, non la pensa come lui, sulle cose terrene, se ne può andare dalla ‘sua’ chiesa perché, non condividendo con lui queste cose terrene, perde il diritto all’accoglienza e alle cose del “cielo”.
Che c…o gliene frega delle cose del cielo, a lui. Le cose della terra sono decisamente più importanti! Risolutive!
Non capisco. Perchè lui, non-prete, si arroga il diritto di cacciare dalla ‘sua’ chiesa chi non la pensa come lui, e il ‘suo’ cardinale della ‘sua’ chiesa (sua o di Cristo?) non può o non vuole non dico cacciarlo, ma, almeno, mandarlo in Pakistan o in Afganistan a fare gli esercizi spirituali?
Anche Cristo ha usato la frusta con chi aveva imbrattato il tempio trattandovi di affari “terreni”!
Cara Raffaella cosa ci potevamo aspettare dal Tetta?????
del resto per 20 anni e più si è andati avanti con la strategia del " volemose Bene" e questi sono i risultati.
Preti politicanti o per meglio dire, politicanti mascherati da preti.
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