giovedì 24 settembre 2009

La mancanza di incisività della Santa Sede ha condotto, oggi, a titoli fuorvianti ed offensivi verso il Papa. Complimenti!


La strana mail di padre Lombardi (atto ufficiale o opinione personale?), la scorrettezza dei media e le gravissime responsabilità della curia romana

"Fratelli coltelli": il commento di Francesco Colafemmina (che ha visionato il filmato) alla trasmissione svedese

Il testo della mail di padre Lombardi alla tv svedese (Svt via Fides et Forma)

Monitoring papale. Così una società norvegese guarda il Web per B-XVI e previene altri “casi Williamson” (Rodari)

Caso Williamson, chi sapeva e che cosa sapeva…(Tornielli...da leggere con molta, molta, attenzione)

Un'opinione sul nuovo caso Williamson (Messainlatino...da leggere, meditare e poi erigere il monumento)

Cari amici, stamattina i giornali non ci deludono...purtroppo.
Titolo di Repubblica: Il vescovo svedese rivela "Il Papa sapeva di Williamson".
Bravi! Complimenti! Sarebbe bastato che la sala stampa pretendesse una rettifica immediata dall'agenzia Ansa per evitare titoli come questo.
Ovviamente si riportano con tutta evidenza le dichiarazioni del vescovo di Stoccolma e di Kasper. In mezzo a queste due, come farcitura in un panino, la debolissima presa di posizione della Santa Sede: «È assolutamente senza fondamento affermare o anche solo insinuare che il Papa fosse stato antecedentemente informato sulle posizioni di Williamson», ha detto Lombardi.
Complimenti!
E veniamo al Corriere della sera.
Stesso motivetto anche se piu' rispettoso.
Righe e righe sulle dichiarazioni del vescovo svedese (a quando i provvedimenti del caso?).
Una sola riga, in fondo, per la dichiarazione di Lombardi.
Complimenti!
Titolo di un minitrafiletto de "La Stampa" (non c'e' articolo): «Williamson, Il Papa sapeva».
Complimenti a tutti...
Lodi ai giornali per la "professionalità" e lodi alla Santa Sede per non avere impedito questo disastro...questo ennesimo disastro comunicativo!
Ma e' chiaro...esistono killeraggi di serie A e killeraggi di serie B.
Il Papa rientra sempre nella seconda categoria. O sbaglio?
Lodi lodi e squisitezze per non avere saputo, ancora una volta, evitare dolori e ingiustizie al Santo Padre.
Questa volta pero' qualcuno ha esagerato...

Raffaella

8 commenti:

Karol ha detto...

bisogna che qualcuno paghi: il problema è trovare qualcun'altro che faccia pagare...è questo è persino più difficile!
così stiamo messi.

euge ha detto...

Il solito gioco al massacro di cui impunemente viene fatto oggetto il Papa. Colpe ? Le colpe sono esclusivamente di coloro che potevano evitarlo e non lo hanno fatto.

Alla faccia della carità cristiana e del rispetto per il Vicario di Cristo. Una vergogna incancellabile!

Karol ha detto...

interessante conoscere il parere dell'indimenticato Navarro Valls....

http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=NH7QA

euge ha detto...

Cara Raffaella,questo ennesimo attacco al Papa mi lascia veramente rattristata e con un senso di disgusto profondo. Abbiamo sempre saputo, fin dall'elezione a Pontefice, che Benedetto XVI solo perchè ratzinger non avrebbe avuto vita facile e gli episodi sono iniziati da subito con un crescendo incalzante. Quante volte tu da questo blog hai chiesto purtroppo senza ottenere, delle ferme prese di posizione dalla Santa Sede ed anche un tempestivo intervento da parte della Sala Stampa quando ce ne fosse stato bisogno. Nulla di questo è successo; quasi a confermare l'intenzione di creare un blocco di opposizxione interna contro il nostro Papa che, mi permetto di dire per questi signori è veramente troppo ma, troppo buono.
L'ultimo polverone di cui si era avuta l'avvisaglia nei giorni precedenti, è stato l'ennesimo attacco sferrato dai venerati fratelli nell'espiscopato e nel sacerdozio; tutti belli sintonizzati e tutti d'accordo per infierire sul Papa con un altro colpo basso, indegno di ciò che la Chiesa quella vera, insegna. Amore, carità cristiana e rispetto. Tutte cose che queste eminenze grigie svendono pur di fare del male al successore di Pietro. Quella mail con quella frase sul Papa mi ha colpito e ferito non poco ma, sicuramente a padre lombardi dell'amarezza dei fedeli importa poco visto come ha trattato Benedetto XVI. Ancora stamattina, mi chiedevo come è possibile che si arrivi ad una tale premeditazione, organizzazione dove nessuno vacilla neanche per un attimo una testuggine compatta pronta a marciare contro il Papa. Una cosa orrenda. Come orrendo è il silenzio di certi cardinali come Bagnasco, Vallini che non hanno neanche pensato di manifestare sostegno al Pontefice di fronte ad un simile attacco; nessuna reazione di sdegno o protesta da nessun movimento cattolico ne da Avvenire e neanche dall'Osservatore Romano. Tutti in silenzio per far capire al Papa che è solo e che qualsiasi cosa deciderà o farà loro saranno li non pronti a sostenerlo ma, pronti a farlo cadere nuovamente.
Sono veramente amareggiata e soffro per tutta questa cattiveria il diavolo ha trovato nella Curia Romana, il materiale più congeniale per le sue opere.
Povera Chiesa di Cristo, povero Benedetto XVI dolce Cristo in terra.

Anonimo ha detto...

Dio vede e provvede.

Anonimo ha detto...

Gentile signora,
sono quasi certo, a meno di un sussulto di umiltà, che questa mia mail non sarà pubblicata. Ad ogni modo ciò che scrivo è soprattutto indirizzato a lei. Non sono italiano, ma vivo in questo grande Paese da 35 anni. Lo conosco come le mie tasche. Leggo il suo commento sulla lettera di padre Lombardi alla TV svedese e ritrovo ancora una volta, ormai insopportabile, quell'arroganza dei "pochi eletti" che credono di essere gli unici a difendere il Papa mentre tutto il resto dell'umanità cattolica e non complotta contro la sua persona e la sua alta missione pastorale. Basta! signora, la smetta. Sono milioni le persone che ogni giorno e ogni istante difendono il Papa e lo fanno per fede e amore, senza nulla in cambio. Lei non è certo l'unica a difendere il Santo Padre. E poi, sappia che la lettera di padre Lombardi è ineccepibile: gli ho dico come giornalista che esercita da 40 anni. Ho capito che a Lei la lettera non piace perché probabilmente è immischiata nel modo di fare giornalismo all'italiana, accanto a tanti altri che pure Lei condanna e critica. La minestra però alla fine è la stessa.
Se lei è così brava la sfido a pubblicare la ricostruzione dell’intera vicenda di questo secondo programma della Tv svedese e a dimostrare ai lettori, fra i quali da oggi io non ci sarò più, che è una giornalista ben informata e che non è solo, come temo, un passaparola di altri.
Basta! gentile signora. Un bagno di umiltà per Lei sarebbe una buona medicina.

Raffaella ha detto...

Grazie della lezione.
Un piccolo particolare: io non sono una giornalista.
Visto che Lei non e' italiano, abbia la delicatezza di non denigrare i miei connazionali sulla base di pregiudizi che hanno poco senso.
Le assicuro che i nostri giornalisti non hanno nulla da invidiare agli stranieri.
R.

Doriana ha detto...

Gentile signora,
sono quasi certo, a meno di un sussulto di umiltà, che questa mia mail non sarà pubblicata.

Come vede caro anonimo la sua lezione che tutti abbiamo apprezzato è stata pubblicata e non tanto per una dose di umiltà che per prima è venuta a mancare proprio a lei, ma, per una questione di correttezza perchè in questo blog, si da spazio ad ogni persona che voglia esprimere il suo punto di vista anche quando, certe trascuratezze che sono sotto gli occhi di tutti, possono portare a commenti forti. La prossima volta però che decide di muovere critiche di questo tipo, lo faccia a viso aperto senza darsi dell'anonimo visto che qui ognuno di noi mette la faccia in quello che scrive.
Per finire non siamo poi un circolo di "eletti " come ci definisce tanto carinamente ed affettuosamente nel suo post ma, siamo delle persone che rimangono stupefatte ed addolorate, per i sistematici attacchi ad un Pontefice che parla chiaro e che difende rimettendoci di persona la verità sempre e comunque caricandosi di colpe non sue e che purtroppo, malgrado ciò che lei ci dice, molto raramente riceve il sostegno che merita.