mercoledì 23 settembre 2009
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Il "Papa Ratzinger blog" vuole essere un omaggio al Santo Padre, Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non si tratta di un prodotto editoriale. Qui è possibile consultare una nutrita rassegna stampa e scrivere commenti soggetti a moderazione. Il materiale contenuto in questo blog è a disposizione di chiunque, a fini di consultazione, documentazione, ricerca e studio. Esso non ha scopo di lucro. Buona navigazione.
7 commenti:
Condivido perfettamente la nota.
Rimane fermo, però, il post che ho scritto qualche ora fa.
Le affermazioni politiche possono andar bene se poi vanno specificate: se poi vengono lasciate senza specifica, come nel comunicato C.E.I., è CHIARA LA VOLONTà DI ESSERE AMBIGUI.
L'ambiguità nelle questioni di fede impedisce qualunque serio dialogo interreligioso.
Piero
Condivido quello che dice Piero. Un po' di maggior chiarezza eviterebbe poi "infortuni" successivi.
fr. A.R. a tempo opportuno....SANTO SUBITO!!
^__^
se per ogni cosa che esce dalla bocca dei vescovi occorre un'interpretazione, vuol dire che l'ambiguità c'è!
Dire che non è intenzione della Chiesa Cattolica operare "attivamente" per la conversione degli ebrei, vuol dire a mio avviso che si riconosce il primato di Dio nella conversione,"Io quando sarò innalzato attirerò tutti a me", "Nessuno può venire a me se non l'attira il Padre", ecc
La chiesa chiede di poter predicare e testimoniare liberamente, poi il resto lo fa Dio: alla persona sta aderire o no.
Quindi io credo che il concetto di Bagnasco sotto questo aspetto, evangelicamente esatto; certo, dovendosi muovere in diplomazia, tutto diventa ambiguo, detto con parole che poi ognuno interpreta a modo suo e a vantaggio della propria causa!
Poi, in verità, credo che oggigiorno non sia nemmeno necessario andare a predicare agli ebrei: sono talmente attenti a cogliere il benchè minimo accenno al loro popolo e alle loro questioni, che a me sembra seguano spontaneamente, liberamente e attentamente in ogni fiato ciò che il Santo Padre dice.
Siamo felici, allora, che il vangelo sta arrivando a loro come voleva il Cristo.
Poi sta a loro corrispondere o meno.
Io incomincio a pensare che ci sia un mistero nel rapporto con gli ebrei: Gesù ha detto che è stato inviato per predicare a loro; quasi tutta l'informazione, in buona parte manipolata, oggigiorno è in mano loro (mi si permetta di dire ciò che tutti vediamo; mi sembra, se non sbaglio, che perfino Vian dell'Oss Rom lo sia); mentre quindi si fa polemica sui media per la cattiva informazione sulle parole del papa, si tiene viva l'attenzione sulla chiesa e intanto il messaggio del Vangelo in questo modo viene quotidianamente riproposto e si impedisce che venga ignorato dal mondo.
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