giovedì 3 settembre 2009

NUOVO ATTACCO A PAPA BENEDETTO SU RAINEWS24 E RAITRE

Il direttore di Limes, Caracciolo, accusa il Papa di pessimismo. Il suo predecessore invece sarebbe stato ottimista.
Sono stanca di questo continuo stillicidio di punzecchiature al Papa da parte della Rai. Cambio subito canale. Ciascuno dica o faccia cio' che vuole sul servizio pubblico, finanziato dal canone (cioe' anche da me, cattolica!), ma io non sono tenuta a sorbirmi continui confronti fra Pontefici dai quali, chissa' come mai, e' sempre Papa Benedetto ad uscirne male. Non c'e' obiettivita' nell'informazione perche' non c'e' mai nessuno che possa fare da contraltare alle accuse rivolte al Santo Padre. Noto pero' con un certo entusiasmo che i giornalisti non possono fare a meno di occuparsi di Benedetto XVI. Chissa' come mai...

R.

26 commenti:

a. ha detto...

abbiamo visto dove ha portato la chiesa il presunto ottimismo di wojtyla.
fosse stato un pò più pessimista magari avrebbe perso meno fedeli e ci sarebbe stata meno sporcizia.
ricordiamoci che tutto quello che sta succedendo deriva dalla gestione precedente.

Raffaella ha detto...

Tengo a precisare che Papa Benedetto non e' affatto un pessimista. Come puo' esserlo il Papa delle encicliche sull'amore, sulla speranza e sulla carita'?
Benedetto XVI e' semplicemente realista, ecco perche' e' ed e' stato in piu' occasioni profetico.
R.

sonny ha detto...

Tornando al discorso Rai, non oso immaginare come sarà la telecronaca della prossima visita a Viterbo, visto e considerato il marasma di questa settimana. Penso a come verrà impostato il tutto e mi viene già il mal di pancia.Fortunatamente sarò a Viterbo. Riguardo a Mineo....no comment!!

Anonimo ha detto...

tutte frasi fatte, ad effetto, come quella che questo Papa penserebbe "più al sacro che al santo". Cosa vuol dire? E' solo fumo... siamo arcistufi di slogan vuoti, chi vuole rendersi credibile nel dibattito culturale lo faccia citando i testi e stando alla realtà dei fatti

don Marco (conad) ha detto...

Cara Raffa, sai chi di solito fa paragoni e confronti? Chi non è capace di vedere, capire, leggere.
Perchè non fare un confronto con.... che so..... Paolo VI oppure Pio IX o Celestino V?
Non ho mai capito il senso di questo tipo di confronti; mi sembra la mia mamma quando va al supermercato a comprare quel che serve e fa il confronto sui prezzi per risparmiare!!!
Caro Caracciolo sulle persone non si deve risparmiare, anzi, legga e studi Benedetto XVI e vedrà che non le occorre alcun confronto

don Marco (iereus) ha detto...

Caro Anonimo delle 8,12 tu pensi che Caracciolo conosca la distinzione teologica tra sacro e santo? Non pensi che sia stato imboccato? Magari a qualche cena di qualche immncabile monsignore buggerato!!

gianniz ha detto...

Proprio perchè realista, Papa Benedetto non può non essere fortemente preoccupato, e, un po', pessimista. Guarda i problemi, dritto nel cuore di questi, li conosce tutti, senza dimenticanze. Non può non essere preoccupato!
O si preferirebbe un Papa ingenuo e irresponsabile?
Ma non si ferma a contemplare, passivamente, questo scenario pietoso. Va per la sua strada. Tenendo ben fissi gli occhi al "cielo" e agli insegnamenti che da lì provengono, combatte con le sue armi. Le sua fede, la sua speranza, la sua carità. Con l'esempio e la parola. Richiama i fondamenti della Fede come "via" per la salvezza (in senso concreto anche e non solo figurato) prendendo a modello Gesù Cristo, il Vangelo e la Sapienza di due mila anni. Ogni sua parola contiene questa Parola.

Cosa si vuole di più?
Fa il Papa (non il Presidente della Repubblica delle banane)!
Va per la sua strada mirando diritto al cuore della gente (almeno a quella che ha orecchie per ascoltare).
Guida la Chiesa, che come disse, indimenticabilmente, sembra "una barca che fa acqua da tutte le parti", sul punto di "affondare", quasi ricoperta dalla "sporcizia" di tanti, forse di troppi, suoi uomini. Cosa fa un "capitano" che vuole salvare la sua "barca"?
Non può che incitare i "marinai" a pulirla dalla sporcizia e a ripararne le falle.
Tiene, inoltre, lo "zenit" e indica la rotta che serve ad arrivare in porto.
Questo può e deve fare!

Raffaella ha detto...

Caro Don Marco, prendo appunti sulla sue spiegazioni circa il confronto :-)
Grazie!
Ehm...ammetto che anche io quando faccio la spesa confronto marche e prezzi ;-)
R.

Karol ha detto...

ma no, erano gli stessi che accusavano Giovanni Paolo II di integralismo, fondamentalismo e chiusura alla modernità....tranquilli, il giochino per cui il Papa precedente è sempre migliore (da defunto) è pratica consueta tra questi "laici" alle vongole (farisei ipocriti, Dio ne scampi).

don Marco (economista) ha detto...

Lo so cara Raffa, ma penso, con fondatezza, che non si trovi il Santo Padre al supermercato con la scritta prendi 2 e paghi 3 :-)))

Raffaella ha detto...

Gia', secondo me il Santo Padre lascia sullo scaffale cio' che e' superfluo e compra solo prodotti di qualita' :-)
R.

Anonimo ha detto...

Domenica mattina troveremo il duetto Vialli - De carli che parleranno più del papa.
Non sentiremo un canto, nè avremo attimi di silenzio.
Bla, bla, bla De Carli e Vialli, e magari Vito Mancuso, Melloni, e commenti del Card. Martini.

Che bello!!!!!
Alla fine sarà tutto studiato per parlare di benedetto XVI solo sulle cose che convengono aloro e non su tutti i discorsi..........
E rimpiangeranno come sempre il grande Giovanni Paolo II.
Stop passo!

Matz ha detto...

Già leggendo la catechesi di ieri si capisce che Benedetto XVI non può essere definito pessimista. Chi lo definisce pessimista vuol dire che perde di vista la dimensione spirituale delle sue parole.

Il vero pessimista probabilmente è chi vede il Papa tale

Anonimo ha detto...

C’è da chiedersi come mai un Papa “pessimista” sia sempre col sorriso sulle labbra; infonda serenità, coraggio. Ricordiamo, p. es., la dichiarazione rilasciata da una persona ( vittima nell’infanzia di abusi sessuali da parte di un prete pedofilo) dopo l’incontro con Benedetto XVI durante il viaggio negli Stati Uniti : si diceva “rinata” alla speranza ( il fatto è stato riportato su “Avvenire”…per i “Giornaloni” era cosa scomoda). Come può un pessimista, dopo un breve e unico incontro, “capovolgere” la visione di una vita segnata per sempre da una ferita difficilmente rimarginabile? Ci sarebbero tante altre storie…
Stiamo attenti, però, alle influenti “finezze” mediatiche di alcuni giornalisti: il Papa incarna un “Messaggio”, cioè la presenza del Signore nella storia. Dipingere in determinati modi il Papa che vive di tale “Messaggio” e lo testimonia significa voler, in modo indiretto, screditare la Chiesa e la sua fede cristiana come roba da retrogradi, repressi, alienati,etc…
E’ vero che a volte c’è un “rimpiangere i tempi passati” quando si tessono le lodi a Papa Wojtyla. Certamente “Karol il grande” merita lodi e venerazione, però mi domando: il Giovanni Paolo II super- esaltato è realmente considerato il Vicario di Cristo oppure è un “mito” degli entusiasmi adolescenziali che può suscitare una qualsiasi “Star”? La mitizzazione di quest’uomo di Dio ha dato di lui un’immagine non autentica : la gioia cristiana per i testimoni del Risorto non è quella degli stadi!! Ricordiamo anche gli articoli giornalistici, a inizio Pontificato, sul “Pastore tedesco” , sull’intransigente “Panzer- Kardinal”? Quando Benedetto XVI si è mostrato qual è veramente entrando nel cuore della gente….i giornali han dovuto fare “marcia indietro”! Diamo tempo al tempo…e la verità si farà strada da sé per Caracciolo e per tutti coloro che la pensano come lui. Grazie!

Anonimo ha detto...

sono d'accordo con Karol. Adesso GPII è migliore di BXVI perchè è morto e quindi secondo loro è innocuo, visto, poi, che viene citato solo per le sue "romanticherie" (diciamo così) e mai per il suo magistero. Io cmq credo che i due papi siano davvero entrambi arrivati nel posto giusto al momento giusto (del resto li ha scelti lo Spirito Santo!); credo che GPII negli anni 80 e 90 fosse necessario alla Chiesa, perchè con il suo carisma ha saputo riavvicinare tanti giovani e tanti cristiani in generale che altrimenti si sarebbero dispersi dietro le teorie sessantottine (cosa purtroppo accaduta a diversi preti); dopo però è arrivato BXVI a confermare tutti quanti nella fede, a ricordarci che il fondamento della Chiesa è Gesù e che a Lui dobbiamo pienamente aderire se vogliamo dirci cristiani e se vogliamo trovare la vera felicità. Maria Pia

Anonimo ha detto...

Secondo me il più grande problema italiano è il numero eccessivo di giornalisti e giornali (quasi tutti finanziati dallo stato).Così hanno tutti, meno la Settimana enigmistica, la sindrome di "Prima Pagina" (il film di Wilder).Saluti, Eufemia

gemma ha detto...

Incredibile...critichiamo certi uomini politici, colpevoli di coprire i problemi col finto ottimismo e poi ce la si prende con il pessimismo del Papa, che altro non è come ha già detto qualcuno che sano realismo
Che ne è della chiesa trionfale sbandierata ai quattri venti. C'era così tanto da cantare, ballare e stare allegri?

comunque, a proposito del tre per due, ora siamo al "se fossi Papa.."
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=379424

Anonimo ha detto...

Per Gemma, a me l'articolo di Veneziani è piaciuto, anche se prende qualche scorciatoia.Mi sembra che quasi tutti i progressisti abbiano vite private irreprensibili ma abbiano spesso magnificato i pubblici vizi (divorzio, aborto,droga libera, desiderare la roba altrui, disonorare il padre, ecc.). Ciò consentiva loro di mantenere il potere mentre il volgo abbrutiva. Che qualche bruto pretenda di governare al loro posto, sembra inconcepibile.Saluti, Eufemia

Anonimo ha detto...

forse la chiesa dell'ottimismo che vogliono alcuni è quella del tutto va bene, tutto fa brodo...

don Marco (futuro papa) ha detto...

Raffa hai incrociato il Papa al supermercato?? Lo dici ora? argh argh argh
E' vero che ha atteso il suo turno ed ha chiesto di rispettare le precedenze all'Ospedale di Aosta....ma adesso trovarlo al supermercato mi pare un po' troppo.
Sottoscrivo il post di Karol.

Gemma, il se fossi papa lo dicono solo gli imbecilli e i criticoni da salotto. Mandiamoli a fare il loro lavoro e vediamo come se la cavano, quanto al diventare Pontefice, lasciamo che lo decida il Padreterno che le scelte le sa fare moooooooooooolto meglio di certi suoi dipendenti :)))

Raffaella ha detto...

Caro Don Marco, l'ho incrociato stamattina...lui comprava VENEZIANE (da me di chiama cosi' il pane dolce), io maglioni INFLETRITI :-))
Che spiritosa...mi darei uno schiaffo da me stessa...
R.

Don Marco (panettiere) ha detto...

hahahahahahaha grande Raffa.
In mezzo a tanto squallore una buona risata non guasta, anzi aiuta a guardare avanti

Fabiola ha detto...

D'accordo su quasi tutto.
Solo un appunto: Giovanni Paolo II non ha alcuna responsabilità, ovviamente, se questi "sepolcri imbiancati" (laici o ecclesiastici)non smettono di designarlo "vincitore" in un improponibile confronto con Benedetto, per il solo motivo di essere ormai un Papa defunto. Fu prorio Giovanni Paolo II a portare a Roma il cardinal Ratzinger e a farne il pilastro e l'amico ddel suo Pontificato. Dimostrandosi anche cos' davvero "grande".

Anonimo ha detto...

anonimo della 10.33, i giornaloni hanno fatto "marcia indietro" nell'attaccare Benedetto?? E da quando?

Anonimo ha detto...

Per anonimo delle 13.48.
Non volevo dire che Benedetto XVI non sia più nel "mirino" delle contestazioni e delle false accuse giornalistiche o che i giornali abbiano fatto il "mea culpa"; su questo hai pienamente ragione. Volevo solo rilevare come alcuni quotidiani, a distanza di tempo,non hanno più "dipinto" Papa Ratzinger come "l'intransigente inquisitore" chiuso al dialogo (soprattutto dopo il caso Boff); il "bollatore di eresie"; il "tedesco aggressivo, dal portamento fiero che porta la croce come una spada"( quest'ultima citazione l'ho presa dal libro "Rapporto sulla fede" di Messori). Citazioni "riciclate" nel corso degli anni. Riporto, p. es., una dichiarazione che fece sul Papa un anti- clericale per antonomasia come Paolo Flores d'Arcais ( direttore di Micromega)quando era esploso il caso "Sapienza" ( se non erro era sul CorSera): in quanto Papa teologo...era oscurantista. Come persona, disse, è "squisita". Riportare altri esempi precisi su quattro anni di pontificato ...mi riesce difficile. Questi "cambiamenti" sono in riferimento allo "stile" personale...il resto, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti. Credo che Caracciolo abbia dipinto il Papa come "pessimista" facendo riferimento alla sua personalità. Ma questa è un'insinuazione che si smentisce da sè. Grazie per l'osservazione.

euge ha detto...

"Fu prorio Giovanni Paolo II a portare a Roma il cardinal Ratzinger e a farne il pilastro e l'amico ddel suo Pontificato. Dimostrandosi anche cos' davvero "grande"."

Cara Fabiola è vero quello che dici in questa parte del tuo post.
io direi " amico fidato" l'unico appunto di cui Giovanni Paolo II si fidava l'unico che voleva veramente come suo stretto collaboratore. Per questo biasimo tutti coloro che ripetutamente mettono a confronto due persone che hanno fatto della loro sincera stima ed amicizia reciproca, una forza.
Chi giudica le persone mettendole a confronto, non può essere preso in considerazione visto che, secondo una mia opinione, il confronto tra due persone è una cosa veramente deprecabile.