sabato 25 aprile 2009

Torte per il Papa: «Il vostro lavoro è un'arte». Il dono degli studenti dell'Alberghiero a Benedetto XVI per l'82° compleanno. «Che emozione»


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Torte per il Papa: «Il vostro lavoro è un'arte»

Il dono degli studenti dell'Alberghiero a Benedetto XVI per l'82° compleanno. «Che emozione»

Giovanni Ghisalberti

«Una grande emozione durata pochi secondi, ma intensissima e indescrivibile».
Così Andrea Beretta di Calusco e Luca Angioletti di Bonate Sopra, studenti all'Alberghiero di San Pellegrino, descrivono l'incontro avuto mercoledì scorso con Papa Benedetto XVI, in piazza San Pietro a Roma.
I due diciassettenni, in rappresentanza della scuola della Valle Brembana, hanno donato al Papa due torte, una per l'82° compleanno (che ricorreva il 16 aprile) e una per l'inizio del quinto anno di pontificato (lo scorso 19 aprile).
L'incontro con gli studenti è avvenuto durante l'udienza mattutina delle 10,30, in una piazza San Pietro gremita di fedeli provenienti da tutto il mondo. E tra loro c'erano le tre classi, una sessantina di studenti, dell'istituto alberghiero di San Pellegrino: la quarta A dell'indirizzo ristorativo e le terze A e D di cucina, accompagnate dai docenti di religione don Francesco Mangili (vicario locale di Selvino-Serina) e don Pierangelo Redondi (parroco di Rigosa e Ambriola), di francese Celestino Strano e di matematica Giuseppina Dattilo.
«Eravamo in gita scolastica (i ragazzi sono rientrati nella notte tra il 23 e il 24 aprile, ndr) e insieme alla dirigenza della scuola - spiega don Redondi - si è deciso di inserire nel programma anche l'incontro con Benedetto XVI, visto che il 22 aprile c'era l'udienza pubblica.
Era la prima udienza che il Papa teneva dopo il suo compleanno e l'inizio del quinto anno di pontificato. La piazza era piena di fedeli arrivati dal tutto il mondo e l'emozione dei ragazzi è stata grande.
Il Papa ci ha salutati nel discorso iniziale, citando la nostra scuola insieme ad altri gruppi presenti. Quindi, a conclusione dei saluti, si è avvicinato alle transenne alla sua destra. Qui c'eravamo anche noi, in prima fila». Benedetto XVI, accompagnato dal segretario personale monsignor Georg Gänswein e dal prefetto della casa pontificia monsignor James Harvey, ha iniziato a ricevere i doni da personalità e associazioni italiane e straniere. Tra loro, quindi, i due studenti bergamaschi, rappresentanti dell'Alberghiero di San Pellegrino.
Andrea Beretta e Luca Angioletti, con la divisa da cuochi della scuola, hanno consegnato ciascuno una torta di cioccolato.
«Abbiamo aperto le scatole con i dolci davanti al Papa - racconta Luca Angioletti -. Lui ha apprezzato il nostro dono dicendo che le torte erano belle, ci ha fatto i complimenti, ha detto che il nostro lavoro era come un'arte. Abbiamo ricambiato i ringraziamenti, quindi il suo segretario ha preso in consegna le torte. Sono stati momenti brevissimi, pochi secondi, ma intensissimi. E l'emozione era tanta».
Emozionatissimi erano i due ragazzi che hanno portato le torte ma la gioia è stata grande anche per gli altri studenti che hanno preso parte all'udienza.
«Si sono sentiti citati dal Papa - prosegue don Pierangelo Redondi - e, questo, per loro, è stato bellissimo. I nostri ragazzi hanno capito l'importanza dell'incontro e della persona che avevano davanti, hanno percepito che quello era un momento significativo anche per loro. E ogni gita scolastica, a Roma, dovrebbe includere l'incontro col Papa. Un incontro per il quale dobbiamo ringraziare la nostra preside Silvana Nespoli, che ci ha sempre sostenuto nell'iniziativa, e monsignor Maurizio Malvestiti, capo ufficio della Congregazione per le Chiese orientali».

© Copyright Eco di Bergamo, 25 aprile 2009

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