lunedì 27 aprile 2009

Il Papa in Abruzzo: il programma dettagliato descritto dal Sir


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VISITA DEL PAPA IN ABRUZZO: SERVIZIO DI SKY

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PAPA IN ABRUZZO: LA SOSTA ALLA BASILICA DELLA “PERDONANZA” DI CELESTINO V

Salvo imprevisti il Papa domani, durante la visita alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto, renderà omaggio alla tomba di Celestino V, nella basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila. Il 28 e il 29 agosto di ogni anno a L’Aquila si rinnova il rito della “Perdonanza”, l’indulgenza plenaria perpetua che Celestino V concesse, la sera stessa della sua incoronazione a pontefice.
Indulgenza in base alla quale quanti confessati e sinceramente pentiti, dai vespri del 28 agosto fino ai vespri del giorno 29, avessero visitato devotamente la basilica di Collemaggio, avrebbero ricevuto contemporaneamente la remissione dei peccati e l’assoluzione dalla pena.
Fino ad allora, l’indulgenza plenaria era stata concessa solo a favore dei crociati in partenza per la Terra Santa e ai pellegrini che si recavano alla Porziuncola di Assisi. Appannaggio per lo più dei ricchi, che in cambio di sostanziose elemosine avrebbero ottenuto almeno la remissione parziale dei peccati, a L’Aquila il Perdono sarebbe stato rinnovato annualmente e concesso anche a poveri e diseredati.
La cerimonia del Perdono, solo con termine moderno chiamata Perdonanza, s’arricchì particolarmente dopo il 1327, quando le spoglie di Celestino furono traslate da Ferentino (Fr), dove erano conservate, a Collemaggio e le sue reliquie mostrate al popolo.

PAPA IN ABRUZZO: LA “MADONNA DI ROIO” E IL CROCIFISSO DELLE “ANIME SANTE”

Domani, come da programma, il Papa concluderà la visita in Abruzzo a Coppito, dove sarà portata la statua della Madonna di Roio, ai cui piedi deporrà una rosa d'oro. Sul palco sarà installato anche il crocifisso settecentesco recuperato dalla chiesa delle Anime Sante dai vigili del fuoco. Per quanto riguarda la statua della Madonna, un'antica leggenda racconta che un pastore oriundo di Lucoli, avendo smarrito il gregge affidato alla sua custodia e temendo un gran castigo dai suoi padroni, supplicò la Vergine perché lo soccorresse in quella situazione. La Madonna gli apparve in forma di una donna con il Gesù fra le braccia e gli disse dove si erano rifugiate le sue pecorelle. Ritrovato il gregge nel posto indicato dalla Vergine, il giovane riferì il prodigio agli altri pastori. Mossi tutti da forte curiosità, si recarono in quel luogo e trovarono una statua in grandezza naturale, uguale a quella che il pastore aveva scorto nell'ignota Signora che gli apparve. Nel dicembre 1578 i pastori presero la statua con venerazione e la portarono nella loro capanna con la ferma intenzione di collocarla in una qualsiasi chiesa di Lucoli. In primavera, tempo in cui dalla Puglia si faceva ritorno nelle montagne d'Abruzzo, i pastori collocarono la miracolosa statua su un mulo, si avviarono per far rientro dalla transumanza.
I pastori, arrivati dopo alcuni giorni di viaggio presso la croce del castello di Roio, davanti alla chiesa di San Leonardo, il mulo piegò le ginocchia e non volle più proseguire, dando così, la Madonna, un primo segno ai pastori del luogo dove voleva essere collocata. La statua fu portata a spalla fino a Lucoli e la deposero nell'Abbazia di San Giovanni. La mattina seguente la statua miracolosa non era più li: prodigiosamente se ne era tornata a Roio, vicino al luogo dove si era prostrato il mulo. E fu allora che gli abitanti di Roio lieti di così prezioso tesoro edificarono in onore della Madonna il grazioso ed artistico Santuario intitolato Santa Maria della Croce. L'evento più memorabile che ha onorato la Madonna è stata la visita al Santuario di Giovanni Paolo II in occasione dell'anno centenario Bernardiniano, il 30 agosto 1980. Nel vasto piazzale antistante il Santuario, il Papa s'incontrò con diverse migliaia di giovani, convenuti dai più remoti paesi dell'Abruzzo e del Molise. Accolto dai canti dei giovani e dal loro entusiasmo, il Santo Padre si disse felice di essere in mezzo a loro e li esortò a vivere la loro giovinezza nell'impegno costante della coerenza cristiana.

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