mercoledì 23 settembre 2009

Il comunicato del vescovo di Stoccolma sulla trasmissione in onda stasera sul "caso" Williamson" (Angela Ambrogetti)

Grazie al sapiente lavoro della vaticanista Angela Ambrogetti leggiamo il comunicato del vescovo di Stoccolma a proposito della trasmissione di stasera sul "caso" Williamson.
Ciascuno ovviamente sara' chiamato a rispondere di eventuali omissioni. Il quadro che esce da questo comunicato e' desolante.
Il vescovo svedese e' chiaramente ostile al rientro nella Chiesa dei Lefebvriani e da' quasi l'impressione che la dottrina cattolica sia nata con il Concilio. Non e' cosi', ma non e' questo che ci interessa. Se cio' che scrive il vescovo corrisponde a verita', qualcuno in curia ha commesso parecchi errori. E' tempo che faccia un passo avanti per assumersi le proprie responsabilita'.
Quanto al suddetto vescovo, gli consiglierei di prendere ad esempio il Santo Padre e non il classico parroco manzoniano.

Segue il commento di Angela Ambrogetti e la traduzione del comunicato del vescovo. Grazie ancora
:-)
R.

Il ritorno del "caso Wiliamson": il comunicato del vescovo Arborelius

postato da angelambrogetti [23/09/2009 10:33]

Mentre il cardinale Bagnasco, grazie alla mediazione di Sant' Egidio, ricuce con gli ebrei italiani che confermano la partecipazione alla giornata di preghiera comune del 17 gennaio, dalla Svezia arrivano nuovi dettagli sul caso Williamson. E non tanto dal programma che questa sera Svt trasmetterà anche via internet con una serie di interviste che portano a pensare che la comunicazione in Curia on funziona. Le informazioni arrivano direttamente dalla diocesi di Stoccolma.
Al di là di fantomatiche e assurde idee di complotti, è appunto lo sfilacciamento del sistema di comunicazione interna alla Chiesa, o la superficialità a creare dei veri e propri attacchi.
E' sottile il confine tra complotto e sciatteria.
Ecco allora il testo del comunicato stampa che il vescovo Anders Arborelius ha pubblicato sul sito diocesano.

"Questo inverno la Chiesa ha attraversato un periodo molto duro quando il papa ha revocato la scomunica dei vescovi della fraternità sacerdotale di S. Pio X solo pochi giorni dopo che uno di loro, Richard Williamson, aveva negato la Shoah nel programma televisivo "Uppdrag granskning".

Molti, sia dentro che fuori la Chiesa, quella volta sono giunti ad una conclusione sbagliata, cioè che la Chiesa approvava opinioni antisemitiche e rinnegava la chiara affermazione da parte del Concilio Vaticano II su libertà religiosa, ecumenismo e dialogo interreligioso.

Il papa stesso ha chiarito che le cose non stavano così in una lettera ai vescovi cattolici a marzo.

Per essere del tutto riconciliata con la Chiesa cattolica, SSPX deve prendere le distanze dalle affermazioni di Williamson e accettare il magistero della Chiesa così come è stato annunciato dal Concilio Vaticano II e da tutti i papi dopo il Concilio.

Il 23 settembre, "Uppdrag granskning" trasmetterà un programma in cui si racconta cosa è successo da questo inverno, e cosa si sapeva in Vaticano prima della revoca della scomunica.

Nel programma si vedrà che noi alla diocesi cattolica di Stoccolma, come facciamo sempre, abbiamo inoltrato le informazioni in nostro possesso su SSPX e Richard Williamson, e anche il contenuto dell'intervista di Uppdrag granskning con lui, ai rappresentanti del Vaticano.

Tengo a sottolineare che abitualmente inviamo informazioni su questioni che riguardano la Chiesa al Vaticano, e che non si tratta di nulla di eccezionale in questo caso.

Voglio anche sottolineare la mia convinzione, che una cosa positiva emersa questa primavera, è che ognuno di noi ha dovuto chiarire la propria posizione.

Il papa e il Vaticano hanno chiesto che Richard Williamson e SSPX con chiarezza e forza prendano le distanze dal negazionismo e chiedano perdono per aver negato la Shoah. Questo non è ancora successo, almeno non per quanto riguarda Williamson.

Né abbiamo visto nei rappresentanti di SSPX quella apertura e umiltà che sono necessarie per i colloqui che si terranno a ottobre in vista di una riconciliazione. Purtroppo il loro superiore generale, il vescovo Bernard Fellay ha detto a luglio che non ritengono di dover venire incontro o dimostrare disponibilità al compromesso quando si tratta delle differenze centrali tra le posizioni della gerarchia della Chiesa cattolica e SSPX. http://www.cfnews.org/bishopfellay-090731.htm

Dobbiamo tutti pregare e chiedere che lo Spirito Santo ci guidi, e ricordare che Cristo non abbandonerà mai la sua Chiesa.

+ Anders Arborelius OCD

http://www.angelambrogetti.org/

16 commenti:

mariateresa ha detto...

sembra proprio che il vescovo di Stoccolma se la faccia addosso e che dal nunzio a Stoccolma in poi si sia formato, come dire, un bucanino.O una voragine. Ancora una volta si arriva alla Segreteria di Stato. Come nel caso della nomina a vescovo in Polonia di una persona coinvolta con il vecchio regime comunista. Si può dire, sempre a livello di chiacchere s'intende, che nella Segreteria di Stato c'è qualcuno che desidera ardentemente che Bertone faccia la figura da bertoldo.Non credo che la preoccupazione di chi smuove questo buano sia la santità e trasparenza nella Chiesa e nemmeno Williamson e i suoi deliri, ma tirare siluri dritti dritti su bersagli precisi.
Sarebbe meglio, io credo, fare la voce grossa in Sala Stampa (magari con degli argomenti)perchè limitarsi a dire "è ovvio che non è vero" come fa padre Lombardi è una risposta un po' magrolina.
Possiamo scommettere una cena che la cosa verrà ripresa dalla stampa tedesca con l'abituale amabilità, poi da Golias poi dal solito circuito di virtuosi moralizzatori.
Se ne parlerà per un po' e poi a nanna. Ma sono tutti segnali, anzi conferme, di chi sono gli attori di questi polveroni.
Non è il momento, in Sala Stampa, per indossare il pannolone.

Raffaella ha detto...

Bollo, controbollo e sottoscrivo!
Il vescovo di Stoccolma e un noto cardinale escono malissimo da questa vicenda, ma questa e' l'occasione per la sala stampa di tirare fuori gli attributi (passatemi l'espressione).
O vogliamo che questa ennesima bordata rovini il viaggio del Papa a Praga?
Forza!!! Giu' dalla paglia e dall'ovatta!
R.

Anonimo ha detto...

Appunto, Raffa. Chi ha combinato questo casino deve ammetterlo e scusarsi. In primis con il Santo Padre.
Considerando che la trasmissione di questa sera si prospetta come un j'accuse, è probabile che il comunicato del vescovo miri a parare le spalle al medesimo, in vista delle auspicabili reazioni.
Comunque, al di là delle deprecabili posizioni di Williamson, sono convinta che si sarebbero trovate altre motivazioni per cercare di impedire il rientro dei Lefebvriani.
Alessia

Caterina63 ha detto...

Leggo:

Molti, sia dentro che fuori la Chiesa, quella volta sono giunti ad una conclusione sbagliata, cioè che la Chiesa approvava opinioni antisemitiche e rinnegava la chiara affermazione da parte del Concilio Vaticano II su libertà religiosa, ecumenismo e dialogo interreligioso.

********************

Vabbè dai....questa è pura MALAFEDE... che la gente abbia creduto ad un consenso antisemita da parte della Chiesa è davvero una grande MENZOGNA sapendo di mentire....
Se ciò è accaduto è dovuto semmai ALL'INCAPACITA' DEI VESCOVI di gestire la situazione e che invece di gettare acqua sul fuoco, LO ALIMENTARONO solo perchè odiano la FSSPX, la temono perchè sanno bene che su talune acusse di false interpretazioni dottrinali dopo il Concilio, sono verissime....

Questi Vescovi VOGLIONO UNA CHIESA NUOVA CHE NON ABBIA NULLA DA SPARTIRE CON IL SUO PASSATO...è ovvio che la gente, confusa ed istruita in termini ambigui circa la Chiesa di sempre, attribuisce a Roma ogni colpa, e sostiene una colpa l'aver tolto una ingiusta scomunica che fu davvero una delle pagine più tristi della nostra storia dopo il Concilio al momento che il Papa con il MP ha sostenuto la battaglia lefebvriana in difesa della Messa antica....

I Vescovi MENTONO...e questo è gravissimo...non sono capaci di dire apertamente che non amano la Riforma di Benedetto XVI ed ecco allora che cercano continuamente appigli per giustificare i loro interventi contro Roma...

Che Roma poi abbia le sue responsabilità lo sappiamo bene, e studiando un pò la storia della Chiesa, in passato le cose non andavano meglio ^__^
TUTTI I PONTEFICI per esempio, nei loro Documenti ufficiali NON hanno MAI perseguitato gli Ebrei, san Pio V era così amico del Rabbino di Roma che questi alla fine si convertì come è accaduto con Pio XII...ma ne potremo citare altri...
Nel 1247, a Valreas, nuova accusa di omicidio rituale per gli ebrei: gli ebrei si appellano al Papa
Innocenzo IV condanna la falsa accusa in termini precisi con una Bolla papale
. Papi come Innocenzo IV, Gregorio IX, Gregorio X, Martino V e Niccolò V si opposero espressamente alla falsa credenza nell'omicidio rituale e non esiste alcun Pontefice che abbia sostenuto il contrario...


Con l'arrivo della peste in Europa nasce il secondo mito: sono gli ebrei che diffondono la malattia. Fin dalla primavera del 1348 il percorso della peste è accompagnato dalle sollevazioni popolari contro gli ebrei. La Chiesa, con Clemente VI, condanna con molta forza, nel luglio del 1348 e nell'ottobre dello stesso anno, anche questa falsa credenza....e potremo continuare, ma appare evidente che molti Vescovi NON conoscono la storia della Chiesa o peggio, la boigottano...

La Shoah NON è un dogma di fede, è solo un problema etico e morale che non può essere usato per dividere i fedeli...

Oggi è san Padre Pio, chiediamogli di intercedere affinchè possano sorgere VESCOVI SANTI E MARTIRI...
Amen!

Raffaella ha detto...

Si', la presa di posizione del vescovo mira in primo luogo a giustificare se stesso.
Ma se davvero aveva avvertito per tempo il Vaticano, vorremmo sapere dove e' finito il fax e soprattutto chi l'ha ricevuto.
Non mi pare ci voglia un genio per scoprirlo.
R.

Anonimo ha detto...

E' incredibile la sudditanza che molti vescovi europei mostrano per i media.
Hanno proprio una fifa matta di dire qualcosa che produrrà nei loro confronti delle critiche.
Tanti piccoli don Abbondio timorosi verso il don Rodrigo di turno.
Non ci resta che pregare.

Antonio

Anonimo ha detto...

Però che tempismo il comunicato del vescovo! Che qualcuno lo abbia avvertito che dai blog si era iniziato a rumoreggiare al suo indirizzo e a quello di un noto porporato?
Alessia

gianniz ha detto...

Eh, sì! Per buona parte dei vescovi (e dei cardinali) il primo obbligo è quello di parare se stessi, come dei bravi scolaretti, nascosti dietro la lavagna. E di puntare il dito. "Il mio compitino io l'ho fatto. La colpa non è mia. Non sono stato io. E' stato lui!"

E sforzarsi di uscire dalla logica del proprio piccolo interesse per identificarsi in qualcosa di più grande? Mai eh?

gianniz ha detto...

Il vescovo di Stoccolma, però, il comunicato l'ha fatto, pur non avendo, probabilmente, una ben fornita sala stampa.
E la Santa Sede? La sala stampa ce l'ha?
Sveglia! Se ci siete, battete un colpo!
O... non sapete scrivere?

Anonimo ha detto...

Vedi anche:
http://www.asca.it/news-LEFEBVRIANI__VESCOVO_STOCCOLMA__AVEVO_AVVERTITO_VATICANO_SU_WILLIAMSON-861170-ORA-.html
Alessia

massimo ha detto...

vorrei portare un contribto,mons.Arborelius(è carmelitano scalzo)si rivolse probabilmente al nunzio della scandinavia(la nunziatura scandinava ha propio sede a stoccolma e presta servizio per cinque stati:islanda,finlandia,svezia,danimarca,norvegia.)sò di per certo che la conferenza episcopale scandinava è sostenuta economicamente e pastoralmente dalla conf.episcopale tedesca,un altro fattore le comunità "evangeliche"sono fortemente anticattoliche,e chiamano con disprezzo i cattolici"papisti"la "cultura"odierna in quelle contrade è fortemente anticlericale e anticattolica,gli evangelici hanno relativizzato tutta la dottrina e la morale cristina svendendosi alle mode correnti mentre i luterani ortodossi hanno un atteggiamento diverso verso i cattolici,più rispettoso,ma appena tollerante,anche loro stanno diventando minoranza,il cristianesimo in scandinavia viene trattato con estrema durezza dai giornaloni e dalla politica laicista inponendo un clima di ricatto:"o ti conformi ai costumi e all'attualità o sei fuori".
è per questo che ci sono continue conversioni di luterani ortodossi al cattolicesimo e non mancano conversioni di ex luterani o evangelici non praticanti perchè trovano nella dottrina e nella morale significati umani e ragionevoli anche per il vivere.
molti dei cattolici scandinavi sono immigrati tedesci,polacchi,ungheresi,americani,coreani e asiatici in genere,ogni comunità però ha un nucleo storico fortissimo,cioè nonostante le persecuzioni dal 500 in poi sempre hanno resistito famiglie(pochissime in certi periodi,c'è stata la pena di morte fine all'800 per chi professava il cattolicesimo) cattoliche che con eroismo hanno mantenuto acceso il lumino della presenza cattolica.
oggi esistono in islanda :1 diocesi con 1 vescovo(svizzero)5600(1.8%) cattolici,11 preti per 4 parrocchie,non mancano le religiose ben 34 che curano un ospedale modello,le parrochie,esiste un monastero di carmelitane scalze.
norvegia:1 diocesi con vescovo(norvegese)2 prelature(una ha il vescovo una è vacante)in totale in norvegia ci sono 55.000(1.7%?) cattolici,70 preti 32 parrochie,due monasteri,a oslo esiste anche il ribunale ecclesiastico.
svezia: 1 diocesi con vescovo(svedese)145.000 cattolici(1.7%)150 preti e 41 parrocchie anche qui sono presenti comunità contemplative e religiose.
finlandia:1 diocesi 1 vescovo(finlandese consacrato il 12 sett.scorso,il primo da 470 anni)i cattolici sono 9000(0.2%) ci sono 20 preti per 7 parrochie,un monastero carmelitano.
danimarca:1 diocesi 1 vescovo(credo polacco)37.000 cattolici(0.8%)83 preti per 50 parrocchie.
tutte le diocesi hanno una cattedrale,un coro diocesano,scuole di catechismo,scuole pubbliche frequentate e molto apprezzate,la caritas per i poveri,librerie e biblioteche,il seminario maggiore scandinavo è stato inaugurato credo a luglio a stoccolma,prima i seminaristi scandinavi se c'erano andavano nei seminari olandesi o tedeschi poi a roma,il 27 agosto è stata inaugurata una accademia teologica a stoccolma riconosciuta dallo stato come università pubblica parificata,è gestita dai gesuiti,d'ora innanzi i seminaristi scandinavi dovrebbero studiare lì.la vita dei cattolici è molto difficile in quei luoghi,sono disprezzati perchè non hanno preti donna,per la posizione sull'omosessulità e in genere per l'etica della famiglia e del matrimonio come per l'aborto,sempre le televisioni e i giornali indicano il cattolicesimo come misura di ignoranza,inciviltà,feudalismo papalino e ottusità.....è quasi impossibile per un bambino cattolico frequentare un ascuola non cattolica sarebbe emarginato e oggetto di continue vessazioni.
la debole gerarchia cattolica è praticamente sempre sotto ricatto mediatico,sempre in attesa che qualcuno dica qualcosa da un pulpito di politicamente scorretto..........
ciao massimo

massimo ha detto...

devo recisare una cosa,i numeri che ho dato sono certi,non comprendono i cattolici stranieri che non godono della cittadinanza,cioè il voto per il parlamento,il servizio sanitario locale e l'iscrizione alle liste comunali come cittadino effettivo,mi spiego i numeri che ho dato si riferiscono solo ai cattolici cttadini a tutti lgi effetti,quindi i cattolici nella somma sono di più,inoltre i preti e i religiosi sono prevalentemente stranieri,in prevalenza,tedeschi,polacchi,coreani e vitnamiti,americani,ci sono sempre comunque sacerdoti "indigeni"in tutte le diocesi,esistono anche sacerdoti greco cattolici e armeno cattolici,in ogni caso attirano molto disprezzo da parte dei fratelli"evangelici"e laicisti locali e sono molto vessati,essere veri cattolici in scandinavia vuol dire soffrire molto,me ne danno testimonianza dei novizi di quella zona che studiano in un convento in francia che io frequento,i loro racconti mi hanno molto toccato.
posso aggiungere che certamente l'episcopato e i sacerdoti scandinavi sono tra due fuochi il laicismo,l'ostracismo e il cinismo protestante da una parte e la dipendenza economica dalla conf.episcopale tedesca da un altra.
CREDETEMI OCCORRE PREGARE PER I CATTOLICI SCANDINAVI E I LORO PASTORI,NON VIVONO BENE,NON HANNO LA LIBERTà CHE GODIAMO NOI.

massimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Il fatto che il protestantesimo in Islanda, per esempio, sia stato imposto con l'assassinio del vescovo e clero fedeli a Roma non da fastidio a nessuno dei superdemocratici scandinavi.In Germania e anche in Austria tutti i media sono antipapisti ma il papa riesce a piazzarsi nei sondaggi davanti a tutti gli altri leader. Sembra che ormai lo sport preferito sia impallinare tutti i nomi e cognomi che cominciano con la B. Saluti, Eufemia

sam ha detto...

Grazie Massimo.
Santa Brigida di Svezia, Compatrona d'Europa, prega per noi e per loro.

sam ha detto...

Grazie Massimo.
Santa Brigida di Svezia, Compatrona d'Europa, prega per noi e per loro.