venerdì 7 novembre 2008

Giuliano Amato: "Verso opinioni Chiesa intolleranza paradossale"


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Laicita'/ Amato: Verso opinioni Chiesa intolleranza paradossale

"Politica italiana ha un complesso di paura"

Roma, 6 nov. (Apcom) - In Italia c'è verso le opinioni espresse dalla Chiesa una intolleranza "discutibile", la politica italiana in questo è "paradossale". E' l'opinione di Giuliano Amato, che questa sera ha partecipato alla presentazione del libro di Jean Bauberot, dal titolo 'Le tante laicità nel mondo', presso l'università Luiss.

"Col fatto che abbiamo la Sante Sede a due passi - ha detto Amato - si verifica una intolleranza discutibile nei confronti delle manifestazioni di opinione della Chiesa". Secondo l'ex ministro dell'Interno, invece, l'atteggiamento della politica dovrebbe essere molto più lineare: "Se il Vaticano dice 'questa cosa la regolo io', io rispondo 'no, c'è un'intesa che dice che la regolo io'. Ma se la Chiesa dice 'secondo me andrebbe regolata così', è impossibile negargli il diritto di dirlo. Non può essere che tutti hanno libertà di opinione tranne le gerarchie ecclesiastiche".

"Come deve reagire la comunità politica alle opinioni espresse dalla Chiesa? Risale a Tommaso - ha ricordato Amato - la prevalenza del bene comune sulla propria verità: tutte le volte cioè che la propria verità può avere un effetto distruttivo sulla societas prevale il bene comune. C'è chi la pensa, invece, in un altro modo". Ma in ogni caso, secondo Amato, "è un problema da gestire e non una questione cui reagire dicendo 'tu sta zitto'. In questo l'Italia è paradossale. Sembra che abbiamo un complesso di paura".

Amato ha affrontato anche il tema della libertà religiosa. Tema sul quale, secondo l'ex ministro dell'Interno, l'Italia è molto indietro ma non è l'unico Paese a trovarsi in questa condizioni. "Il problema è tanto più delicato tanto più andiamo verso la compresenza di più religioni nella stessa società. Innanzitutto non possono non esserci regole comuni. Il pluralismo delle religioni impone una separazione della legge religiosa dalla legge civile". Secondo Amato questa "è una conquista molto faticosa non solo nell'Islam ma anche, ad esempio, nella pluralista India, dove i cattolici hanno rischiato la pelle e in alcuni casi ce l'hanno lasciata".

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E' un passo avanti considerato il fatto che Amato era ministro degli interni all'epoca del vergognoso ed indelebile "caso Sapienza".
Io non oserei paragonare l'Italia all'India: qui, caro Amato, non si massacrano i Musulmani o i fedeli di altre religioni
.
R.

1 commento:

Anonimo ha detto...

" Ma se la Chiesa dice 'secondo me andrebbe regolata così', è impossibile negargli il diritto di dirlo."

Come dovrebbe essere consentito dire da parte di chiunque "per me non andrebbe regolata così"
Questa frase, in questa Italia, in questo momento è considerata "intollerante".
Molto sottile è il limite fra intolleranza e libertà di espressione e spesso la confusione fra i termini fa molto comodo!