giovedì 6 novembre 2008
Per volontà del Papa, il Dispensario pediatrico “Santa Marta” in Vaticano diventa Fondazione (Radio Vaticana)
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Per volontà del Papa, il Dispensario pediatrico “Santa Marta” in Vaticano diventa Fondazione
Sorto nel maggio del 1922 per volontà di Pio XI, il Dispensario pediatrico “Santa Marta” in Vaticano offre da quasi 90 anni assistenza ed aiuto a bambini bisognosi e alle loro famiglie. Ora, con un chirografo firmato da Benedetto XVI nel luglio scorso, il Dispensario assume la configurazione di Fondazione autonoma. Il documento pontificio riconosce l’importante opera svolta dal Dispensario affidato alle Figlie delle Carità di San Vincenzo de’ Paoli e diretto da suor Chiara Pfister. Ma quali benefici verranno all’attività del Dispensario dall’istituzione della Fondazione? Alessandro Gisotti lo ha chiesto a mons. Giorgio Corbellini, vicesegretario del Governatorato e membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione “Dispensario Santa Marta”:
R. – Io penso innanzitutto che l’attività di servizio ai piccoli e anche alle loro famiglie avrà il supporto di una struttura giuridica ben precisa e quindi una maggiore stabilità. Già questo, ritengo sia un aspetto molto importante. Il servizio è stato espletato da tanto tempo, grazie alla spontanea generosità delle Figlie della Carità e poi di tanti volontari. Da questo momento in avanti, lo stesso servizio svolto sempre da queste persone, è però svolto anche a nome del Santo Padre e della Santa Sede. Anche l’esistenza, ad esempio, di un Consiglio di amministrazione, che è presieduto dall’Elemosiniere di Sua Santità, potrà certamente garantire una tutela migliore, anche dal punto di vista giuridico, dell’attività del dispensario. Naturalmente, non dobbiamo dimenticare il fatto più importante: la stabilità che deriva a questa attività dall’essere stata configurata giuridicamente richiederà, come sempre, l’impegno e la generosità di tanti che, offerti dentro una nuova cornice, non potranno essere meno vivi e meno ricchi di prima.
D. – Si può dire che il dispensario è un segno concreto della carità del Papa?
R. – Certamente. Possiamo dire che insieme alla Casa Dono di Maria, che tutti sappiamo essere stata espressamente voluta dal Servo di Dio Giovanni Paolo II come servizio offerto quotidianamente ai senza fissa dimora, il Dispensario è un’attività che testimonia la sensibilità della Santa Sede e del Santo Padre verso i bambini poveri e le loro famiglie, accolti e serviti all’interno delle Mura del piccolo territorio della Città del Vaticano: quindi, proprio un’espressione diretta dell’attenzione del Papa verso le situazioni di bisogno che concretamente si incontrano.
D. – Come sintetizzerebbe il significato, il valore di una realtà come il Dispensario Santa Marta?
R. – Penso e credo che il valore più grande sia quello del servizio reso con amore gratuito ai piccoli e ai poveri, e questo nel nome di Gesù, prescindendo dall’appartenenza etnica e religiosa dei destinatari. I bambini e le loro famiglie appartengono ai popoli più svariati, e anche dal punto di vista religioso, alle religioni più diffuse.
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