venerdì 23 gennaio 2009

Iniziano le "minacce" al Papa: guai se revoca la scomunica a Williamson! La Santa Sede prenda atto del disastro comunicativo

Ancora intromissioni da parte ebraica nelle decisioni di Benedetto XVI. Stamattina un autorevole esponente della comunita' ebraica italiana (ovviamente) arriva a minacciare Benedetto XVI: «Se lo fa davvero (revocare la scomunica) sarebbe l’affronto più grave: una ferita insanabile».
Sia chiaro: le affermazioni di Williamson sono gravissime ed e' ovvio che la comunita' ebraica reagisca, ma non e' questo il punto!
L'intervista fu rilasciata a novembre. Perche' salta fuori solo adesso? Gli altri tre vescovi hanno preso le distanze, come ci riferisce Magister, ma nessuno lo scrive.
Perche'?
Ancora una volta la fuga di notizie dagli uffici della curia romana ha provocato un disastro.
E la colpa non e' dei giornalisti o dei blog che hanno semplicemente fatto il proprio dovere.
La responsabilita' ricade interamente sulla rane dalla bocca larga che ricoprono evidentemente posti di rilievo.
La Santa Sede prenda atto una volta per tutte che il buco comunicativo e' gravissimo e che e' tempo di darsi una bella mossa.
Non ha senso andare su google se poi i collaboratori del Papa spifferano ad orecchi altrui informazioni riservate.
Non so che cosa decidera' il Santo Padre, ma un nuovo stop nella trattativa con i Lefevbriani, a pochi mesi da un'altra fuga di notizie che ha bloccato l'accordo, non sarebbe tollerabile.
Il Vaticano ha tutti i mezzi per scovare le rane ed assegnarle ad altri incarichi, magari in Iraq dove c'e' molto bisogno di Cattolici.
E' incredibile come certi personaggi abbiano la straordinaria capacita' di rovinare tutto il lavoro del Papa.
La questione puzza ed il 2009 parte malissimo nel rapporto fra la Chiesa ed i media.
Se ne prenda atto!
Scusate la franchezza, ma non se ne puo' piu'!

R.

12 commenti:

mariateresa ha detto...

cara, tu hai ragione.Assistiamo peplessi (per non dire altro) a una serie di avvenimenti che non sono chiari.Forse questi avvenimenti, cioè la fuga di notizie, sono fisiologici, ma diventano una bruttissima soletta per il rapporto particolare coi media che ha questo papa. Parlo in libertà . Oltre alla fuga di notizie, c'è un'estrema lentezza a reagire il che lascia alle polemiche libero corso su web, su carta e su quello che volete. E' adesso normale che qualche esponente ebraico dica la sua dopo tutti gli assist che hanno fornito le agenzie.Cosa ci aspettavamo?
Il brutto è che noi qui ci lamentiamo e non abbiamo dall'altra parte (comunicazione della Santa Sede), nessuno con cui ineteragire.Insomma parliamo al muro.
Inoltre questa vicenda, che secondo me è nell'aria da mesi, aveva tutto il tempo per essere preparata meglio. Dico meglio perchè le polemiche ci sarebbero stete in ogni caso, questo è certo. Benedetto ha ricevuto i lefevriani pochi mesi dopo essere stato eletto e già allora le reazioni di certuni erano idrofobe.
E' una questione delicata in ogni caso.
Ma con questa imperizia diventa un pasticcio grosso.

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, anche io non ho dubbi che si siano molti cattolici che preferirebbero che cascasse la cupola di San Pietro piuttosto che veder rientrare lo scisma lefebrviano (alla faccia della preghiera per l'unità della Chiesa), però è altrettanto vero che parecchi appartenenti alla Fraternita San Pio X non sono da meno. Soprattutto il vescovo Williamson che non è affatto nuovo a uscite terribili e intempestive(anche se non come quest'ultima).
L'unità non è una conquista facile, e l'opposizione la mette alla prova: non tutto il male viene per nuocere, se serve a purificare le azioni della chiesa.
E poi in Iraq, come dici tu, c'è bisogno di tanti buoni sacerdoti... Anni fa Paolo VI ha mandato da un giorno all'altro anche qualche vescovo in Iran, se non ricordo male...

Raffaella ha detto...

Concordo con le vostre riflessioni!
La fuga di notizie e' del tutto normale ma con Papa Benedetto diventa strumento preventivo di minaccia, pressione e falsificazione.
Di questo occorre finalmente prendere atto.
E' cosi' difficile?
Quanto ai Lefevbriani, vorrei anche io che iniziassero a prendere le distanze da certe tesi negazioniste.
Dovremmo cercare di fare un passo gli uni verso gli altri e le dichiarazioni di Williamson non aiutano e non sono incoraggianti.
R.

Anonimo ha detto...

rimango decisamente basito....
Tutti noi preti vescovi e signori di rosso vestito facciamo e sentiamo prediche, spesso o quasi sempre patetiche, sul perdono, la misericordia, e facciamo a gara a chi più belle frasi dice....... poi il Papa che usa la misericordia viene attaccato!!!
Vedete che ho ragione, la Chiesa sta diventando una azienda che molti vorrebbero gestita senza il Vangelo.
Coraggio Santità, tenga duro e faccia quel che lo Spirito le suggerisce

Anonimo ha detto...

Quando il Papa ci ha chiesto di pregare per lui perché non fuggisse davanti ai lupi aveva ben stampati in mente volti, nomi e cognomi. Ebbene, eccoli al lavoro i lupi travestiti da agnelli!
Alessia

Anonimo ha detto...

E' una vergogna che ci si debba occupare di continui contrasti con questo o con quello e non fare tesoro e confrontarsi sul continuo, splendido insegnamento di Benedetto XVI, che illumina le coscienze e ridona fiducia e speranza anche nei momenti più difficili. Davvero credo che dobbiamo unirci tutti in preghiera per sostenere il nostro caro Papa e invocare l'unità innazitutto all'interno della Chiesa, questa meravigliosa realtà, ultimamente un po' troppo infestata dalla zizzania. "Non praevalebunt". Maria pia

Anonimo ha detto...

Fratelli cari.. era tutto già preparato...
solo gli allocchi ci cascano.
Non è il caso di fare le vittime.

Anonimo ha detto...

io non userei la parola minacce. mi sembra eccessiva

euge ha detto...

Innanzi tutto vorrei riprendere il concetto di Don Marco che definisce la chiesa una azienda senza Vangelo non poteva usare parole più significative di queste e lo dice una che ha sperimentato sulla propria pelle, l'avvento del parroco manager con tanto di segretaria ed ufficio annesso con apparecchiature che neanche gli uffici pubblici dove attualmente lavoro. Tutto si fa tanto per fare anche la celebrazione della messa diventa una routine si fa perchè è scritto. Ho sempre pensato che la chiesa è fatta di uomini quindi imperfetta ma, forse, a forza di portare avanti questo concetto, si è perso di vista, l'importanza di essere sacerdoti e di conseguenza, parroci, vescovi e via dicendo. Purtroppo, cara mariateresa è vero noi parliamo al muro perchè la Santa Sede in questo caso è sorda a ciò che reclamiamo ma, non possiano ne dobbiamo arrenderci primo perchè certi personaggi si convincano che la gente non ha l'anello al naso almeno non tutta e poi, soprattutto per il nostro Benedetto XVI che è circondato da una schiera di " anime pie" molto agguerrite. In ventisei anni di CDF ne ha viste, sentite e passate di tutti i colori conosce i lupi che gli girano attorno vestiti da agnelli e sa come gestirli. Ma comunque, noi che lo stimiamo ed amiamo molto più di certi prelati di alto grado, dobbiamo rimanergli vicino e pregare per lui sempre......affinchè i falsi agnelli siano smascherati per quello che sono cioè lupi!

Anonimo ha detto...

Anche qui la Santa Sede e chi si occupa della gestione del rapporto con i media, ha fatto il suo bel disastro. Non stò a chiedermi perchè è fin troppo facile immaginarlo; ma è ora di farla finita l'altra volta si è trattato di dati statistici, stavolta, la cosa è molto più delicata ed è stata gestita con una leggerezza da paura!
Chi è responsabile di tutto questo ne prenda atto e se crede di non poter gestire simili situazioni si faccia sostituire.
Forse sarebbe meglio un laico!

Anonimo ha detto...

Cari amici, mi sembra che un'altra "perla" sia stata una mancata ed adeguatamente incisiva reazione alle gravissime parole del presidente della Regione Piemonte sulla vicenda di Eluana che ha accostato gli esponenti della Chiesa cattolica agli Ayatollah. Paura? Opportunismo? Che tristezza, a pensare che Papa Benedetto ci aveva chiesto di pregare affinchè lui non indietreggiasse davanti ai lupi. E noi, che facciamo? Buonas serata Carla

euge ha detto...

Concordo con te Carla! Nessuno, stavolta neanche la CEI si è fatta sentire ma, dov'è finito Bagnasco?
Probabilmente, si è scelto di non dare fianco alle polemiche ma, si sta veramente esagerando con tutto questo buonismo. Stanno tirando schiaffoni al Papa in ogni momento e nessuno dico nessuno reagisce. Incapacità? oppure bieca soddisfazione nel vedere schiaffeggiato ilSuccessore di Pietro nonchè Vicario di Cristo?