sabato 31 gennaio 2009

Avanti tutta! Gran Rabbino di Francia: Per il Papa il negazionismo è opinione personale?


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SHOAH: GRAN RABBINO FRANCIA, PER IL PAPA NEGAZIONISMO E' OPINIONE PERSONALE?

Citta' del Vaticano, 31 gen. - (Adnkronos) - La revoca della scomunica ai lefebvriani e' avvenuta nonostante le affermazioni negazioniste di mons. Richar Williamson, il quale afferma che tali parole hanno valore personale. E' questa anche l'opinione del Papa? E poteva Benedetto XVI non conoscere le idee sui campi di concentramento di mons. Williamson come di latri lefebvriani? E' quanto si domanda polemicamente il nuovo Gran rabbino di Francia, Gilles Bernheim, 56 anni, che sara' investito ufficialmente delle sue funzioni in una cerimonia che si svolgera' domani. La comunita' ebraica francese e' oggi la piu' grande d'Europa. Intervistato da ''Le Monde'', il rabbino e' intervenuto sul caso lefebvriani, e ha chiesto al Vaticano di chiarire una serie di questioni che rimangono aperte, fra queste si domanda alla Santa Sede che cosa accadra' nel caso i vescovi lefebvriani non riconosceranno il Concilio Vaticano II e la Dichiarazione Nostra aetate. ''Negare la Shoah - ha spiegato il rabbino capo di Francia - vuol dire insultare la memoria di sei milioni di ebrei morti nei campi. Le affermazioni di mons. Williamson sono abiette, in Francia e in Germania sono punite dalla legge''. Quindi ha affermato: ''Ci sono diverse domande senza risposta. Come poteva il Papa ignorare il negazionismo di mons. Williamson? Se la revoca della scomunica e' un invito alla riconciliazione, come dialogare con chi vede nella negazione della Shoah un'opinione personale? E cosa accadra' se i quattro vescovi che non sono piu' scomunicati continuano a rifiutare il Vaticano II e Nostra aetate (la dichiarazione del Concilio che riapriva al dialogo con gli ebrei e cancellava l'accusa di deicidio)?''. ''Sono domande - ha concluso - che mi inquietano. Come molti cristiani ed ebrei, attendo delle risposte chiare''.
(Fpe/Pn/Adnkronos)

Ma il Papa parla in cinese? In russo? In turco? In visigoto?
R.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Il papa ha parlato CHIARAMENTE!!
Resta il problema di questo Williamson che ogni volta che apre la bocca, sembra fare danni.
Ora tocca al papa o a chi per lui: o ingiungergli una chiara remissione delle dichiarazioni; o una volta pienamente riammesso sanzionarlo!
Certo che chiedere scusa solo al papa: e' come scusarsi con il vicino di un uomo assassinato perche' si e' fatto troppo rumore durante il delitto!
PERO' ESISTONO PURE RABBINI ANTISEMITI: dovremmo convenire che tutto l'ebraismo e' antisemita o antisionista?
Vedremo.....il papa sapra' muoversi.
IN DEFINITIVA LA SUA POSIZIONE E' CHIARA; se mantenere come vescovo williamson o no forse e' solo un fatto interno alla chiesa, o no?
cordiali saluti

Raffaella ha detto...

No, per adesso!
I vescovi lefebvriani non sono in comunione con il Papa. E' stata solo tolta la scomunica ma il percorso non e' concluso!
Il Vaticano non puo' fare nulla nei confronti dei quattro vescovi.
Solo Mons. Fellay puo' decidere al momento.
R.

mariateresa ha detto...

Io credo che emerga anche una certa malafede. E' la storia del coltello dalla parte del manico che dice Eufemia. Lo tengono loro. Poco tempo fa il processo per la beatificazione di Pacelli si è fermato per le stesse pressioni; la modifica della preghiera del venerdì santo è statta migliorata e modificata e non va bene.
Ieri leggevo dichiarazione molto distensive di alcuni rabbini americani, veramente notevoli, ma oggi vengono vanificate da un livello politico. O sono i politici o sono i rabbini, ma tengono sempre banco.
I più aggressivi sono in Germania e lì tutti tengono loro bordone per il complesso di colpa che tengono.
Insomma io mi aspetto il peggio: però non so cosa potrebbere essere il peggio.
Stasera la vedo così.

mariateresa ha detto...

guardate, molto sinceramente, non so se è solo la pelle di Williamson che vogliono.Io penso che vogliano la pelle del papa. Altrimenti non si spiega un dispiegamento così esagerato.

Anonimo ha detto...

Per conoscenza, e non in attenuazione delle dichiarazioni di Williamson che rimangono, per me inaccettabili e false.

http://www.infopal.it/leggi.php?id=3766&PHPSESSID=1ee7b720042aa1d451b9838fe8290c9f

Anonimo ha detto...

Williamson cmq vescovo è e vescovo rimarrà per sempre.
Speriamo si ravveda.
Se però venisse un giorno reintegrato e continuasse con dichiarazioni inaccettabili(ma si limitasse a queste)non potrebbe essere scomunicato ma al limite sospeso.La scomunica è una pena prevista per delitti canonici non per reati d'opinione.

Anonimo ha detto...

E forse questo Williamson ha coscienza di questo fatto. E si e' posto come "pietra di inciampo" nel rapporto ebrei-chiesa, se non nel rapporto fraternita'-chiesa. Insomma da una parte chiede scusa per il disturbo arrecato al papa: ma dall'altra si guarda bene dal rimuovere tale disturbo infatti non fa marcia indietro sulle sue dichiarazioni. A meno che non esca con una lettera di scusa non solo al papa, ma anche agli ebrei.
Andreotti diceva: a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca quasi sempre.

euge ha detto...

Chiariamo una volta per tutte una cosa se il Papa ha parlato chiaramente c'è qualcuno che non ha ancora capito o fa finta di non capire. Come ha spiegato Raffaella la revoca della scomunica, è un primo passo verso la riammissione ma, il Papa stesso ha detto, che ora i lefreviani dovranno accettare non solo il magistero di tutti i Papi, ma anche il Concilio Vaticano II. mi permetta ulderico se lei avessae sentito a TV7 su rai1 lo speciale condotto da Riotta con la partecipazione di Melloni e di Mons. Fisichella, forse avrebbe le idee più chiare in merito. Riotta stesso ha chiesto se qualcuno ha paura del Concilio e la risposta di Fisichella è stata chiarissima non è il Concilio a fare paura ci mancherebbe ma le sue variegate interpretazioni. Io, invece sposo la tesi triste e squallida che il vero bersaglio di questi " signori" è proprio Benedetto XVI perchè vede ulderico è molto facile parlare di dialogo a pacche sulle spalle e a strette di mano ma, quando il confronto implica uscire allo scoperto, allora a qualcuno può non andare più bene. Sono dell'avviso che nel passato, un dialogo vero e proprio non ci sia mai stato ma, c'era solo una sorta di non belligeranza che è esplosa, quando un persona determinata e capace ha messo mano al lassismo che regnava e continua a regnare nella chiesa.

Anonimo ha detto...

Da qundo gli ebrei sono più cattolici di un cattolico, più papisti del Papa? Da quando così interessanti al rispetto dell'ortodossia e dei canoni di fede cattolica?
Ovviamente stiamo parlando del rispetto di tutto questo da parte della Fraternità di San Pio X, non da parte di qualsiasi altro fedele cattolico, laico, prete, vescovo o cardinale che sia!

Anonimo ha detto...

Molto facile che il papa torni a parlarne domani. La soluzione che Israele e i rabbini vari vorrebbero è che il papa stesso facesse un "out out", cioè o si condanna la Shoah o non si rientra nella chiesa cattolica. Vedremo, ma questa situazione mi sta rattristando un po'. Non voglio vedere il mio caro Papa messo alle forche per un atto di bontà usato da tutti come atto di cattiveria. Marco

gemma ha detto...

è molto difficile il dialogo con gente che non sa perdonare. Per noi il perdono è "cultura", viene da Cristo, chiederlo e concederlo fa parte del nostro modo di rapportarci agli altri e anche quando non perdoniamo ci impedisce di invocare vendetta eterna . Per chi non l'ha incontrato e accettato evidentemente è difficile capirlo. I mea culpa sono cose che si possono pretendere solo dalla chiesa cattolica perchè gli altri non li farebbero mai. Sono favorevole all'ecumenismo, al pacifico rapporto con gli altri, ma non deve andare avanti solo per la nostra capacità di porgere l'altra guancia. E chi vuole dialogare con noi non deve apprezzare solo questo aspetto dell'essere cristiani (per loro tanto comodo) ma anche rispettare la nostra innata propensione al perdono. All'interno della Chiesa, chiunque fa i passi necessari può essere perdonato perchè non crediamo in un Signore vendicativo, Dio degli eserciti. Con chi tra i lefebvriani vuol tornare a "casa", col cuore, la chiesa non può essere altro che accogliente, altrimenti negherebbe la sua stessa natura. Ci sono preti "progressisti" che nelle omelie negano la croce e la resurrezione di Cristo ma nessuno si stupisce di questo, anzi, sono utili all'interpretazione storica del Vangelo e acclamati dai media in quanto teorici del Gesù marxista- rivoluzionario. Pazienza se qualche fedele, minato dai problemi dell'anima e non solo da quelli del pane quotidiano, si allontana. Magari stanco di questa chiesa più agenzia sociale che casa di Dio, come si è allontanato da Marx in cabina elettorale, lo farà anche davanti all'altare, senza per questo rinunciare alla carità cristiana. Magari si avvicinerà alla vicina parrocchia tradizionalista (alla faccia dei teologi tedeschi ispiratori della teologia della liberazione), dove si prega ancora come facevano i nonni, non tutti fascisti solo per un modo di dire messa (suvvia...), i cui pastori probabilmente non sono tutti mele marce come quelle che i giornalisti vanno a cercare. E sai, cerca che ti cerca quanti ne troveranno (chi cerca trova...)...ma se volessero li troverebbero rimestando bene anche in altro sacco, di ideologia opposta
Dei cartelli antisemiti che hanno accolto il ritorno di Erdogan in Turchia (eroe nazionale e non solo) invece, nemmeno l'ombra nei titoloni. Oa, capisco che i rabbini possano anche ignorarlo tutto ciò, considerandolo un fatto prettamente politico, ma un ministro israeliano e un parlamentare tedesco (la Turchia è ancora candidata a entrare in Europa?) che non si preoccupano di questo perchè troppo impegnati a ingerire nell'unità della chiesa e nelle faccende del Vaticano, francamente mi lasciano allibita. Quante legioni ha il Papa????? Nessuna?????
Ah ecco perchè......

Anonimo ha detto...

Sono quattro anni che il Papa era aspettato al varco e già il suo discorso ad Auschwitz aveva causato molte vesti strappate. Tempo fa Kung disse che loro controllavano i media e le facoltà di teologia e non è che la perdita di qualche elezione di induca a cedere il potere. Fini l'ha capito; la vittoria di Obama, che continua a bombardare i civili in Afhanistan senza strepiti, sta li a dimostrarlo. Basta vedere Sarkozy che libera tutti i terroristi pur di tenersi buone le anime belle. Comunque il discorso di Allen non fa una piega: un pò di cautela non guasterebbe. Saluti, Eufemia

Anonimo ha detto...

Una nota per Ulderico che sembra insistere sul piano di una accertata colpevolezza e falsità del vescovo lefebvriano...prima di parlare accertarsi che tutti gli elementi storici e documentali siano sul tavolo, penso che ci sarebbe molto da riflettere. In quanto a Mariateresa ha percepito chiaramente un atteggiamento da parte dei fratelli ebrei che si è sempre manifestato nella storia, anche in epoca precristiana, quando i romani dovettero fare i conti, in più occasioni, con la prevaricazione e la forza prepotente delle richieste ebraiche. E ciò, persino in contrasto o in deroga a leggi proprie del diritto romano, potenza e potere che gli ebrei hanno sempre saputo gestire con maestria.
Come mai gli ebrei hanno paura della discussione storica su tutto ciò che li riguarda? e come mai si permettono di dettare le condizioni alle altre confessioni sul modo di condurre questioni interne? ma chi sono realmente questi ebrei? questione affascinante caro Ulrico. Penso che il Papa, da uomo di cultura, certo non la ignora. Una cosa è quello che si conosce, una cosa è quello che per prudenza deve essere divulgato, si tratta sempre della classica formula della "riserva mentale" che spesso ha le sue ragioni, anche di amore fraterno.

Anonimo ha detto...

Forse il Signore intervistato voleva dire questo: solitamente prima di nominare un vescovo si da un occhiata ad un fascicolo che contiene informazioni dettagliate. E prima di reintagrare qualcuno non dovrebbe essere fatto altrettanto???

Raffaella ha detto...

Nessun fascicolo.
La scomunica fu inflitta per uno scisma non per le opinioni.
Siamo sempre li'...

Anonimo ha detto...

Purtroppo dobbiamo aspettarci una recrudescenza degli attacchi al Papa e alla Chiesa: il boccone lefevriani è troppo ghiotto perché i nemici della Fede non vi si gettino a pesce.
Ma questa vicenda sarà anche la cartina di tornasole per vedere chi sono gli amici sinceri e chi i finti amici, che fingono i buoni rapporti fintanto che gli fa comodo incassare, e non perdono tempo a pugnalarti non appena si presenta l'occasione propizia.