venerdì 30 gennaio 2009

Successo di visite nella prima settimana del “Canale vaticano” su YouTube (Radio Vaticana)


Vedi anche:

Padre Jaeger: La vicenda del vescovo negazionista non frena il dialogo tra cattolici ed ebrei (AsiaNews)

Le cure palliative nel magistero di Pio XII e Benedetto XVI (Osservatore Romano)

Il Papa ai vescovi russi: Rinnovato impegno nel dialogo con i nostri fratelli ortodossi

Il ministro Zaia sull'intervista a don Abrahamowicz: bestialità, ho molti amici ebrei (Calabrò)

Le sfide (incomprese) di Benedetto XVI (Bordero)

I Lefebvriani italiani sospendono il raduno previsto per domani a Rimini. Grazie per questo grande atto di amore e responsabilità!

Fonti vaticane indicano che la piena regolarizzazione della Fraternità di San Pio X potrebbe avvenire già il 2 febbraio 2009

Lombardi: tanto più è grave se la negazione della Shoah viene dalla bocca di un sacerdote o di un vescovo

VATICANO: CHI NEGA LA SHOAH IGNORA ANCHE LA CROCE

Filippo Di Giacomo: "I rapporti del Papa coi fedeli vengono regolarmente falsificati dai numeri che una curia improvvida consegna al mondo senza alcuna precisazione"

Giuliano Ferrara: accusare Ratzinger di tolleranza verso l’antigiudaismo è da mestatori o da ignoranti

Il Papa parla chiaro, il Vaticano non sempre (Il Riformista)

Forse in arrivo un ulteriore passo ecumenico di Benedetto XVI: il rientro nella comunione con Roma degli Anglo-Cattolici

Intervista con Mons. Bernard Fellay raccolta da Olivier Figueras (Monde & Vie)

Benedetto XVI interviene e placa la lite con il rabbinato. I tempi e i rimpalli di responsabilità nel caso del lefebvriano negazionista (Il Foglio)

Lefebvriani incorreggibili: don Abrahamowicz dà al Papa dello scomunicato e Petrucci critica la visita alla moschea blu (Tornielli)

Card. Castrillón Hoyos: «Contatti solo con Fellay. Quell'intervista ci era ignota» (Vecchi)

E se il Papa mirasse all'accordo con i "Lefebvriani moderati"?

Benedetto "spacca in due" i Lefebvriani: Don Pierpaolo Petrucci (Rimini) critica le aperture del Papa

Rabbinato generale di Gerusalemme: Il Papa venga a Gerusalemme (Izzo)

Lefebvriano negazionista, indignazione e sconfessioni. In curia qualcuno pensa che la faccenda sia stata gestita male. Ma davvero?

Card. Tettamanzi: "Sui Lefebvriani il Papa ha già fatto chiarezza"

I Lefebvriani italiani sconfessano Don Abrahamowicz: riprovazione per negazionismo

Intervista a don Mauro Gagliardi: “La remissione della scomunica non è l’ultima parola” (Zenit)

Lefebvriani, la nota di Massimo Franco: Il tentativo difficile di ridimensionare un caso gestito male

Il post di denuncia di un/a amico/a anonimo/a. Lo riporto in evidenza nel blog perchè tutti leggano: dai fedeli alla curia!

Domenica don Floriano Abrahamowicz ha contestato il decreto di revoca della scomunica (Il Giornale)

La Fraternità di San Pio X prenda le distanze da don Floriano Abrahamowicz

Il Papa che accoglie e perdona tira dritto e lavora per l'unità della Chiesa

Rapporti Cattolici-Ebrei, il Papa è sempre stato molto chiaro. Ma c’è chi fa finta di non capire (Tornielli)

Lefebvriani, Franco Bechis: "Pasticciaccio in Vaticano". Articolo da incorniciare! La Santa Sede prenda atto del buco comunicativo

BENEDETTO XVI REVOCA LA SCOMUNICA AI VESCOVI LEFEBVRIANI: LO SPECIALE DEL BLOG

Successo di visite nella prima settimana del “Canale vaticano” su YouTube

Successo di visite per il nuovo “Canale vaticano” su YouTube, che oggi compie una settimana. Il servizio di Sergio Centofanti.

Il nuovo canale, lanciato dal Centro Televisivo Vaticano e dalla Radio Vaticana, permette di conoscere in tempo reale l’attività del Papa e quanto la Chiesa cattolica fa e propone per i grandi problemi del mondo di oggi, attingendo direttamente alle fonti e ai testi completi di discorsi e documenti. Rispondendo ad alcune domande dei giornalisti circa una valutazione dei primi passi di questa nuova iniziativa, il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha affermato che “nel corso dei primi sei giorni dall’apertura del nuovo canale, le visualizzazioni complessive, nelle quattro lingue (italiano, inglese, spagnolo e tedesco) sono state oltre 750.000. Gli analisti di Google, da noi interpellati - ha proseguito - affermano che da un confronto con i principali canali istituzionali a livello mondiale questi numeri, e ancor più quelli degli ‘iscritti’ (oltre 15.000), dimostrano che il nostro canale è assolutamente allineato con i livelli di frequentazione degli altri, che, inoltre, sono stati lanciati da ben più lungo tempo e sono quindi più consolidati e con archivi assai più ampi. Le nuove videoclip pubblicate – ha detto padre Lombardi - sono state in media due al giorno. In occasione della Giornata della memoria della Shoah sono state pubblicate anche tre nuove videoclip tratte dagli archivi del Centro Televisivo Vaticano, dedicate ai principali interventi del Papa sul tema della Shoah (nella Sinagoga di Colonia, ad Auschwitz, e nella successiva udienza generale del 31.5.2006). In questo modo si è anche iniziato a sperimentare un uso ulteriore del canale di YouTube, oltre a quello primario della pubblicazione delle videonews del giorno. Il cammino – ha concluso padre Lombardi - è quindi iniziato bene e confidiamo che questa nuova forma di impegno sarà fruttuosa”.

© Copyright Radio Vaticana

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, ho un altro tarlo che mi rode, di minor rilevanza se rapportato a quello di ieri.

Fino al novembre 2005 (spero di non sbagliare data) sul sito della Santa Sede nell’area dedicata ai servizi di informazione, CTV in particolare, esisteva una voce “Archivio” che dava libero accesso ad una raccolta di video. Si trattava delle riprese integrali di tutte le cerimonie pontificie e di tutti gli eventi ai quali il Papa partecipava, presentati in ordine cronologico. Chi per ragioni di orario o di impegni non poteva assistere in diretta aveva la possibilità di “recuperare” in modo semplice.
Nel novembre di allora i video, improvvisamente, non vennero più aggiornati. Successivamente (ancora oggi è così) pur rimanendo la voce “Archivio” sparì il necessario link e quindi non ci fu più nemmeno l’accesso ai video esistenti.
Questo “oscuramento” mi colpì, mi chiesi allora e mi chiedo ancora perché?

Vengo ora al nuovo canale su You Tube. Positivo sicuramente. Un passo avanti. Più nelle intenzioni che nei fatti! Non mi sembra che risponda a quelli che secondo me sono i canoni tipici del mondo della rete: rompere le pareti dello spazio e del tempo, fornire materiali in tempo reale, integralmente, in modo diretto, senza troppe mediazioni. Poi, se si vuole, si possono aprire spazi di commento, di approfondimento, di interattività...
Spero che non si resti fermi a quei riassuntini che si sono visti fino ad ora e che venivano già offerti da RTV o altro…. Si faccia di più! Il sito Benedict XVI, ora, ci dà l’opportunità di “recuperare” quello che perdiamo (all’artefice va la mia riconoscenza) ma, secondo te, questo servizio non dovrebbe fornirlo il sito della Santa Sede? Youtube non dovrebbe servire anche a questo?
Secondo me si! A maggior ragione oggi, in presenza di una stampa e di servizi TV che, spesso, non informano, ma deformano e interpretano “pro domo” loro.