venerdì 28 agosto 2009

La scelta di Vittorio Feltri e la solidarietà al direttore di Avvenire

Cari amici, credo che siamo tutti al corrente del colpo basso sferrato al direttore di Avvenire da parte del quotidiano "Il Giornale".
Chi vuole puo' visitare la home page del quotidiano di Berlusconi. Qui, come accaduto piu' volte in passato, certi articoli non trovano spazio.
Sono sfavorevolmente impressionata dal fatto che un quotidiano serio come "Il Giornale" possa arrivare fino a questo punto.
Il lato "comico" e' che i giornali di destra utilizzano le stesse identiche tecniche che rimproverano ai quotidiani di sinistra.
A questo punto non vedo alcuna differenza fra una parte e l'altra, ma constato semplicemente che, quando si usano colpi bassi per denigrare una persona, si dimostra di non avere argomenti validi per controbattere alle tesi dell'avversario.
Se non si e' d'accordo con la linea di "Avvenire" o con le idee espresse dal suo direttore, si faccia polemica, si risponda, si precisi, ma non si attacchi la singola persona al solo scopo di metterla alla gogna.
Questo blog non ha dato alcuno spazio ai gossip sul presidente del consiglio, non ha ceduto alla tentazione del facile moralismo.
Ha espresso pacatamente le proprie perplessita' su un presunto incontro fra Berlusconi ed il Santo Padre che fortunantamente non ci sara'.
Allo stesso modo personalmente sono molto infastidita dalla cena di stasera all'Aquila, ma e' una questione di sensibilita' personale.
In ogni caso la faccenda (nonostante cio' che scrive Mancuso) non tocca il Papa, per cui, come direbbe Clark Gable, "francamente me ne infischio".
In passato questo spazio virtuale non ha lesinato critiche ne' ad Avvenire ne' all'Osservatore quando ci e' sembrato che non si sostenesse in modo forte ed opportuno Benedetto XVI.
Le polemiche, quindi, sono il sale della democrazia e nemmeno noi, nel nostro piccolo, ci siamo sottratti, ma sinceramente non si comprende la linea del direttore Feltri.
La solidarieta' del blog al direttore di Avvenire
.
R.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Pesantissimo come attacco. Spero Boffo risponda e, soprattutto, possa dare una sua versione dei fatti, prima che si lancino tutti a condannarlo a priori.
Alessia

euge ha detto...

Cara Raffaella in relazione a questo episdio dobbiamo amaramente constatare che critica la sinistra per certi metodi, quando serve la imita.
I colpi bassi, sono ormai la caratteristica determinante del dialogo politico se così possiamo definirlo e siccome i grandi giornaloni non possono essere indipendenti dalla politica e dai suoi giochi, non possiamo meravigliarci se anche loro si adeguano all'andazzo generale. Anch'io provo disagio per la cena di questa sera tra Bertone ed il premier ma, tant'è.
Tanto, chi pagherà il conto più salato su tutta questa vicenda sarà sempre e solo Benedetto XVI.

mariateresa ha detto...

vogliono mandare Boffo a casa.Né più né meno.Certo che risponderà ma la vedo bigia perchè queto tipo di polemica è devastante e assolutamente letale per il giornale, qualsiasi cosa si dica.

mariateresa ha detto...

quanto alla cena di Bertone non perdiamoci il sonno. I giornali ne straparleranno andando anche a riesumare i tovaglioli usati ma è perchè devono riempire ogni giorno dalle 50 alle 60 pagine.E infatti chi li legge?

Anonimo ha detto...

Guarda caso prima della cena all'Aquila...

Raffaella ha detto...

Strana coincidenza di tempi, vero?
E, stranamente, a parte lodevoli eccezioni, nessuno parla dell'intervista di Bertone all'Osservatore.
Strano anche questo?
R.

euge ha detto...

Cara Raffaella per noi può sembrare strano quesa linea di condotta ma, visto il livello di bassezza a cui siamo arrivati, credo sia la normalità.

SERAPHICUS ha detto...

Vorrei che si riflettesse su alcune cose.

Primo: le "moralizzazioni" sono sempre un'arma a doppio taglio. Dunque: non parlerei di "attacco alla persona". Se le cose scritte sono false, ci sono le istanze giudiziarie a cui rivolgersi. Se sono false, allora l'accusato ha a disposizione un potere mediatico notevole da usare per "rendere pan per focaccia".

Secondo: Se il racconto è vero, senza possibilità di dubbio e documentato, alcune persone della gerarchia devono rispondere, non per motivi moralizzanti, ma per giustizia. Non è possibile licenziare una maestra d'asilo, per esempio, perché dopo un divorzio si è risposata, e al contempo lasciare una persona come quella descritta nell'articolo nelle sue funzioni di altissima rappresentanza e importanza nel ambiente dei massmedia italiani.
Ripeto: non è possibile per motivi di correttezza e di giustizia. Anche questo fa parte del giuoco della "pulizia" dalla sporcizia che non ha nulla a che fare con moralizzazioni.

Terzo: mi lascia sempre perplesso quando, per portare avanti un discorso di tipo politico (ma non solo) si cerca di pescare nel torbido, nel privato delle persone, nella loro sfera sessuale e quant'altro. Questo è giusto e di competenza delle forze dell'ordine quando stiamo di fronte a reati (pedofilia, ricatti, violenze, uso di droghe, ecc.), questo non è giusto come metodo generale (di un giornalismo, di una certa televisione...). Il richiamo alle pulsioni più basse di tutti noi non è altro che diabolico.

Terzo: tutti i regimi totalitari (nazisti, comunisti, fascisti e altri) hanno sempre usato la spada delle torbidezze sessuali per discreditare e uccidere le persone avverse. Molti cattolici e innanzitutto molti sacerdoti sono caduti in questa rete proprio durante il nazismo, e non pochi di loro hanno sofferto o sono morti in un lager. Idem per i comunisti, idem per i fascisti sudamericani ecc.

Quarto e ultimo e più importante:
Il cristianesimo non è una dottrina morale ma ha una sua dottrina morale. Non è un sistema etico, ma sviluppa un sistema etico alla base del quale sta la relazione con Dio creatore e l'insegnamento di una persona storica: il Figlio di Dio. Il cristianesimo è un evento cosmico, la liturgia del logos universale. Dunque: ridurlo a semplice moralismo (sia all'interno che dall'esterno) non è altro che apostasia.

Lasciamo perdere le moralizzazioni. Non spettano all'uomo, e non fanno parte del modo di agire di Dio.

Per concludere: Boffo deve chiarire, direi, magari davanti a un giudice. Ma anche le istanza preposte a lui devono chiarire. Altrimenti tutto decade in un unica risata di sberleffo poiché: nessuno è più ridicolo, più dannoso, più stupido del moralizzatore il quale ha perso la sua personale e debole foglia di fico.

euge ha detto...

Riprendendo il post di Seraphicus, vorrei per un attimo fare l'avvocato del diavolo.
Mettiamo il caso che tuttto ciò che viene riportato come provato da " il Giornale", ( noi non possiamo essere certi che sia una montatura come non possiamo essere certi che sia la verità), sia vero.........! La cosa mi imbarazzerebbe quanto e sicuramente di più della cena di questa sera. Già, perchè se tutto quello che riporta il Giornale fosse vero, vuol dire solo una cosa che per 15 lunghi anni, qualcuno non ha visto o non ha voluto vedere e per creare nuovi problemi mediatici e non a questo Pontificato, ha deciso di svegliarsi adesso. E' Vero che Avvenire non è l'Osservatore Romano ma, è pur sempre il giornale dei vescovi e siccome sappiamo che certi vescovi userebbero qualsiasi mezzo per creare problemi, ecco pronto sul piatto d'argento uno scandalo in piena regola questa volta però usando una testata non di sinistra sarebbe passato come la solita bordata ideologica ma, un giornale su cui vengono riportate e commentate con gli articoli accorti ed esemplari di Tornielli, le parole ed i scritti del Papa.
Mi chiedo che cosa pensa Tornielli di tutta questa faccenda....... Chissà se riusciremo mai a saperlo?

Anonimo ha detto...

E' un gravissimo errore,far politica mescolandola alla vita privata. "Chi è senza peccato scagli la prima pietra" La grande stampa italiana ne è stata costretta perchè ormai in via di fallimento assieme alla sinistra morente ovunque. Di Famiglia Cristiana non mi stupisco ma Avvenire doveva tenersi fuori come anche voi di PapaRatzinger. Bertone, alla fine, dice proprio questo. Condividerei con voi l'aspirazione a seguire un leader politico in Grazia di Dio ma sapreste indicarmene uno anche nei partiti cristianamente ispirati.
Un consiglio: Non fatevi impelagare,lasciate fare a BXVI!

mariateresa ha detto...

nemmeno uno scimmione potrebbe imputare il posto di Boffo a papa Benedetto. No, qui c'è una bella vendettina e un segnale.
Credo e ripeto che la vicenda sia vecchietta e questo vuol dire che , come nel maiale al macello, non si butta via nulla.
Altro che ultimi giorni di Pompei. Se va avanti così si discuteranno in piazza tutte le zozzate vere o presunte che faranno comodo.
Fate un po' mente locale su chi dobbiamo ringraziare di questo andazzo che dura da mesi.

Gonzalo ha detto...

Sul sito di Avvenire la risposta di Dino Boffo, a cui va tutta la mia solidarietà.
Resisti Dino!

Franco

sonny ha detto...

Raffaella, su Avvenire.it comunicato di Boffo.

Gonzalo ha detto...

Euge, posso dirti con assoluta certezza che Andrea Tornielli non ne sapeva nulla, e che lui stesso sta male per questa triste vicenda.

euge ha detto...

Grazie Gonzalo! Io stimo moltissimo Tornielli ed in tutta sincerità desideravoconoscere il suo atteggiamento in tutta questa faccenda .
Mi auguro tanto mariateresa che questi scimmioni non esistano. Sappiamo però purtroppo, quante serpi circolano liberamente.

Agostino ha detto...

Perchè vi indignate?
Quello che afferma Feltri è vero o no?
Se si povera Chiesa........
poi vi lamentate che le chiese sono vuote e che nessuno prenda sul serio la Chiesa!e quello che afferma Feltri non corrisponde a verità tutta la solidarietà umana, cristiana...... al direttore dell'Avvenire, ma non vorrei che la storia fosse simile a tante altre in cui si cercava di coprire tanti scandali ed abusi sessuali da paret di sacerdoti, religiosi ....... un pò di prudenza nei commenti e atteniamoci ai fatti!!!!

Raffaella ha detto...

Gli abusi sessuali dei preti non c'entrano nulla!
Non divaghiamo...
R.

Anonimo ha detto...

Qui mi sembra che nessuno ha coperto qualcosa.
Se è stato condannato è stato condannato,cosa c'è da coprire?
Fra l'altro la notizia era già nota da anni ai giornali.

Antonio

gianniz ha detto...

Non arrampichiamoci sugli specchi! E', sempre, uno spreco di energie!
Se quanto viene affermato dal Giornale è vero, Boffo (nonostante tutta la stima che ho per lui) non doveva essere nel posto in cui è, e già da tempo!
Concordo poi con quanto dice Euge. Se con Giovanni Paolo (siccome, secondo i giornalisti, tutto andava bene) anche un eventuale situazione poco "ortodossa" poteva stare "chiusa nell'armadio", adesso, con Papa Benedetto che sta cercando di raddrizzare il timone (infastidendo non pochi) gli schelettri balzano in prima pagina!!!
La mia solidarietà, come sempre, va solo, e soprattutto, a Papa Benedetto e al suo ministero, duro, ma Sacro-Santo.

Anonimo ha detto...

Leggo tra i vari post alcuni che invitano tra le righe a non mischiare pubblivo e privsto, vorrei ricordare che quando si rivestono cariche pubbliche, in rappresentaza di un popolo, la sfera privata si riduce di non poco. un drettore di quotidiano è ben meno di un presidente del consiglio di ministri che aspira a diventare presidente della repubblica (ben inteso con poteri alla francese)...

mauro ha detto...

Che sia per questo che Mario Giordano ha lasciato? Forse non si è prestato a questo festival del massacro.....
Detto questo però prendiamo atto che il direttore del giornale della CEI ha fatto quel che fatto (Ha patteggiato una condanna, non ha difeso la sua innocenza!!) .come riportato nell'informativa.... "onde lasciasse libero il marito con il quale il Boffo, noto omosessuale già attenzionato dalla Polizia di Stato per questo genere di frequentazioni, aveva una relazione." Cioè ha cercato di distruggere una famiglia "normale" a vantaggio di una sua relazione.
Non vi sembra un buon motivo per essere preoccupati?
E' servire su un piatto d'argento a chi continuamente attacca la Chiesa sul predicano bene razzolano male.