giovedì 27 agosto 2009

Card. Bertone: il Papa spesso vittima di elucubrazioni e invenzioni


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Papa/ Bertone: Spesso vittima di elucubrazioni e invenzioni

Per capire sua azione governo bisogna rifarsi a storia personale

Il Papa è spesso vittima di "elucubrazioni" e i "sussurri su presunti documenti di retromarcia sono pura invenzione secondo un clichè standardizzato e ostinatamente riproposto".
E' l'accusa lanciata dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano che in una intervista all''Osservatore Romano' - traccia il bilancio del Pontificato di Benedetto XVI.
"Per capire le intenzioni e l'azione di governo del Papa - dice - occorre rifarsi alla sua storia personale - un'esperienza variegata che gli ha permesso di attraversare la Chiesa conciliare da vero protagonista".
"Le altre elucubrazioni e i sussurri su presunti documenti di retromarcia - prosegue Bertone - sono pura invenzione secondo un cliché standardizzato e ostinatamente riproposto. Vorrei solo citare alcune istanze del Concilio Vaticano II dal Papa costantemente promosse con intelligenza e profondità di pensiero: il rapporto più comprensivo instaurato con le Chiese ortodosse e orientali, il dialogo con l'ebraismo e quello con l'islam, con una reciproca attrazione, che hanno suscitato risposte e approfondimenti mai prima verificati, purificando la memoria e aprendosi alle ricchezze dell'altro".

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Sono completamente d'accordo ma mi permetto di osservare che il pensiero del Santo Padre viene interpretato in modo pedestre soprattutto all'interno dello stesso clero cattolico.
I fedeli comprendono perfettamente le parole del Santo Padre.
Sono i media (e spesso la gerarchia) a creare problemi.
Per questo la "macchina comunicativa" della Santa Sede va ben oleata e preparata a scattare non appena si fiuta la puzza di bruciato
.
R.

8 commenti:

euge ha detto...

In questo caso mi sento di condividere più la tua analisi cara Raffaella, che non le dichiarazioni di Bertone.

Visto che, i fedeli capiscono perfettamente ciò che il Papa insegna e i più duri di orecchi e soprattutto di cuore, sono proprio certe eminenze grigie a cui fa più piacere la notorietà su certi giornali, piuttosto che l'obbedienza e la fedeltà sincera al Santo Padre.

Anonimo ha detto...

il problema del papa non sono i fedeli o i media ma i preti e la curia.
chiara

gianniz ha detto...

Forse il problema, al di là di quanto appare (teniamo presente che gli alberi che crescono lo fanno nel silenzio), non è così tragico.
Mercoledì, festa di Sant Alessandro, patrono della mia città, durante il pontificale, il vescovo mons. Beschi, alla presenza di altri quattro vescovi, ha sviluppato la sua omelia richiamando non per una, ma per tre volte le predicazioni del Santo Padre.
Ne sono rimasto colpito!
C'è speranza?
In parrocchia, al contrario, il mio parroco non ne parla mai, ma proprio mai, neanche di sfuggita.

Raffaella ha detto...

Certo che c'e' speranza :-)
Io ho fiducia soprattutto nei giovani sacerdoti.
R.

euge ha detto...

Purtroppo, caro gianniz è la stessa cosa che succede nella mia parrocchia. Infatti, il mio parrocco il " carissimo ed indaffaratissimo " Don Francesco, non ha fatto mai dico mai, un accenno ad una omelia oppure a qualche enciclica di Benedetto XVI è una vera vergogna; per questo e per altro, sono mio malgrado costretta aad andare a messa in altri posti e pensare che la mia parrocchia è stata dedicata proprio da Benedetto XVI.

mariateresa ha detto...

come vi ho già segnalato, nella mia parrochia,la più grande della mia diocesi , il mio parroco cita spesso papa Benedetto. La mia non è una parrocchia tradizionalista: è una parrocchia normale (capitemi ,nonostante l'uso infelice, per i tempi, dei termini), affollata e piena di attività. Ne sono orgogliosa.
Non sono forse una parrocchiana ideale, ma apprezzo quello che vedo.
Semplicemente la mia parrocchia è in comunione con Roma. E buonanotte.
E dire che convivono giovani e vecchi con formazioni e aspettative diverse. Non è impossibile. Basta un parroco normodotato e determinato.
Non è che non si discute.
Semplicemente ci sono dei limiti . E rispetto per il Papa.Io non credo che sia una situazione da segnalare al Cemtro ufologico.
Per stare insieme, per capirsi non è obbligatorio essere tutti uguali. Basta rispettarsi e rispettare il sacramento che si è ricevuto con il battesimo che ci fa entrare in una famiglia.
Si può ben litigare. Ma non odiarsi o ribaltare i ruoli.
Scusate la mia semplicità.
Credo che con buona volontà tutto sia possibile, anche superare certe divisioni vecchie e datate, per amore del Signore.

laura ha detto...

Credo che chi nonè in malafede sia d'accordo con il card. bertone. Al di là dei media laicisti, Papa Benedetto è sempre circondato da rispetto e devozione e anche i sacerdoti hanno compreso che devon ascoltarLo e proporre i Suoi insegnamenti. Non si può resistere al Suo bene e alla Sua illuminata intelligenza

euge ha detto...

Cara laura il mio parroco evidentemente ha fatto un vaccino in dose da cavallo per essere così immune da tutto ciò che di buono e di grande arriva da Benedetto XVI; ma, non è giusto che di questa situazione ne facciano le spese anche i fedeli.