venerdì 14 agosto 2009

Ora di religione, Francesco D'Agostino: i giudici del Tar non hanno capito che l'ora di religione non è catechesi (Corriere)

Clicca qui per leggere l'articolo di Francesco D'Agostino per "Il Corriere della sera".
Ecco il punto: perche' nell'ora di religione non si fa catechesi?R.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti segnalo:
Sconcordato di Giuliano Ferrara in prima del Foglio.
Alessia

SERAPHICUS ha detto...

Che stupidaggine questo articolo. Ma che senso ha?

Frank ha detto...

Raffaella, io penso che nell'ora di religione a scuola sia giusto non fare catechesi: quello è compito che le Chiese devono assumersi personalmente, in separata sede, e così potranno dare ai loro insegnamenti i contenuti che vogliono, rivolgendosi ad un pubblico essenzialmente cattolico. In una scuola, invece, bisogna rivolgersi a tutti, qualunque sia il loro orientamento, e per questo è importante puntare sull'aspetto culturale: non per ridurre il cristianesimo a "religione civile", ma perché gli studenti capiscano l'importanza che il cristianesimo ha avuto nella storia europea degli ultimi venti secoli sotto tutti gli aspetti, ne conoscano i testi sacri (cos'è la Bibbia? come si è formata? come si legge? quali sono i suoi contenuti? qual è la differenza tra nuovo e antico testamento? cosa sono i generi letterari?), i principi fondamentali e i fondamenti storici. Questo sarebbe un insegnamento laico, che potrebbe essere seguito da chiunque e che se ben fatto, al contempo, aiuterebbe a contrastare l'ignoranza di chi vorrebbe ridurre la fede a fatto privato e che non ha avuto alcuna influenza, se non negativa, sulla nostra storia. Per cui, la scuola non può e non deve sostituire il catechismo, sono due cose diverse e diverse devono rimanere, proprio per spuntare le armi agli anticlericaloidi di turno.
(Io poi ammetto che non conosco bene la situazione in Italia, ma in canton Ticino siamo confrontati con lo stesso problema da anni, e oltretutto il numero degli studenti che seguono il corso di religione è bassissimo, soprattutto nei licei, per cui da tempo e tempo riflettiamo e dibattiamo sulla questione...)