mercoledì 25 novembre 2009

Il Papa saluta ebrea tedesca sopravvissuta a Shoah (Apcom)


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Papa/ Ratzinger saluta ebrea tedesca sopravvissuta a Shoah

A conclusione di udienza generale gli regala sua autobiografia

Città del Vaticano, 25 nov. (Apcom)

Una stretta di mano e uno scambio di battute in tedesco tra due connazionali, quasi coetanei.
L'udienza generale di oggi in Vaticano si è conclusa con il saluto del Papa a Caecilie Peiser, ebrea ottantaquattrenne di Francoforte sopravvissuta alla Shoah.
La sua vita è raccontata in una biografia che la donna - accompagnata dal salesiano Norbert Hofmann, segretario della Pontificia commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo - ha donato al Papa, con una dedica autografa.
"Dopo la Notte dei cristalli, nel 1938, all'età di tredici anni fui costretta a fuggire con mia sorella minore Jutta e altri bambini in Olanda", ricorda la donna in una dichiarazione raccolta dall''Osservatore romano'.
Solo dopo la liberazione dei Paesi Bassi e la fine della seconda guerra mondiale, mentre si dedicava alla cura degli ex detenuti che nei campi di sterminio nazisti si erano ammalati di tubercolosi, seppe che sua madre e suo fratello minore erano stati deportati e uccisi - il padre era morto prima - in un lager, mentre la sorella maggiore Hannah si era salvata rifugiandosi ad Haifa.
"Anch'io nel 1946 mi trasferii in Palestina - aggiunge - dove mi sono battuta per la pacifica coesistenza di uomini di differenti culture e religioni.
Nel 1957 sono tornata in Germania per occuparmi di bimbi disabili". Caecilie è inoltre fondatrice e presidente, ora onoraria, dell'associazione Child survivors Deutschland, per quei bambini sopravvissuti alla Shoah che - ormai anziani - portano ancora i segni delle traumatiche esperienze di quegli anni.

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