sabato 22 novembre 2008
In Vaticano sta per arrivare un altro uomo forte, Canizares, il "piccolo Ratzinger" (Bevilacqua)
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Curie e Curiali In Vaticano sta per arrivare un altro uomo forte, Canizares
Andrea Bevilacqua
Benedetto XVI ha ricevuto ieri (giovedì) mattina in udienza il cardinale Giovanni Lajolo, presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e, inoltre, il cardinale Antonio Canizares Llovera, arcivescovo di Toledo. Questa seconda udienza è ritenuta parecchio significativa oltre il Tevere perché potrebbe significare l'avverarsi di quello che in molti danno oramai per certo: la nomina entro il 2008 di Canizares alla guida della congregazione per il culto divino il cui prefetto è oggi il cardinale Francis Arinze.
Il 62enne Canizares, oltre a dirigere l'arcidiocesi di Toledo, piccola ma prestigiosa, tanto che gli vale la qualifica di primate di Spagna, è porporato che ha sempre contrapposto alla politica laicista del premier iberico una linea dura e, soprattutto, consumata a colpi di manifestazioni sul campo, tra la gente, in piazza.
Insomma, per Zapatero, pochi come Canizares riescono a incarnare un'opposizione difficile da zittire, in particolare su aborto ed eutanasia, coppie di fatto etero e omosessuali, in sostanza tutto ciò che rientra nelle tematiche cosiddette eticamente sensibili.
Di certo la partenza di Canizares per Roma sarebbe un brutto colpo per la Chiesa di Spagna, ma pare che Benedetto XVI si sia deciso a non fare a meno di lui all'interno del “ministero” dedicato alla liturgia. Certo, non manca chi legge nell'addio alla Spagna di Canizares la volontà di Bertone di mettere in atto una sorta di Ostpolitik col governo di Zapatero (di fatto viene tolto di mezzo uno dei più grandi avversari del premier spagnolo).
In realtà, più semplicemente, la chiave con la quale leggere il suo arrivo a Roma risiede nell'amicizia particolare che lo lega al Pontefice. Canizares, infatti, è stato per anni (lo è ancora oggi) membro dell'ex Sant'Uffizio diretto fino al 2005 dal cardinal Ratzinger e, soprattutto, è conosciuto dal Papa come uomo che sa governare.
E Benedetto XVI sa quanto la curia romana abbia bisogno di figure siffatte. Non un professore esperto di liturgia, dunque, quanto un uomo di governo fedele al Papa e capace di prendere quelle decisioni, magari scomode, che il corretto governo del culto divino spesso richiede.
Con l'arrivo di Canizares si completa in qualche modo quella piccola riforma della curia romana messa in campo agli inizi di questa estate. Riforma che ha portato in posti importanti uomini di polso, di governo e, soprattutto, caratterizzati dal fatto di godere dell'incondizionata fiducia del Papa: Fisichella all'accademia per la vita, Burke al tribunale della segnatura apostolica, Ladaria alla segreteria dell'ex Sant'Uffizio. Qui, Benedetto XVI dovrebbe presto piazzare anche un nuovo sottosegretario italiano, al fine di supportare il delicato lavoro di Ladaria e del prefetto Levada.
© Copyright Italia Oggi, 21 novembre 2008
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