Dall’Abruzzo martoriato e risorgente una provocazione all’ordinaria fede e ragione (Amicone)

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Dall’Abruzzo martoriato e risorgente una provocazione all’ordinaria fede e ragione

E pensare che stavamo discutendo di “autodeterminazione” e “diritto a morire”. Ora, tutto possiamo raccontarci, tranne che sarà un legislatore o un tribunale a mettere al sicuro la nostra pelle, la nostra speranza, il nostro amore

di Luigi Amicone

È nelle circostanze estreme che destino o caso – chiamatelo come volete il quid che si è materializzato nell’Abruzzo martoriato e risorgente – manifestano l’inconsistenza di cui sono fatti gli idoli (da “eidolon”, effimero che non mantiene le promesse fatte) a cui ci affidiamo normalmente. Pensate, stavamo discutendo di “testamento biologico” come di un bilancio aziendale, di “diritto a morire con dignità”, di “autodeterminazione”. Ed ecco un sisma furioso a ricordarci in quale castello di carte ci siamo accomodati.
Poi, come sempre accade quando le circostanze volgono verso l’ordinario, passata la tempesta, la cinciallegra riprende il suo canto impertinente così come ritornano il cinico spirito dei tempi e le lamentazioni delle testoline giustizialiste sulle “tragedie annunciate”. Insomma, il solito formicaio di opinioni faustiane (vedi Mamma Oca a pagina 33). Ora, tutto possiamo raccontarci, almeno tra persone normali, dopo quel che si è visto tra L’Aquila e Onna. Tranne che sarà un legislatore o un tribunale a mettere al sicuro la nostra pelle, la nostra speranza per il futuro, il nostro amore alle persone care. Può infastidire che, al di là delle cose ragionevoli che si possono fare per mettere in sicurezza i fabbricati dell’Italia a rischio sismico, si torni a dividersi tra chi benedice il mondo come lo ha fatto Dio e chi maledice Dio e ha fede in AnnoZero. Eppure è inevitabile. Cosa pensare? Nessuno può rispondere al posto dell’esperienza che ciascuno fa della vita. La Bibbia chiama “cuore” il criterio veritativo che sta nell’uomo.
Intanto Benedetto XVI insiste: «Cristo è veramente risorto. La morte non ha più alcun potere. Egli ha sconfitto il male per sempre ed ha fatto dono a tutti gli uomini della vita stessa di Dio». Dica il cuore, la propria esperienza, chi è che inganna e chi no.

© Copyright Tempi, 16 aprile 2009